Ultima modifica 11.09.2024
La rimozione dei nei è una procedura medica finalizzata all'asportazione di lesioni cutanee pigmentate note come nevi. Tale procedura è eseguita per valutare, prevenire o trattare potenziali patologie cutanee (come i tumori della pelle) o per ragioni estetiche. Le tecniche adoperate comprendono l'escissione chirurgica, il trattamento mediante laser, la crioterapia e l'elettrocauterizzazione, ognuna delle quali mira a rimuovere il neo in modo preciso, minimizzando il rischio di complicazioni e preservando la salute e l'estetica della pelle circostante.
Introduzione
I nei rappresentano un tratto distintivo e caratterizzante per tutti gli individui. Piccoli o grandi, diverse tipologie di nevi possono essere presenti in ogni parte del corpo, dal viso sino ai piedi; possono essere già presenti alla nascita o comparire negli anni; possono cambiare forma e colore. Il neo ha rappresentato anche una caratteristica fondamentale per alcuni modelli di bellezza e basti pensare come in molti film sia stata enfatizzata la presenza dei nevi sul viso, anche finti, sul modello di dive di Hollywood come Marilyn Monroe.
Sempre rimanendo nell’ambito della bellezza, il neo può essere visto anche come un limite, un inestetismo, soprattutto quando i nei sono distribuiti sul viso. In effetti in alcuni casi, macchie iperpigmentate eccessivamente vistose possono rappresentare un problema estetico che si riverbera sulla qualità della vita. La rimozione, in questi casi, può ridare serenità all’individuo.
La rimozione dei nei è eseguita anche per ragioni ben più serie, ovvero la presenza di melanoma o il rischio di una evoluzione maligna del nevo stesso. Ciononostante, è importante considerare che nella maggior parte dei casi i nevi sono assolutamente benigni e parte indispensabile di quella “tela” rappresentata dalla pelle.
Cosa sono i nei
I nei, noti anche come nevi (dal latino "naevus"), sono lesioni cutanee benigne che si sviluppano quando i melanociti proliferano in modo anomalo in un punto anziché diffondersi uniformemente nella pelle. I nei possono variare in dimensioni, forme e colori, ma di solito appaiono come piccole macchie scure o marroni sulla superficie della pelle. Sono comuni e possono essere presenti fin dalla nascita o svilupparsi nel corso della vita. La maggior parte dei nei è innocua, ma è importante monitorarli per eventuali cambiamenti che potrebbero indicare un rischio di tumore della pelle, come il melanoma.
Perché rimuovere i nei
La rimozione dei nei è una procedura medica che può essere motivata da diverse ragioni, con l'obiettivo di valutare, prevenire o trattare potenziali patologie cutanee. Tuttavia, la decisione di rimuovere un neo dovrebbe essere basata su considerazioni ben ponderate e guidata da un professionista medico.
La principale ragione per cui si può considerare la rimozione di un neo è la sospetta malignità. Alcuni nevi possono mostrare cambiamenti di forma, colore o dimensioni, che potrebbero indicare la presenza di un melanoma o di altre patologie cutanee. La rimozione consente una valutazione patologica accurata per determinare se il neo è canceroso o meno.
Alcuni nevi, specialmente quelli esposti a traumi ripetuti o costante irritazione, possono essere rimossi preventivamente per evitare lesioni o sanguinamenti futuri. Non è inusuale, inoltre, che la rimozione dei nei sia desiderata per ragioni estetiche. Questo accade quando un neo è localizzato in un'area visibile o causa un disagio personale. I nei del viso, ad esempio, vengono percepiti spesso come un inestetismo da eliminare al pari di altre condizioni come le lentiggini.
Indipendentemente dalla motivazione, è fondamentale prendere questa decisione in collaborazione con un professionista medico qualificato, che può valutare attentamente la situazione e fornire orientamenti appropriati.
Come riconoscere un neo a rischio
Riconoscere un neo a rischio di sviluppare complicazioni o diventare canceroso è un passo cruciale per la salute della pelle. Nei soggetti che presentano molti nei, distribuiti su tutto il corpo, è consigliabile rivolgersi ad un dermatologo o in centri appositi per procedere con una mappatura dei nei presenti così da poterli monitorare nel tempo e precedere eventuali evoluzioni spiacevoli. I principali parametri da tenere in considerazione per riconoscere eventuali evoluzioni “negative” di un neo sono:
- Cambiamenti di dimensione: se un neo inizia a crescere in modo significativo in termini di dimensioni, potrebbe essere motivo di preoccupazione.
- Variazioni di colore: un neo che cambia colore o presenta una variazione di colore all'interno dello stesso neo è un campanello d’allarme da non ignorare.
- Forma irregolare: i nevi di forma irregolare, non circolare o con bordi sfumati sono maggiormente a rischio.
- Sanguinamento o prurito: se un neo inizia a sanguinare o causa prurito frequente, è importante consultare il proprio medico o un dermatologo.
- Asimmetria: i nevi che appaiono asimmetrici, ovvero non sono uguali da entrambi i lati quando si traccia una linea immaginaria al centro, potrebbero essere motivo di preoccupazione.
- Evoluzione nel tempo: il monitoraggio costante dei cambiamenti dei nei è fondamentale. Qualsiasi mutamento nelle dimensioni, nella forma o nell'aspetto deve essere riportato tempestivamente al proprio medico.
- Storia familiare: se ci sono casi di melanoma o altre patologie cutanee nella famiglia, è consigliabile prestare maggiore attenzione alla salute dei propri nevi.
Non tutti i cambiamenti o le caratteristiche anomale dei nei indicano necessariamente una patologia. Tuttavia, qualsiasi dubbio o preoccupazione riguardo ai propri nei deve essere discussa con un dermatologo qualificato che può eseguire una valutazione completa e consigliare le migliori, e più opportune, azioni da intraprendere.
Come si tolgono i nevi
La rimozione dei nevi è una procedura medica che deve essere eseguita da un professionista sanitario qualificato, di solito un dermatologo o un medico chirurgo. Dopo la rimozione del neo è, di norma, eseguito un esame del tessuto prelevato al fine di determinarne la natura.
Le soluzioni mediche più diffuse per la rimozione dei nei sono prevalentemente chirurgiche sebbene negli ultimi anni il miglioramento delle tecniche laser, l’elettrocoagulazione e la crioterapia abbiano offerto soluzioni meno invasive e con minore probabilità di lasciare
cicatrici antiestetiche.
La rimozione dei nevi deve essere eseguita da un professionista medico esperto, poiché la procedura può comportare rischi per la salute del paziente. Inoltre, la decisione di rimuovere un neo dovrebbe essere basata su una valutazione approfondita del medico, che tiene conto dei motivi medici o estetici, della posizione del neo e delle sue caratteristiche.
Tecniche di rimozione dei nei
Esistono diverse tecniche per la rimozione dei nei a seconda delle
tipologie di nevi, delle zone d’intervento o dalle necessità del medico. Nonostante la rimozione dei nei sia una pratica consolidata e sicura, l’utilizzo della tecnica corretta è fondamentale per il raggiungimento dello scopo sia esso di natura esclusivamente medica che estetica. Le cicatrici, ad esempio, rappresentano uno dei principali limiti delle tecniche chirurgiche e la rimozione di un nevo per ragioni estetiche non può contemplare una vistosa cicatrice come rimedio, soprattutto in quei soggetti con predisposizione alla formazione di
cheloidi e
cicatrici ipertrofiche.
Le principali tecniche per la rimozione dei nei sono:
- Escissione chirurgica: è la tecnica più comune per rimuovere i nevi. Il medico inizia con una anestesia locale per intorpidire l'area e poi esegue un'incisione per tagliare via il neo. Se il neo è particolarmente grande o sospetto, il medico può optare per un'escissione più ampia per assicurarsi di rimuovere completamente tutte le cellule anomale.
- Laserterapia: utilizza un raggio laser per distruggere selettivamente le cellule del neo con precisione e senza danneggiare il tessuto circostante. Questa tecnica è spesso preferita per nevi più piccoli o per motivi estetici, poiché è meno invasiva e può ridurre al minimo il rischio di cicatrici.
- Crioterapia: prevede l'applicazione di azoto liquido sul neo per congelare e quindi distruggere il tessuto. È adatta per nevi superficiali o piccoli e può richiedere più sessioni per rimuovere completamente il neo.
- Elettrocauterizzazione: il neo viene bruciato utilizzando una sonda elettrica che coagula, nell’immediato, anche il sangue per fermare eventuali sanguinamenti. Questa tecnica è spesso utilizzata per nevi superficiali o per rimuovere escrescenze cutanee benigne.
- Shave Excision: implica la rasatura del neo dalla superficie della pelle utilizzando un bisturi. Non richiede punti di sutura e viene spesso utilizzata per nevi superficiali o per motivi estetici.
La scelta della tecnica dipende da diversi fattori, tra cui le dimensioni e la posizione del neo, le sue caratteristiche, la storia medica del paziente e i motivi della rimozione.
Fonti:
- Roberto Porrini et al. Nevo melanocitico non pigmentato della cavità orale. Caso clinico con enfasi sulla procedura chirurgica di rimozione. Minerva Stomatologica Volume 62, Issue 1-2, 2013, Pages 43-49.
Klaus Wolff et al. Fitzpatrick, Manuale ed atlante di dermatologia clinica. Padova: Piccin; 2020.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
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