Ven 26/06/2015 | Dott. Salvatore Francesco Mirabile
Alcuni nascono con la vocazione per la medicina, altri per una branca specialistica, altri ancora per una tipologia di intervento.
Madeleine Lejour, donna e chirurgo plastico di carisma e bravura ineguagliabili, spende gli anni della sua vita lavorativa per la chirurgia estetica della mammella, ricercando e sperimentando tecniche in grado di raggiungere come risultato forma e dimensioni estetiche apprezzabili e cicatrici residue il più possibile ridotte.
Una vita dedicata alla ricerca
Madeleine Lejour non perde mai di vista la sicurezza di esecuzione, l'integrità del distretto anatomico e la salvaguardia della sensibilità del capezzolo e dell'areola. La Lejour diventa così uno dei chirurghi plastici che hanno segnato la storia della chirurgia del seno permettondoci di arrivare ai grandi risultati oggi possibili.
Allieva di Claude Lassus, chirurgo plastico francese che per primo al mondo propone una tecnica per ridurre il seno lasciando piccole cicatrici verticali, la Lejour passerà tutta la sua vita a studiare le mammelle e a cercare di ottenere informazioni tecniche e anatomiche per arrivare a codificare una valida procedura per la riduzione del seno con cicatrici piccole e verticali ridotte al massimo.
La vecchia tecnica chirurgica
Molti si sono occupati di chirurgia estetica della mammella e più specificamente di riduzione del seno o di sollevamento dei tessuti mammari inventando tecniche ed ottenendo riduzioni di seno importanti e forme molto belle o gradevoli esteticamente. Ma il prezzo da pagare erano enormi cicatrici che difficilmente venivano accettate dalle donne. Seppur felici di aver risolto il problema del seno che creava loro imbarazzo o mal di schiena, difficilmente erano soddisfatte del risultato estetico per via delle importanti cicatrici.
Nella chirurgia tradizionale le cicatrici erano a T rovesciata, e nella esecuzione tecnica pelle e ghiandola erano tagliate in blocco secondo il disegno preoperatorio ottenuto mediante l'uso di stampi precostituiti in uso nell'industria dei reggiseni.
L'innovazione della dottoressa Lejour
Madeleine Lejour esegue i disegni a mano libera personalizzandoli e adeguandoli al caso clinico. Introduce il concetto che cute e ghiandola sono due cose diverse e devono essere trattate diversamente.
La dottoressa afferma che il disegno ghiandolare (quello che darà la forma alla mammella) è più importante della pelle perchè quest'ultima si aggiusta sempre se il disegno e la conizzazione muscolare sono fatte bene.
Alla fine di un intervento classico di riduzione del seno le mammelle appaiono bellissime, ma purtroppo nei mesi o negli anni successivi la forma cambia in senso peggiorativo assieme alle cicatrici.
Con la tecnica di Madeleine Lejoure le mammelle al momento finale dell'operazione sembrano il brutto anatroccolo, ma il tempo e la guarione trasformano, come in ogni favola che si rispetti, il brutto anatroccolo in un bellissimo cigno.
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