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Nevo di Becker

Nevo di Becker


Ven 22/09/2023 | Dott. Tania Basile

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Il nevo di Becker è una lesione cutanea benigna caratterizzata da una iperpigmentazione che tende ad allargarsi nel corso del tempo diventando, inoltre, spessa e ipertricotica. Le cause della condizione non sono del tutto chiare ma potrebbero essere legate a variazioni ormonali significative e predisposizione genetica. Il disturbo non compare, solitamente, prima dell’adolescenza. Essendo una lesione benigna non è necessario ricorrere a trattamenti, tuttavia, è possibile limitare l’impatto estetico rimuovendo i peli in eccesso e, in casi estremi, richiedere il trapianto di cute per limitare l’effetto dell’ iperpigmentazione.

Introduzione

Il nevo di Becker è una condizione cutanea abbastanza comune, che si manifesta con una maggiore incidenza tra gli uomini. A dispetto del nome complesso, la condizione non deve preoccupare poiché ha una evoluzione assolutamente benigna e priva di rischi per la salute del paziente. Ciononostante, è importante sottoporsi a percorso diagnostico al fine di escludere la presenza di altre condizioni come la pitiriasi versicolor, il nevo melanocitico e la sindrome di McCune-Albritght.

I nevi di Becker, fino a qualche decennio fa, erano volgarmente identificati con le “voglie”, come altre tipologie di nevi. Lasciando da parte il folklore, queste formazioni possono essere causa di disagio per il paziente a causa dell’inestetismo rappresentato dall’iperpigmentazione cutanea e dall’ipertricosi. È importante sottolineare, comunque, che l’insorgenza è  localizzata, in genere, nella zona della spalla o del petto, con manifestazione non bilaterale, facilmente occultabile con l’abbigliamento. Non è inusuale il trattamento sia con metodiche cosmetiche sia con trattamenti di medicina estetica come il peeling, per l’iperpigmentazione, ed il laser, per la rimozione dei peli.

Cos’è il nevo di Becker

Il nevo di Becker, noto anche come nevo pigmentato di Becker, è una condizione dermatologica caratterizzata da una macchia cutanea iperpigmentata. Questa discromia è causata da un'eccessiva produzione di melanina, il pigmento responsabile del colore della pelle, dei capelli e degli occhi. Il nevo di Becker può essere presente sin dalla nascita ma spesso si sviluppa durante l'infanzia e la prima età adulta. Ha evoluzione assolutamente benigna.

A livello microscopico, il nevo di Becker mostra un accumulo di melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina nella pelle. Questi melanociti in eccesso causano un aumento della pigmentazione nella zona interessata. Nel corso del tempo il nevo di Becker tende, solitamente, ad espandersi raggiungendo dimensioni considerevoli. L’aumento delle dimensioni si associa, a volte, l’ispessimento della cute e dei peli che, tra l’altro, aumentano considerevolmente di numero, evolvendo in una vera e propria ipertricosi.

Cause 

Le cause del nevo di Becker non sono pienamente note ma si può escludere che sia di origine congenita. Questa condizione dermatologica ha mostrato una certa suscettibilità ai cambiamenti radicali a livello ormonale durante la pubertà e fino all’età adulta. Per tali ragioni i ricercatori pensano che la responsabilità debba essere identificata in un gene capace di attivare la condizione in presenza di cambiamenti ormonali importanti.

Nonostante l’incertezza sulle cause del nevo di Becker è possibile determinare che:


  • Il nevo di Becker non segue un modello di ereditarietà familiare, i ricercatori pensano che possa essere presente un gene capace di causare la condizione se attivato da variazioni ormonali, ad esempio, come avviene durante la fase puberale.

  • È stato registrato almeno un caso di nevo di Becker presente sia nel padre che nel figlio nella stessa zona del corpo.

  • Escluse queste possibili cause non sono stati identificati altri eventi in grado di provocare tale risposta delle cellule della cute. Inoltre, non vi è alcuna relazione apparente con cause esogene come i fattori ambientali.


Caratteristiche del nevo Becker

Il nevo di Becker presenta caratteristiche ben definite sebbene forma e distribuzione siano del tutto casuali e singolari da soggetto a soggetto. Il nevo può manifestarsi in porzioni cutanee ridotte o interessare ampie porzioni cutanee. Si distribuisce, generalmente, tra la zona scapolare, sopra la spalla, nella zona ascellare e fino al petto. Si è osservato che la condizione non è bilaterale, sviluppandosi solo in un emilato.

In sintesi, le caratteristiche del nevo di Becker sono:

  • Macchie pigmentate

  • Margini frastagliati ma ben definiti

  • Colore variabile da marrone chiaro a nero

  • Insorgenza della condizione prevalentemente durante l’adolescenza e fino ai 26 anni.

  • Ispessimento della cute colpita da nevo

  • Aumento ed ispessimento dei peli


Evoluzione del nevo di Becker e possibili rischi

Il nevo di Becker, se non già presente alla nascita, può manifestarsi con una iperpigmentazione circoscritta di pochi millimetri. Con l’avanzare dell’età del paziente il nevo tende a crescere coinvolgendo sempre più cute. Raggiunto un punto massimo di crescita, il nevo tende a stabilizzarsi e non è inusuale che lo stesso regredisca sebbene non del tutto. L’ispessimento della cute e l’ipertricosi si possono verificare con intensità variabile.

Come detto, il nevo di Becker è una lesione cutanea benigna e gli studi non hanno evidenziato una relazione tra i melanomi maligni e il nevo di Becker. L’insorgenza di melanoma all’interno della porzione di cute interessata dal nevo non è necessariamente legata alla presenza del nevo stesso, non vi è nemmeno alcuna evidenza scientifica che la pelle colpita dal nevo di Becker abbia una probabilità più alta di essere colpita da un melanoma della pelle.

Diagnosi del nevo di Becker

La diagnosi del nevo di Becker è effettuata da un medico, nello specifico un dermatologo, attraverso un esame obiettivo e la raccolta anamnestica. In alcuni casi il medico può prescrivere ulteriori esami, come la biopsia cutanea, per verificare la natura della lesione. La diagnosi differenziale è chiamata ad escludere la presenza di melanoma, sindrome di McCune-Albright, nevo melanocitico e pitiriasi versicolor.

Trattamento del nevo di Becker

Il trattamento del nevo di Becker è generalmente mirato a scopi estetici, poiché questa condizione cutanea è benigna e non rappresenta un pericolo per la salute. La maggior parte dei casi non viene trattata e ricorre ai trattamenti di rimozione solo in presenza di ripercussioni gravi sulla qualità della vita e le relazioni interpersonali.

Le principali opzioni per la rimozione dei nevi di Becker sono:

  • Opzione chirurgica


La rimozione chirurgica del nevo di Becker è una soluzione che punta alla rimozione della cute interessata dal nevo e può essere accompagnata da trapianto di pelle nel sito trattato. Oltre all’invasività, il trattamento chirurgico risulta essere invasivo, comporta la formazione di cicatrici e cheloidi, ed espone ai comuni rischi di un intervento chirurgico.

  • Trattamenti laser


I trattamenti laser possono essere una opzione valida sia per minimizzare gli effetti dell’ iperpigmentazione, sia per eliminare gli effetti dell’ipertricosi. A seconda delle finalità vengono utilizzate tipologie di laser differenti.

  • Microdermoabrasione e peelings chimici


La microdermoabrasione utilizza un dispositivo che rimuove lo strato superficiale della pelle, mentre i peelings chimici utilizzano sostanze chimiche, nello specifico acidi, per esfoliare la pelle. Entrambi i trattamenti possono ridurre la pigmentazione e migliorare la texture della pelle.

  • Soluzione cosmetica


La soluzione cosmetica permette di minimizzare l’effetto antiestetico del nevo senza richiedere alcun trattamento. Questa soluzione è praticabile nei casi in cui il nevo è di ridotte dimensioni e limitata iperpigmentazione.

In collaborazione con Pasquale Ambrosio

Fonti:

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Giuseppe Micali et al, Le basi della dermatologia, Springer-Verlag 2011.

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