Mer 27/05/2015 | Dott. Melania Battistella
Gli effetti degli acidi di frutta e vegetali erano conosciuti già nell’antichità.
Basti pensare che nell’antico Egitto e in alcuni paesi dell’ Oriente si utilizzava una miscela zolfo, pomice, polveri minerali, polveri di piante e fiori finemente miscelate e mescolate con ingredienti di origine vegetale.
Una sorta di sperimentazione per arrivare ad oggi a quelli che noi chiamiamo peeling.
La stessa Cleopatra, infatti, ogni giorno si immergeva nel latte d'asina di cui aveva notato gli effetti vellutanti sulla pelle. Senza saperlo, si serviva di un trattamento a base di acido lattico, uno dei più noti alpha-idrossiacidi.
Il concetto era lo stesso: applicare sulla cute agenti chimici esfolianti e/o irritanti per un tempo sufficiente ad interagire con gli strati cellulari dell’ epidermide per poi passare a quello del derma per restituire vitalità, freschezza e luminosità alla pelle, nello specifico a quella del viso.
In tutte le civiltà di tutte le epoche la bellezza è stato uno dei caratteri più ricercarti e allo stesso modo plastico, dato che vi era una continua modificazione di quelli che erano i canoni che la contraddistinguevano.
Ma la cura della pelle e le caratteristiche che la rendevano invidiabile erano le stesse, non sono mai esistite in questo senso discriminazioni di ogni genere, colore o razza che fossero.
Cos’è il peeling a base di acido glicolico?
E’ un derivato della canna da zucchero, si estrae fondamentalmente da prodotti naturali come la frutta (ananas, uva), dalle barbabietole e fa parte della famiglia degli alfaidrossiacidi (AHA), una classe di molecole utilizzate nell'universo della cosmeceutica per i loro effetti benefici sul rinnovamento cutaneo e in generale sulla bellezza della pelle.
Come agisce il peeling acido glicolico?
E’ un peeling ad azione prettamente superficiale. La sua struttura gli permette di intercalarsi tra le pareti proteiche dei corneociti. In termini pratici:
Effetto finale del peeling acido glicolico
Il peeling a base di acido glicolico è in grado di restituire alla pelle luminosità, la leviga, attenua le rughe fini del volto, migliora l’ idratazione, elimina eventuali macchie o esiti cicatriziali modesti da acne.
Non solo, eliminando lo strato che ostruisce i pori, contribuisce alla normalizzazione della produzione sebacea.
L’ azione del peeling acido glicolico dipende dal tempo di applicazione e dalla concentrazione del prodotto utilizzato e, per ognuno degli scopi che abbiamo detto si possono raggiungere, sarà diversa. E’ opportuno quindi rivolgersi al medico estetico essendo una procedura che può anche diventare più profonda e quindi anche più rischiosa, essendo la cute molto delicate e sensibile e con caratteristiche diverse in ognuno di noi.
Tecnica di esecuzione del peeling acido glicolico
L'applicazione viene effettuata con un pennello o una garza, dopo accurata pulizia della zona da trattare con prodotti specifici. Durante il tempo di posa, che varia a seconda delle concentrazione dell'acido, del tipo di pelle e delle caratteristiche dell'inestetismo da trattare, il paziente avverte un leggerissimo bruciore. Specifici segni reattivi della pelle avviseranno il medico su quando applicare una soluzione neutralizzante, in genere dopo uno- due minuti, che blocca l'azione della sostanza, e la parte viene accuratamente sciacquata al fine di eliminare totalmente ogni residuo di prodotto.
L’applicazione della sostanza produce un’infiammazione e la cute risulterà lievemente arrossata per un periodo di 4-8 settimane durante il quale è importante evitare l'esposizione solare o alle lampade fino a quando la situazione non si sarà normalizzata ed è buona norma abituarsi ad applicare quotidianamente un filtro solare.
E' comunque possibile riprendere assolutamente subito le normali attività quotidiane.
Risultati
Gli effetti che derivano da un trattamento con peeling acido glicolico sono indolori e tendono a ridare luce, elasticità e morbidezza alla pelle e affinchè siano duraturi, il trattamento deve essere ripetuto nel tempo.
Medicina estetica