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Mastoplastica additiva e il seno rifiorisce

Mastoplastica additiva e il seno rifiorisce


Dom 08/06/2014 | Dott. Tania Basile

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La mastoplastica additiva è quell’intervento di chirurgia estetica che mira a ricostruire il seno in caso d’intervento invasivo a causa di tumori, o semplicemente per rendere più grande e sodo un seno cascante.

La mastoplastica additiva utilizza delle protesi mammarie per finalizzare lo scopo, di queste ce ne sono due tipi:


  • Saline, gusci di silicone riempiti con acqua salata sterile (soluzione fisiologica);

  • Al silicone, gusci di silicone riempito con un gel plastico (silicone, per l’appunto).


Anche se molte donne dicono che le protesi al silicone le sentono più “reali” rispetto a quelle di soluzione salina, esse presentano più di un rischio in caso di rottura.

Prima di fare una mastoplastica additiva bisogna tenere in considerazione alcuni fattori rilevanti:

  • L’età: in primo luogo, si deve aspettare che lo sviluppo sia completo e il seno formato definitivamente, quindi mai prima di 20 anni;

  • La motivazione: la mastoplastica a fini ricostruttivi dopo un tumore è plausibile e necessaria, mentre solo per scopi estetici è da considerare bene;

  • Il risultato: non sempre il risultato è quello sperato o voluto e ci possono sono problemi seri per la rimozione delle protesi.


Prima dell’intervento di mastoplastica additiva si deve trovare un chirurgo di fiducia che dia prova di competenza e poi seguire le sue indicazioni:

  • Smettere l’assunzione di farmaci che contrastano con l’intervento;

  • Non esporsi al sole a seno nudo per evitare variazioni dello stato della pelle;

  • Scegliere oculatamente la misura desiderata che deve essere conforme al resto del corpo per non creare un effetto falso e grottesco.


Completati i controlli di routine, si può procedere, l’intervento di mastoplastica additiva può durare da 1 a 2 ore ed è eseguita in anestesia generale.

Il chirurgo farà un taglio sotto il seno, sotto le braccia, o intorno ai capezzoli, a seconda della vostra conformazione fisica, il tipo di impianto, e la misura della protesi.

La protesi mammaria si pone in una tasca sopra o sotto il muscolo pettorale. Dopo che l'impianto è posto correttamente il chirurgo chiude i tagli con punti di sutura o nastro chirurgico.

Si procede con l’applicazione di tubi di drenaggio e una fasciatura sostenitiva. Il drenaggio sarà eliminato dopo pochi giorni, mentre al posto della fasciatura si dovrà indossare un reggiseno chirurgico specifico per il caso.

Dopo l’intervento di mastoplastica additiva si potranno avere i seguenti disturbi:

  • Gonfiore nell’area trattata;

  • Dolore al seno;

  • Tessuto cicatriziale in formazione e relativo indurimento nella zona intorno all'impianto;

  • Cicatrici;

  • Emorragia;

  • Infezione;

  • Problemi con la dimensione o forma delle protesi (per esempio, il seno può non essere simmetrico);

  • Raro ma possibile che l’impianto si rompa e perda liquido.


Inoltre occorre valutare anche che:

  • Avendo una protesi mammaria fare la mammografia diventa difficile, mentre è più facile fare i raggi X;

  • C'è una remota possibilità che la protesi mammaria possa agevolare la formazione di cancro al seno.

  • La protesi mammaria rende più difficile allattare.


 

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