Revisione del 11/09/2024
Il termine angioma cutaneo viene utilizzato comunemente per riferirsi ad una serie di manifestazioni dermatologiche che possono essere ricondotte a neoplasie vascolari benigne o malformazioni vascolari. In ambito medico con il termine angioma ci si riferisce alla serie di strutture vascolari che determinano formazioni cutanee fortemente antiestetiche: se la formazione è data da vasi sanguigni parliamo di emangiomi; se i vasi sono linfatici si utilizza il termine di linfangiomi. Gli angiomi, nella maggioranza dei casi, sono formazioni congenite e non comportano problemi per la salute se non sotto il profilo estetico. Alcune formazioni, soprattutto se acquisite possono rappresentare il campanello d’allarme di altre patologie.
Introduzione
Gli angiomi sono una delle condizioni più comuni e diffuse e nella cultura popolare sono state definite “voglie” attribuendo a tali formazioni significati particolari e mistici. Nelle piccole località rurali questa tendenza è ancora decisamente viva nonostante sia chiara l’origine di tali formazioni. Uno dei personaggi più famosi ricordato un tipico angioma sulla fronte è l’ex leader sovietico Michail Gorbaciov.
L’evoluzione della ricerca medica ha permesso determinare i diversi tipi di angiomi, le cause e i trattamenti per risolvere questo tipo di problema nonché le correlazioni con altri disturbi e patologie, come avviene spesso in presenza di cirrosi epatica o altre disfunzioni del fegato. Gli angiomi possono regredire in modo spontaneo nel corso del tempo mentre per le manifestazioni più gravi si ricorre all’asportazione chirurgica.
Cosa è un angioma?
Per angioma della pelle si intende una manifestazione cutanea generalmente di un colore variabile dal rosso tenue al vinaccia che può presentarsi in diverse parti del corpo. L’angioma può essere di piccole dimensioni o occupare ampie porzioni di cute. Tecnicamente, si parla di angiomi in presenza di
tumori benigni dei vasi sanguigni ma con lo stesso termine, comunemente, ci si può riferire a
malformazioni vascolari con manifestazione dermatologica.
Gli angiomi, nella maggior parte dei casi, non comportano problemi per la salute del paziente e sono trattati prevalentemente come inestetismo. Gli angiomi sono, di norma, congeniti o si manifestano in età neonatale. Comuni sono le manifestazioni di angiomi in età adulta identificabili con piccoli punti rossi sulla pelle e che non comportano alcun rischio per la salute. Questi angiomi di piccole dimensioni possono comparire anche in presenza di cirrosi epatica e ne rappresentano un tipico sintomo.
Come si manifesta un angioma?
In base alle caratteristiche e alle cause gli angiomi possono essere classificati in:
Gli emangiomi sono costituiti da una proliferazione dell’endotelio dei vasi sanguigni. In questa categoria possono essere ricompresi l’
angioma rubino, l’
emangioma capillare, l’
emangioma sclerosante, l’
emangioma cavernoso nonché l’
emangioma gigante di Kasabach-Merritt. Alcune forme di emangioma sono le condizioni definite volgarmente voglie.
I
linfoangiomi sono da ricondursi ad una malformazione dei
vasi linfatici. Tra le manifestazioni più comuni rientrano il
linfoangioma capillare e il
linfoangioma cistico.
Per
ectasia si intende, in questo caso, una dilatazione patologica di un vaso sanguigno. In tale categoria rientrano il
nevo vinoso, o
emangioma piatto, e le
teleangectasie.
In questa categoria sono ricomprese, ad esempio, le
angiomatosi bacillari: disturbi di proliferazione vascolare tipici in soggetti positivi all’
HIV.
Cause
Le cause che inducono la formazione di angiomi sono in gran parte sconosciute; nella maggioranza degli angiomi non vi sono apparentemente cause scatenanti ne relazioni di alcun tipo con patologie o condizioni particolari. Sono certe invece le relazioni dell’angioma a ragno in soggetti con cirrosi epatica ed in donne in gravidanza. Anche la positività all’HIV può associarsi a proliferazione vascolare che genera angiomatosi bacillare.
Come si cura un angioma?
Gli angiomi non sono generalmente trattati con terapie farmacologiche o chirurgiche poiché non comportano alcun rischio per la salute del soggetto. I principali problemi legati agli angiomi sono di carattere estetico con ripercussioni importanti sulla sfera psicologica. Possono altresì verificarsi casi di angiomi in zone come labbra, genitali o ano ovvero in zone dove si possono accompagnare problemi di carattere funzionale oltre che estetico; in questi casi si procede con l’asportazione e, eventualmente, con la ricostruzione dei tessuti.
I principali trattamenti per gli angiomi includono:
Ad oggi, la
chirurgia plastica è presa in considerazione solo nei casi in cui sono presenti formazioni importanti o dopo il fallimento delle terapie meno invasive.
La radioterapia è un’altra tecnica presa in considerazione dopo il fallimento delle terapie tradizionali o per l’impossibilità di operare chirurgicamente nelle aree colpite.
La
sclerotizzazione, o
embolizzazione, è una tecnica che prevede l’ostruzione selettiva del flusso sanguigno nei vasi per permettere al chirurgo di operare in sicurezza e senza rischi di emorragie.
La
laserterapia consente di agire in modo selettivo sui tessuti dell’angioma in funzione del proprio colore. Questa tecnica trova larga applicazione anche nel trattamento di altri disturbi come
cicatrici, teleangectasie,
couperose e
smagliature. La laserterapia è funzionale solo in presenza di
angiomi piani.
La
crioterapia, o più propriamente
criochirurgia, fonda la sua azione sulle proprietà del freddo. La crioterapia è utilizzata da diversi decenni per il trattamento di
verruche,
acne, cicatrici ed altri inestetismi cutanei con risultati positivi.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
Fonti:
- Paolo Fabbri et al, Manuale di dermatologia medica, Edra, 2014.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
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