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Giradito alluce, come curarlo, i rimedi

Giradito alluce, come curarlo, i rimedi


Ultima modifica Mar 15/04/2025 | Dott. Tania Basile

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Il giradito alluce, noto come patereccio, è un'infiammazione acuta o cronica della pelle periungueale, spesso di origine infettiva. Generalmente causato da batteri come lo Staphylococcus aureus o da funghi, il giradito si manifesta con dolore, gonfiore e, nei casi più gravi, raccolte di pus o alterazioni ungueali. Se non trattato adeguatamente, può evolvere in complicanze più serie come ascessi o osteomielite. Il riconoscimento precoce dei sintomi e l'adozione di misure terapeutiche mirate sono fondamentali per una risoluzione efficace.

Introduzione

Le infezioni della pelle e dei tessuti molli sono condizioni piuttosto comuni che possono influenzare il benessere quotidiano. Tra queste, il giradito alluce, o patereccio, è una manifestazione frequente, in particolare tra coloro che espongono i piedi a microtraumi, umidità o scarso ricambio d’aria. Pur essendo generalmente un disturbo lieve e autolimitante, se trascurato può evolvere in forme più fastidiose o richiedere interventi specifici. La conoscenza delle cause, dei fattori predisponenti e dei sintomi iniziali consente di intervenire tempestivamente e prevenire complicazioni.

Secondo alcuni studi, le infezioni periungueali costituiscono una quota rilevante delle piccole infezioni ambulatoriali, e la loro gestione efficace passa attraverso un corretto approccio preventivo, una diagnosi accurata e un trattamento adeguato. Si stima che le infezioni periungueali rappresentino fino al 20% delle infezioni dei tessuti molli delle estremità, con una maggiore incidenza tra i soggetti che praticano sport, le persone affette da diabete mellito o quelle esposte frequentemente a microtraumi e umidità. L’educazione del paziente e l’attenzione alla cura dei piedi rappresentano strumenti fondamentali per limitare la comparsa di questo disturbo.

Cos'è il giradito?


Il giradito alluce, conosciuto anche come patereccio, è un’infiammazione a carico della pelle che circonda l’ unghia del primo dito del piede. Si tratta di una condizione piuttosto comune, causata dall’ingresso di batteri, funghi o, più raramente, virus attraverso piccole lesioni o microtraumi. Tagli, graffi, rimozione eccessiva delle cuticole o calzature strette possono favorire l’insorgenza del disturbo.

Tipi di giradito


Esistono diverse forme di giradito, tra cui:
  • Giradito acuto: si sviluppa rapidamente e presenta sintomi intensi. È comunemente causato da infezioni batteriche, come quelle da stafilococchi o streptococchi.
  • Giradito cronico: si manifesta lentamente e può derivare da infezioni fungine o irritazioni prolungate, spesso legate all'esposizione a sostanze chimiche o all'umidità.

Patogenesi


Il giradito alluce si sviluppa a seguito della penetrazione di microrganismi patogeni attraverso microlesioni della pelle periungueale. Queste piccole lesioni possono essere causate da tagli, abrasioni, schegge o traumi ripetuti, ma anche da pratiche scorrette di cura delle unghie o da calzature inadeguate. L’ambiente umido e caldo favorisce la proliferazione di batteri e funghi, aumentando il rischio d’infezione. La risposta infiammatoria locale, se non contenuta, può portare a raccolte purulente o complicazioni più estese.

I principali agenti responsabili sono:
  • Batteri: soprattutto Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes, che penetrano attraverso piccole ferite e si moltiplicano rapidamente nei tessuti molli.
  • Funghi: come Candida albicans, più frequentemente coinvolti nelle forme croniche, favorite da umidità e irritazioni prolungate.
  • Virus: meno comuni, ma da considerare nel caso del patereccio erpetico, con formazione di vescicole dolorose.
I fattori predisponenti principali sono:
  • Calzature strette e poco traspiranti.
  • Sudorazione eccessiva e macerazione della pelle.
  • Microtraumi ripetuti o pressione costante sull’alluce.
  • Diabete mellito e immunodeficienza.
  • Cattiva igiene o abitudini scorrette di manicure/pedicure.
L’infezione può restare confinata alla cute o estendersi ai tessuti sottostanti, arrivando in alcuni casi fino all’osso, con rischio di osteomielite se non trattata in modo adeguato.

Sintomi del giradito all'alluce


La sintomatologia del giradito alluce può variare in base alla causa (batterica, fungina o virale), alla gravità e alla durata dell’infezione. I primi segni sono generalmente locali, ma se trascurati possono evolvere in manifestazioni più importanti. La progressione clinica inizia spesso con una lieve infiammazione e fastidio, che può rapidamente trasformarsi in dolore intenso e difficoltà nella deambulazione.

I sintomi più comuni includono:
  • Eritema periungueale: arrossamento localizzato attorno all’unghia, spesso il primo segno visibile.
  • Edema: gonfiore della cute e dei tessuti circostanti, con possibile sensazione di calore locale.
  • Dolore pulsante: presente sia a riposo che, in forma accentuata, durante la pressione o il movimento.
  • Essudato purulento: fuoriuscita di pus in caso di infezione batterica conclamata.
  • Alterazioni ungueali: sollevamento parziale dell’unghia, cambiamenti di colore (toni giallastri, verdastri o biancastri), ispessimento o fragilità.
  • Vescicole: nel caso di infezioni erpetiche, presenza di piccole bolle trasparenti o sierose.
In assenza di un trattamento adeguato, i sintomi possono peggiorare fino alla formazione di ascessi e al coinvolgimento dei tessuti profondi.

Se non trattato, il giradito può portare a complicazioni gravi, come:
  • Ascesso ungueale: raccolta di pus che richiede drenaggio chirurgico.
  • Osteomielite: infezione ossea che può svilupparsi se l'infezione si diffonde.
  • Setticemia: infezione sistemica che può insorgere in pazienti immunocompromessi.

Diagnosi del giradito


La diagnosi del giradito alluce si basa principalmente sull’esame obiettivo e sull’ anamnesi del paziente. Un’osservazione attenta dei segni locali, accompagnata da un’accurata raccolta delle informazioni cliniche, consente generalmente di individuare la natura dell’infezione e la sua gravità. È importante distinguere tra forme acute e croniche, nonché tra infezioni batteriche, fungine o virali, per definire il trattamento più appropriato. In casi dubbi o complicati, possono essere necessari approfondimenti diagnostici.

Gli strumenti diagnostici comprendono:
  • Esame clinico: valutazione visiva del rossore, gonfiore, secrezioni e alterazioni dell’unghia.
  • Anamnesi dettagliata: raccolta di informazioni su traumi recenti, abitudini igieniche, utilizzo di calzature strette o esposizione a sostanze irritanti.
  • Esami colturali: prelievo di materiale (pus o essudato) per identificare il patogeno responsabile e distinguere tra batteri e funghi.
  • Antibiogramma: utile per determinare la sensibilità degli agenti batterici agli antibiotici più indicati.
  • Esami ematochimici (nei casi complicati): emocromo, PCR e VES possono essere richiesti in presenza di segni sistemici o sospetto di diffusione dell’infezione.
  • Esame radiografico: riservato a sospetti di osteomielite o infezioni profonde, per verificare eventuali coinvolgimenti ossei.
Una diagnosi tempestiva e accurata consente di impostare un trattamento mirato e di prevenire complicazioni locali e sistemiche.

Anamnesi


L’anamnesi rappresenta un passaggio fondamentale nella diagnosi del giradito alluce. Un’accurata raccolta delle informazioni consente di individuare i fattori predisponenti, comprendere la cronologia dei sintomi e orientare verso la corretta eziologia dell’infezione. L’intervista con il paziente deve approfondire abitudini quotidiane, eventuali comportamenti a rischio e patologie concomitanti, che possono aumentare la probabilità di sviluppare complicanze.

Durante l’anamnesi, il medico dovrebbe indagare:
  • Traumi recenti: piccoli tagli, graffi, schegge o manovre di pedicure/manicure aggressive.
  • Abitudini igieniche: frequenza e modalità della cura dei piedi e delle unghie.
  • Uso di calzature: scarpe strette, poco traspiranti o indossate per periodi prolungati.
  • Esposizione a umidità o ambienti contaminati: piscine, palestre, saune.
  • Condizioni mediche pregresse: presenza di diabete mellito, vasculopatie periferiche, immunodeficienza o terapia immunosoppressiva.

Trattamento del giradito


Il trattamento del giradito alluce varia in base all’agente eziologico responsabile (batterico, fungino o virale) e alla gravità del quadro clinico. Un intervento tempestivo e mirato consente di risolvere l’infezione rapidamente, riducendo il rischio di complicanze e recidive. L’approccio terapeutico combina la terapia farmacologica, eventuali procedure chirurgiche e misure di supporto.

Trattamenti farmacologici


  • Antibiotici topici o sistemici: indicati per le infezioni batteriche. Gli antibiotici topici (pomate o creme a base di mupirocina o acido fusidico) sono consigliati nelle forme lievi, mentre nelle forme più gravi può essere necessaria una terapia antibiotica sistemica (amoxicillina-clavulanato o cefalosporine di prima generazione).
  • Antimicotici: utilizzati in caso di infezione fungina. Possono essere somministrati localmente (creme o smalti a base di ciclopirox o amorolfina) o per via orale nei casi resistenti (fluconazolo o itraconazolo).
  • Antivirali: riservati alle forme virali (patereccio erpetico), in cui si utilizza comunemente l’aciclovir topico o sistemico.
  • Antinfiammatori e analgesici: per il controllo del dolore e della flogosi, con l’uso di FANS per via orale o topica.

Interventi chirurgici


  • Incisione e drenaggio: nei casi di ascesso periungueale, il drenaggio chirurgico rappresenta il trattamento risolutivo, spesso eseguito in anestesia locale.
  • Rimozione parziale dell’unghia: indicata nei casi di coinvolgimento ungueale grave o presenza di onicocriptosi complicata da infezione.

Misure di supporto e cure locali


  • Impacchi caldo-umidi: utili nelle prime fasi per favorire la maturazione dell’ascesso e ridurre l’infiammazione.
  • Disinfezione quotidiana: con antisettici delicati come clorexidina o iodopovidone.
  • Riposo e scarico dell’alluce: evitare pressioni prolungate o traumi durante la fase acuta.
Un follow-up clinico è sempre raccomandato per monitorare la risposta al trattamento e prevenire eventuali recidive.

Cura e misure preventive


La gestione del giradito alluce non si limita al trattamento dell’infezione in atto, ma include anche la prevenzione delle recidive e delle complicanze. La cura locale associata a buone abitudini quotidiane può ridurre significativamente l’incidenza di questo disturbo. La prevenzione è particolarmente importante nei soggetti predisposti, come persone affette da diabete, immunodeficienze o coloro che espongono i piedi a microtraumi ripetuti.

Per prevenire l’insorgenza del giradito alluce, è consigliabile adottare alcune semplici ma efficaci misure:
  • Mantenere una corretta igiene del piede e delle unghie, lavandoli e asciugandoli accuratamente ogni giorno.
  • Evitare traumi e microlesioni, prestando attenzione durante il taglio delle unghie ed evitando l’uso eccessivo di strumenti appuntiti o taglienti.
  • Utilizzare calzature adeguate, preferendo scarpe comode, traspiranti e non troppo strette, per ridurre la pressione sull’alluce e limitare l’umidità.
  • Trattare prontamente eventuali piccole ferite o abrasioni, applicando disinfettanti e coprendole se necessario.
  • Limitare il contatto diretto con sostanze chimiche irritanti, utilizzando guanti protettivi quando si maneggiano detergenti o solventi.
  • Evitare ambienti umidi o contaminati senza protezioni, come piscine o spogliatoi pubblici, per ridurre il rischio di infezioni fungine.
  • Prestare particolare attenzione in caso di patologie croniche, come diabete o malattie vascolari, che aumentano il rischio di complicanze.
In sintesi, il giradito alluce è una condizione comune ma prevenibile, la cui gestione efficace richiede un approccio combinato di cura locale, terapia mirata e attenzione quotidiana. Il riconoscimento precoce dei sintomi e la consulenza con un professionista sanitario permettono di intervenire tempestivamente, garantendo una risoluzione rapida e riducendo il rischio di complicazioni più serie. Una corretta igiene, l’uso di calzature appropriate e la cura delle piccole lesioni rappresentano i pilastri fondamentali per la prevenzione e il mantenimento della salute del piede.

Fonti:
  • Pulvirenti, Nella, et al. "Comuni affezioni dermatologiche." Le basi della dermatologia: Anatomia· Fisiologia· Lesioni elementari· Indagini diagnostiche· Correlazioni clinico-patologiche· Note di terapia· Comuni affezioni dermatologiche (2014): 305-346.
  • Martino, R. Melanoma Sottoungueale. Tumori Journal 36.4 (1950): 215-220.
  • Nicoletti, Giovanni, and Tommaso Pellegatta. "Le infezioni della mano in ambito lavorativo." G Ital Med Lav Erg 36.3 (2014): 140-148.
  • Caby, F., R. Bismuth, and P. Bossi. "Infezioni da stafilococco." EMC-AKOS-Trattato di Medicina3 (2010): 1-7.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio

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