La xerosi cutanea è il termine medico che definisce la pelle secca. Le cause di questa condizione sono ascrivibili a disfunzioni del film lipidico nella barriera cutanea o carenza del fattore naturale di idratazione (NMF). I fattori che innescano questi meccanismi possono essere genetici, ambientali, legati a patologie, a malnutrizione, al contatto con sostanze chimiche e all’assunzione di farmaci. I principali sintomi sono visibili nella cute secca e squamosa, nella formazione di lesioni con arrossamento diffuso e conseguente prurito. Il trattamento è mirato principalmente ad eliminare i fattori scatenanti alleviando la secchezza cutanea con prodotti emollienti.
Introduzione
La secchezza cutanea è il disturbo dermatologico più diagnosticato e può essere considerato come il principale campanello d’allarme per la presenza di altri disturbi dermatologici, neurologici o di altre parti del corpo. Gli studi scientifici su tale condizione dimostrano come la xerosi cutanea sia diffusa in tutti i continenti con percentuali pressoché sovrapponibili nelle stesse fasce d’età. La xerosi cutanea, difatti, è legata nella maggior parte dei casi all’invecchiamento; i fattori ambientali, come caldo e freddo, così come il contatto con sostanze chimiche, sono le altre importanti cause di secchezza della pelle.
Condizioni che notoriamente possono provocare secchezza cutanea sono diabete e malattie renali croniche, che rappresentano un importante fattore di rischio. Al contrario, linfomi, disturbi neurologici, infiammazioni croniche ed altre condizioni severe possono condurre a secchezza cutanea seppure in percentuale minore.
Cos’è la Xerosi cutanea
La xerosi cutanea, in medicina, è la condizione che identifica la secchezza della pelle in presenza di una quantità di acqua, nello
strato corneo della pelle, inferiore al 20%. L’inaridimento cutaneo è principalmente ascrivibile ad un deficit del
film idrolipidico che ricopre la superfice dell’
apparato tegumentario, sia a causa di un danno allo stesso sia per una carenza del
fattore naturale di idratazione (NMF). Generalmente, tale condizione non richiede alcun trattamento medico e si risolve spontaneamente eliminando i fattori scatenanti. La condizione diventa “cronica” con l’invecchiamento cutaneo tanto da colpire oltre il 75% delle persone con più di 65 anni.
Sintomi della xerosi cutanea
La xerosi cutanea si caratterizza principalmente per la secchezza cutanea, accompagnata da prurito e arrossamento. Dopo lo stadio iniziale la xerosi produce
ragadi della pelle, desquamazione e lesioni di varia entità che possono indurre sanguinamento localizzato.
I sintomi della xerosi cutanea sono:
- Secchezza della cute
- Arrossamento
- Lesioni cutanee
- Sanguinamento
- Formazioni cutanee squamose
- Prurito
- Perdita di elasticità e tendenza alle ragadi
Cause della xerosi cutanea
Come analizzato, le cause della xerosi cutanea risiedono nell’alterazione del film idrolipidico che protegge il corpo regolando la
perdita d’acqua trans-epidermica. Quando la quantità di acqua presente nella cute è inferiore al 20% si innescano tutti i sintomi classici del disturbo. Da un punto di vista fisiologico, inoltre, sulla xerosi incide il fattore naturale di idratazione, ovvero il mix di sostanze che permette di trattenere l’acqua nello strato corneo, compresa quella proveniente dall’umidità dell’ambiente esterno.
Fattori scatenanti
Oltre alle cause che descrivono i processi fisiologici che originano il problema, esistono dei fattori scatenanti che creano i disequilibri del film idrolipidico e dell’NMF. Questi fattori possono essere sia esogeni che endogeni ed agiscono sulle cause in modo del tutto differente. Tuttavia, nel trattamento della xerosi cutanea, eliminare i fattori di rischio rimane l’arma più efficace.
I fattori scatenanti della xerosi cutanea sono:
- Disturbi dermatologici
- Patologie e condizioni internistiche
- Malattie renali croniche
- Diabete mellito
- Patologie epatiche
- Disturbi della ghiandola tiroidea (ipotiroidismo, ipertiroidismo)
- Malattie infiammatorie intestinali croniche (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa)
- Diarrea
- Epatite B e C
- HIV
- Disequilibri ormonali (andropausa, menopausa, gravidanza)
- Linfomi Hodgkin e non Hodgkin
- Disturbi psichiatrici
- Anoressia
- Alcolismo
- Abuso di sostanze stupefacenti
- Disturbi ossessivo-compulsivi (rupofobia)
- Trattamenti farmacologici e non
- Uso prolungato di corticosteroidi per via topica
- Retinoidi
- Diuretici
- Betabloccanti
- Radioterapia
- Contraccettivi
- Farmaci antireumatici
- Farmaci calcioantagonisti (diidropiridine, benzotiazepine, fenilalchilamine)
- Farmaci ipolipemizzanti
- Disturbi della dieta
- Malnutrizione
- Carenze di vitamine A, D
- Carenze di zinco e ferro
- Insufficiente apporto idrico
- Perspirazione eccessiva
Trattamento della xerosi cutanea
Nelle maggior parte delle manifestazioni di xerosi cutanea non vi è necessità di trattamento. Quando i fattori scatenanti temporanei, come ad esempio freddo, vento o disidratazione, scompaiono la secchezza della pelle tende a scomparire. Anche il trattamento medico mira ad eliminare i fattori scatenanti alla radice limitando le terapie a creme ed altre sostanze emollienti. Ristabilire la corretta protezione della pelle ristabilendo il film idrolipidico è alla base dell’azione di
vaselina ed altri prodotti che vengono adoperati a protezione della cute. Molto utilizzati sono i prodotti a base di
collagene marino,
acido ialuronico e contenenti
ceramidi e
steroli.
Prevenzione della xerosi cutanea
Escluse le xerosi provocate da patologie o particolari condizioni, la secchezza della pelle può essere fortemente contenuta con sane abitudini quotidiane. L’utilizzo di saponi e prodotti per l’igiene aggressivi, ad esempio, può portare alla compromissione del film idrolipidico così come l’uso di acqua troppo calda. La stessa attenzione deve essere prestata per i prodotti utilizzati per il bucato poiché parte di queste sostanze rimangono sui tessuti e possono provocare reazioni dermatologiche e secchezza della cute. Infine, è necessario evitare ambienti troppo secchi e proteggersi contro freddo e raggi solari.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
Fonti:
- William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer
- Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.
- Matthias Augustin et al, Diagnosis and treatment of xerosis cutis, Journal der Deutschen Dermatologischen Gesellschaft, Vol.17 Is. S7, pp. 3-33.
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