Accesso
Dottori
Gli ultrasuoni microfocalizzati: caratteristiche e benefici

Gli ultrasuoni microfocalizzati: caratteristiche e benefici


Gio 01/10/2015 | Dott. Ema Shehi

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Per migliorare l’aspetto della cute del viso danneggiata dall’età o dalla foto-esposizione (macchie, rughe, teleangectasie, ecc) negli ambulatori estetici si praticano attualmente diverse tecniche: dai peeling alle infiltrazioni di acido ialuronico, sino ai laser.

Sempre più spesso però, ci si confronta con l’esigenza di garantire un effetto liftante duraturo delle aree lasse della pelle del volto e del corpo con trattamenti non invasivi, senza dolore, senza effetti collaterali e con pronta ripresa della vita quotidiana.


Oggi la tecnologia ci aiuta ad ottenere un rimodellamento tridimensionale del tessuto trattato mediante l’effetto degli ultrasuoni microfocalizzati che determinano la contrazione delle fibre collagene dalla fascia muscolare a quelle più superficiali, senza provocare danni all’epidermide.

L’effetto biologico degli ultrasuoni microfocalizzati è rappresentato da una denaturazione delle fibre collagene e dalla stimolazione dell’attività dei fibroblasti che provoca la sintesi progressiva di nuovo collagene nei successivi mesi, questa volta in maniera organizzata, in modo fisiologico, ovvero lungo le linee di tensione cutanee, con il risultato di una distensione tissutale e della riduzione della lassità cutanea simile ad un vero e proprio lifting chirurgico.


I protocolli di trattamento con ultrasuoni microfocalizzati prevedono una singola seduta con passaggi multipli a seconda delle aree da trattare, e richiede dai 30 ai 90 minuti. L’intero trattamento ad ultrasuoni microfocalizzati viene effettuato sotto controllo ecografico; la sonda ecografica garantisce, infatti, piena sicurezza per il paziente ed evita la possibilità di complicanze e l’inefficienza del trattamento. 

Il calore provoca una sensazione più o meno importante a seconda delle aree cutanee e della soglia individuale del dolore, ma che non necessita il ricorso ad una anestesia. Nel periodo immediatamente successivo al trattamento può manifestarsi un lieve eritema, che scompare nel giro delle 2-3 ore successive, ma che consente da subito la ripresa di una normale vita sociale e lavorativa.  La tecnologia ad ultrasuoni microfocalizzati è stata approvata dall’ente statunitense FDA, per quanto riguarda il trattamento del viso e del collo, ma sono già stati pubblicati lavori scientifici sullo stesso protocollo di trattamento della lassità anche per altre aree del corpo come addome, braccia, glutei e seno.


È bene ricordare che è molto importante la valutazione delle aspettative del paziente e la spiegazione delle reali possibilità di miglioramento. Entrambe le fasi devono svilupparsi con il consenso di un paziente efficacemente informato attraverso il consulto con lo specialista e il materiale illustrativo adeguato, come per qualsiasi altro trattamento medico e chirurgico. La scelta del paziente deve essere precisa: le aree lasse ideali da trattare mediante gli ultrasuoni microfocalizzati sono le guance sull’arcata della mandibola, il sottomento, il collo, le palpebre ma anche le rughe periorali e periorbicolari e quelle del décolleté.

L’effetto del trattamento con ultrasuoni microfocalizzati determina un miglioramento della qualità della pelle, ma non agisce a livello delle teleangectasie, delle discromie, delle rughe profonde e delle imperfezioni volumetriche; pertanto, gli ultrasuoni microfocalizzati possono essere tranquillamente associati a tutti i trattamenti correttivi medici o chirurgici (peeling, laser, filler, ecc.). La nostra esperienza quotidiana e quella di altri colleghi mostra un miglioramento evidente, sia nella qualità della pelle che nella riduzione della lassità cutanea. Quando poi si confrontano le immagini iniziali con quelle successive al trattamento, il miglioramento risulta evidente.

L’efficacia è percepibile subito alla fine del trattamento, e migliora progressivamente nei sei mesi successivi. Il trattamento è ripetibile dopo almeno sei mesi dal precedente qualora vi fossero le condizioni. I costi della metodica sono medio-alti ma, in considerazione dei benefici ottenibili, la sicurezza e la semplicità della metodica sono assai competitivi rispetto alla chirurgia tradizionale o ad altri trattamenti che necessitano di essere ripetuti in più cicli.

 



Chiedi una consulenza gratuita al dott.ssa Ema Shehi ⇓ CONTATTA ⇓ 

Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO


Articoli correlati

Iscriviti alla newsletter TuaMe
Scarica la nuova app TuaMe

Accesso contenuti completi

x