Lun 29/02/2016 | Dott. Raffaella Casilli
L’invecchiamento cutaneo è un processo che interessa su più fronti le zone del nostro corpo, in particolare quelle del volto e del collo.
A risentire, infatti, del tempo che passa non sono solo quelli che possiamo definire strati superficiali come la pelle, ma anche e soprattutto i tessuti molli e ossei, ovvero muscoli, legamenti, tessuto adiposo e appunto la struttura ossea.
La medicina estetica, a tale proposito, è capace di far fronte in modo sempre più soddisfacente a tali problematiche attraverso la ricerca di strumenti sempre più sofisticati e tecnologicamente avanzati.
Se l’obiettivo è quello di contrastare il fenomeno dell’invecchiamento cutaneo, vediamo di seguito quali sono le conseguenze di tale processo e in che modo è possibile contrastarlo.
Con il passare del tempo possiamo facilmente notare come cambino i volumi del volto. Non sono solo, quindi, le rughe ad insorgere. Al contrario è possibile individuare un vero e proprio rovesciamento della medaglia a danno degli zigomi e delle guance che progressivamente si svuotano, mentre si riempie la zona inferiore e il collo .
Tra le cause dell’invecchiamento del volto vi è sicuramente un aumento del tessuto adiposo che si localizza, come abbiamo in parte accennato, nelle zone inferiori. Questo non solo rende il volto poco armonico ma favorisce anche il rilassamento cutaneo, in particolar modo nelle zone soggette a svuotamento
Un processo degenerativo multilaterale non può che avere effetti anche sulla texture del nostro volto che apparirà, per questo, meno luminoso, poco idratato ed elastico, eccessivamente rilassato.
Grazie ad uno strumento di nuova generazione è possibile far fronte a tutti questi effetti negativi senza la necessità, inoltre, di sottoporsi a trattamenti di chirurgia estetica invasivi e con lunghi tempi di recupero.
Parliamo dei fili biostimolanti, una delle metodologie più recenti di cui la medicina estetica attualmente dispone per il trattamento delle zone del viso e non solo.
I fili biostimolanti, infatti, sono particolarmente efficaci nel trattamento di tutte quelle parti del corpo soggette a lassità cutanea grazie alla loro capacità di distendere e sostenere.
Il loro impiego si concentra in modo particolare sul trattamento della fronte, degli occhi, della guance e degli zigomi, così come il mento, il collo e il viso in generale. Ma danno buoni risultati anche se impiegati nel trattamento di parti molto più estese, come ad esempio le braccia o le gambe.
L’utilizzo dei fili biostimolanti non richiede un intervento chirurgico e può essere effettuato in regime ambulatoriale.
I fili sono costituiti di un materiale biocompatibile e riassorbibile, il Polidiossanone, già impiegato in medicina da diversi anni, sono molto sottili e vengono posizionati nelle zone da trattare attraverso degli aghi molto sottili.
Dopo essersi sottoposto al trattamento il paziente potrà tornare subito alle attività.
Per quanto riguarda i risultati, i fili biostimolanti non solo hanno la capacità di risollevare e rimpolpare, ma inducono i tessuti a produrre nuovo collagene, una sostanza naturale che a sua volta genera effetti positivi sulla qualità della texture, in particolare sulla luminosità, tono e compattezza del viso.
È bene sapere che al trattamento degli inestetismi del volto mediante fili biostimolanti possono essere associati anche ulteriori trattamenti di medicina estetica poiché essi sono generalmente ben tollerati.
Fondamentale è rivolgersi a medici qualificati per valutare con cura sia i benefici che le controindicazioni di ogni trattamento di medicina estetica.
Non per tutti i pazienti i risultati sono gli stessi e solo una visita accurata in studio potrà permettere al medico di fare un quadro completo della situazione della singola persona.
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