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Inestetismi del viso,  approccio globale

Inestetismi del viso, approccio globale


Lun 05/01/2015 | Dott. Tania Basile

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Revisione 23/01/2024

Il viso rappresenta il nostro principale biglietto da visita, è l’elemento di riconoscimento di ogni persona, la parte più espressiva del nostro corpo, con cui ci relazioniamo con gli altri e che più mette in evidenza i nostri stati d’animo.
Da sempre alla medicina e chirurgia estetica vengono rivolte richieste per eliminare o attenuare i segni dell’invecchiamento del volto e soprattutto negli ultimi anni le evoluzioni tecnologiche e scientifiche hanno permesso di ottenere risultati significativi in questo settore.

Cosa succedeva negli anni passati?


Fino a non molti anni fa il chirurgo estetico aveva a disposizione pochi strumenti per rallentare i segni dell’invecchiamento di un viso: collagene come filler riempitivo per le rughe e interventi decisamente invasivi quali i lifting parziali o totali nei casi di invecchiamento cutaneo più marcato. Anche per questo motivo i pazienti che si rivolgevano al chirurgo erano soggetti solitamente non giovani con danni tissutali da invecchiamento spesso marcati.

La svolta, l'acido ialuronico per il viso


Un punto di svolta decisamente importante nei trattamenti non invasivi del volto è stato rappresentato dall’ acido ialuronico, materiale più sicuro e pertanto più maneggevole rispetto all'antenato collagene, che è stato dunque rapidamente soppiantato. L’avvento dell’acido ialuronico ha sicuramente avvicinato alla medicina estetica un più elevato numero di pazienti e anche soggetti di sempre più giovane età, spinti dal desiderio di mantenere un aspetto giovane e fresco del viso senza dover ricorrere a veri e propri interventi chirurgici.

E’ stato però certamente negli ultimi anni che la medicina e chirurgia estetica hanno vissuto un vero e proprio boom, grazie anche allo sviluppo di nuovi materiali e apparecchiature, che hanno di fatto soppiantato gli interventi più invasivi quali il lifting.
Oggi c’è sicuramente una maggiore attenzione da parte di tutti al mantenimento della forma fisica, che comprende anche il mantenimento di un aspetto giovane e fresco del nostro viso, in maniera del tutto naturale, evitando eccessi e stravolgimenti.

Le differenze


A disposizione del medico e del chirurgo estetico ci sono oggi una serie di acidi ialuronici di varie densità e caratteristiche per adattarsi alle differenti necessità dei distretti del volto e dell’anomalia da trattare: differenti densità per la correzione di rughe più o meno profonde, più morbidi per i riempimenti volumetrici di zone particolari come zigomi e labbra, molto fluidi e uniti a complessi vitaminici per la biorivitalizzazione cutanea.

La tossina botulinica per le rughe del viso


Pur mantenendo l’acido ialuronico un ruolo molto importante, ad esso si sono aggiunti altri materiali che permettono così di avere un approccio globale al volto, ottenendo risultati paragonabili ad un lifting in termini di ringiovanimento, ma senza ricorrere alla chirurgia e con trattamenti ambulatoriali, praticamente indolori e non invasivi. Basti pensare al farmaco tossina botulinica che, grazie al suo effetto di bloccare il muscolo in cui viene iniettato, consente di eliminare le rughe mimiche o di espressione. L’impiego della tossina botulinica consente di eliminare le rughe del terzo superiore del volto: fronte, glabella e contorno occhi, aprendo così lo sguardo, magari sollevando un sopracciglio ed eliminando rughe spesso responsabili di un aspetto corrucciato, oltre che invecchiato, del viso. Questi effetti pur significativi possono essere ottenuti senza alterare la naturalezza di uno sguardo e di una espressività, evitando la paralisi completa dei muscoli in cui viene iniettata.

L’ idrossiapatite di calcio


Proprio per la sempre maggiore attenzione ad ottenere risultati di ringiovanimento assolutamente naturali, evitando eccessi e stravolgimenti, all'acido ialuronico come riempitivo, sono stati affiancati altri materiali che permettono riempimenti volumetrici con effetti molto naturali. Il più noto tra questi, supportato da centinaia di studi clinici e largamente diffuso in America, anche se un po’ meno conosciuto in Europa, è rappresentato dall'idrossiapatite di calcio. Si tratta di un materiale completamento riassorbibile, sia pure con tempi più lunghi rispetto ad un acido ialuronico, molto fluido e pertanto funzionale per un effetto liftante e per ripristinare i volumi che vengono persi con i processi di invecchiamento. La sua malleabilità e diffusività, nella sede di impianto, lo rendono funzionale all'impiego in aree del volto particolarmente sottoposte a movimento, quali zigomi, commissure e area temporale.

L’utilizzo di questo materiale da parte di mani particolarmente esperte, ha portato alla possibilità di trattare inestetismi spesso di difficile soluzione, come la correzione delle occhiaie. Così come è dimostrato che le proprietà biorivitalizzanti dell’idrossiapatite di calcio, consentono ai migliori specialisti di intervenire e ridurre anche l’avvizzimento dei tessuti di viso e collo, con un conseguente vero e proprio effetto lifting.

Anche il settore della chirurgia estetica ha fatto però negli ultimi anni veri e propri passi da gigante, grazie allo sviluppo di apparecchiature e metodiche che permettono risultati evidenti e duraturi, con interventi chirurgici poco invasivi, spesso effettuabili in anestesia locale e che permettono un ritorno al sociale in pochi giorni.

Il lipofilling per il viso


Gli effetti e i benefici dell’uso del grasso autologo o lipofilling è noto da tempo, ma si sono ora standardizzate metodiche di prelievo e di impianto che ne permettono un migliore attecchimento e che ne hanno determinato un largo uso anche in ambito di chirurgia estetica e non solo ricostruttiva.
Il lipofilling per il ringiovanimento del viso si pone oggi certamente come metodica chirurgica alternativa al lifting. Il risultato estetico è certamente più naturale in quanto la pelle non viene “tirata” e dunque assottigliata come nel lifting, al contrario l’impianto del grasso opportunamente trattato, distende i tratti, ripristina i volumi persi e rivitalizza i tessuti con un evidente miglioramento anche della texture cutanea. L’intervento viene effettuato con metodiche ambulatoriali, poco invasive, in anestesia locale e l’attecchimento del grasso che viene utilizzato permette di ottenere risultati duraturi nel tempo.

La radiofrequenza bipolare


Fra le apparecchiature ad oggi più importanti merita sicuramente un importante riguardo la tecnologia RFAL (Radiofrequenza bipolare chirurgica) che ha permesso il trattamento di anomalie estetiche fino ad oggi considerate di difficile soluzione sia a livello del corpo che del volto. Si tratta di una metodica chirurgica poco invasiva che sfrutta una radiofrequenza, la cui peculiarità è quella di scaldare e di conseguenza compattare il tessuto trattato, migliorandone qualità e aspetto. A livello del viso permette il trattamento degli antiestetici cedimenti in particolare del bordo mandibolare (effetto bull-dog) e del collo, determinando la retrazione e il miglioramento della texture del tessuto trattato. Anche in questo caso si tratta di un intervento chirurgico scarsamente invasivo, che prevede l’utilizzo di sottili cannule attraverso mini accessi cutanei, viene eseguito in anestesia locale e consente di ritornare rapidamente alla quotidianità.

I vari trattamenti medici e chirurgici che sono stati presi in considerazione possono essere effettuati contestualmente nell'ottica di un approccio globale al trattamento dei vari inestetismi del volto. Ogni viso infatti presenta peculiari caratteristiche anche nell'invecchiamento e pertanto il chirurgo estetico esperto deve conoscere saper utilizzare i vari strumenti che la scienza mette oggi a disposizione, per un approccio corretto alle varie sedi del viso in rapporto all'anomalia da trattare e nell'ottica di un risultato sempre naturale e armonico.

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