La dermatoporosi è definita come una sindrome di fragilità cutanea cronica, caratterizzata da pelle sottile e fragile che si lacera facilmente, portando a lividi e ferite. Questa condizione è prevalente nelle donne oltre i 60 anni, influenzando significativamente la funzione protettiva della pelle. La condizione è spesso associata all'invecchiamento e alla perdita di sostanze essenziali come il collagene e l'elastina, che sono cruciali per mantenere la robustezza della pelle. Il trattamento della dermatoporosi è complesso ed articolato ed i principali risultati sono ottenuti con la prevenzione e attraverso il ripristino di livelli accettabili di acido ialuronico nella pelle.
Introduzione
Questa condizione colpisce circa un terzo degli anziani, con una prevalenza maggiore nelle donne, e
si manifesta tipicamente dopo i 60 anni, con un picco tra i 70 e i 90 anni. La dermatoporosi sta emergendo e guadagnando attenzione nel campo della
dermatologia come una condizione significativa che necessita di maggiore consapevolezza e comprensione. Il termine è stato coniato per sensibilizzare i professionisti della salute sull'importanza di prevenire e trattare questo disturbo, analogamente a quanto avviene per l'
osteoporosi, in un contesto in cui l'aspettativa di vita in aumento pone l'accento su malattie correlate all'età, tra cui le condizioni dermatologiche.
L'aumento della consapevolezza riguardo la dermatoporosi, unito al bisogno di interventi mirati che includano
trattamenti con acido ialuronico e approcci incentrati sul miglioramento della qualità del collagene ed elastina, sottolinea l'urgenza di strategie di cura efficaci. In questo senso, la ricerca sull'impatto di fattori come photoaging, stress ossidativo e il ruolo dei
fibroblasti nella
matrice extracellulare diventa cruciale per avanzare nella comprensione e nel trattamento della pelle fragile correlata alla dermatoporosi.
Cos'è la dermatoporosi, i sintomi.
La dermatoporosi, o
sindrome di fragilità cutanea cronica, colpisce principalmente gli individui oltre i 60 anni. Questa condizione si manifesta attraverso una pelle sottile e fragile, che può facilmente lacerarsi e formare ematomi e cicatrici. Le lesioni cutanee e la lenta guarigione delle ferite sono sintomi comuni.
Stadi della dermatoporosi
La dermatoporosi è suddivisa in quattro fasi, in base alla gravità dei sintomi. La caratteristica primaria della condizione è la presenza di pelle sottile, trasparente ed atrofica. I sintomi possono essere riconosciuti già dal primo stadio e si aggravano nel corso dell’evolversi della condizione.
I 4 stadi includono:
- Stadio I: pelle sottile con macchie porpora multiple e cicatrici bianche stellate, lineari o a placca, particolarmente sulle mani e gli avambracci.
- Stadio II: atrofia cutanea e fragilità, con porpora senile ed ematomi sottocutanei.
- Stadio III: lesioni cutanee lacerate, ulcere atrofiche e guarigione ritardata delle ferite.
- Stadio IV: necrosi cutanee diffuse e rischi concreti per la salute del paziente.
Caratteristiche Cliniche e Sintomi
Le caratteristiche cliniche della dermatoporosi includono cambiamenti nella superficie della pelle, come lesioni purpuriche dovute a piccole emorragie sottocutanee e pigmentazione brunastra a causa della deposizione di
emosiderina. La fragilità della pelle può portare a lacerazioni spontanee e ferite difficili da guarire, che possono progredire fino a ulcere ed ematomi.
I sintomi comuni includono pelle sottile e fragile, facile formazione di lividi, porpora senile, ematomi, pseudocicatrici stellate, lacerazioni cutanee e guarigione ritardata delle ferite. Queste manifestazioni sono principalmente localizzate sul dorso delle mani e degli avambracci.
Epidemiologia
La condizione tende a colpire persone oltre i 60 anni, tuttavia, la maggior parte dei casi il problema si riscontra tra persone comprese tra 70 e 90 anni.
Sono le donne ad essere maggiormente colpite dalla condizione ed in totale oltre il 30% delle persone tra i 60 e gli 80 anni ne sono colpiti, come rilevato da numerosi studi.
Cause e fattori di rischio
La dermatoporosi è influenzata da una combinazione di fattori intrinseci ed estrinseci che contribuiscono al suo sviluppo e alla sua progressione. Questi fattori possono essere suddivisi in primari e secondari, ognuno con specifiche implicazioni per la salute della pelle.
intrinseci ed estrinseci
- Invecchiamento naturale e genetica: l'avanzare dell'età e la predisposizione genetica sono tra i principali fattori intrinseci. Questi elementi contribuiscono alla riduzione delle fibre elastiche, del collagene e dell'acido ialuronico nella matrice extracellulare, fondamentali per il mantenimento dell'integrità cutanea.
- Condizioni mediche preesistenti: condizioni come la malattia renale cronica, la broncopneumopatia cronica ostruttiva e l’uso di inibitori del recettore del fattore di crescita epidermico possono aggravare la condizione.
Fattori di Rischio Ambientali e Comportamentali
- Esposizione ai raggi UV: una prolungata esposizione solare senza adeguata protezione è un fattore chiave nello sviluppo della dermatoporosi primaria.
- Fumo e alcolismo: il fumo accelera l'invecchiamento cutaneo inducendo la formazione di radicali liberi e aumentando le elastasi sieriche, mentre l'alcolismo può esacerbare la condizione.
- Inquinamento ambientale: particolarmente nelle aree urbane ad alto traffico, l'inquinamento può accelerare l'invecchiamento cutaneo e contribuire allo sviluppo della dermatoporosi.
Fattori di rischio iatrogeni
- Uso di corticosteroidi: l'uso prolungato di corticosteroidi, sia topici che sistemici, è un noto fattore di rischio per la dermatoporosi secondaria o iatrogena. Questi farmaci possono causare atrofia cutanea e alterare l'espressione genica del collagene.
- Terapie farmacologiche: anticoagulanti e chemioterapici possono influenzare negativamente la salute della pelle, interferendo con la normale attività cellulare e la produzione di sebo, portando a secchezza e accumulo di pigmenti.
Altri fattori di rischio
- Carenze nutrizionali: questi fattori possono compromettere la capacità di mantenere una buona cura della pelle e aumentare il rischio di lacerazioni cutanee e ritardo nella guarigione delle ferite.
- Stress: l’esposizione prolungata allo stress può indurre il rilascio di ormoni e stress ossidativo, aggravando ulteriormente l’invecchiamento cutaneo.
Ognuno di questi fattori può contribuire singolarmente o in combinazione al deterioramento della funzione protettiva della pelle, rendendo essenziale un approccio olistico nella prevenzione e nella gestione della dermatoporosi.
Prevenzione e gestione
Fattori di rischio e prevenzione
- Limitare l'esposizione ai raggi UV e ad altri fattori esterni: è essenziale proteggere la pelle dall'esposizione prolungata al sole, all'inquinamento, al fumo e all'uso di corticosteroidi per prevenire la dermatoporosi.
- Uso di creme fortificanti, ristrutturanti e idratanti: l'applicazione regolare di emollienti e creme nutrienti aiuta a mantenere l'idratazione e la funzionalità della pelle, fondamentali nella prevenzione della dermatoporosi.
- Dieta equilibrata e idratazione: consumare una dieta ricca di proteine, vitamine (soprattutto vitamina E), e grassi sani è cruciale per la salute della pelle e la prevenzione delle lesioni.
- Protezione fisica: Indossare abbigliamento lungo e protettivo e utilizzare guanti può ridurre il rischio di traumi cutanei.
Trattamenti e terapie
Il trattamento della dermatoporosi è complesso e spesso si richiede il supporto medico quando lo stadio del disturbo non consente spazio d’azione. Il principale alleato della
medicina estetica e della dermatologia verso questo disturbo è l’acido ialuronico poiché è proprio quest’ultimo a venire a mancare drasticamente nel corso dell’evoluzione della condizione.
Terapie topiche e interventi farmacologici:
- Applicazione topica di acido ialuronico e retinaldeide: questi composti migliorano la funzione e l'aspetto della pelle stimolando la proliferazione delle cellule epidermiche e la produzione di collagene, essenziali per aumentare lo spessore e l'elasticità della pelle.
- Retinoidi topici: stimolano la proliferazione delle cellule epidermiche e la produzione di collagene, migliorando così lo spessore della pelle.
- Acidi alfa-idrossiacidi (AHA): l'acido lattico e altri AHA migliorano la texture e lo spessore della pelle.
- Vitamina C topica: stimola la produzione di collagene e migliora l'elasticità della pelle.
- Terapia ormonale sostitutiva (TOS): aumenta la sintesi di collagene e acido ialuronico, migliorando lo spessore e l'idratazione della pelle nelle donne in menopausa.
- Deidroepiandrosterone (DHEA) topico: migliora l'atrofia cutanea e l'idratazione nella pelle delle donne in menopausa.
- Retinaldeide applicata localmente: stimola l'iperplasia epidermica.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
Fonti:
- Uwe Wollina et al. Dermatoporosis – The Chronic Cutaneous Fragility Syndrome. Open Access Maced J Med Sci. 2019 Sep 30; 7(18): 3046–3049.
- Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.
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