Le verruche sono neoformazioni cutanee di piccole dimensioni causate, generalmente, da papilloma virus. Le verruche possono essere generate anche da processo degenerativo cutaneo. La forma, e la dimensione, delle verruche varia a seconda della zona del corpo e della specifica variante di virus che ne ha provocato la formazione: possono avere forma tondeggiante, un esempio sono le verruche comuni delle mani, o filamentose e/o ramificate. Le verruche oltre a rappresentare un inestetismo cutaneo possono essere causa di importanti conseguenze per la salute. Sebbene il virus non sia presente nel sangue è ben radicato negli strati cutanei esterni con una contagiosità elevata. Luoghi di contagio usuali sono palestre e piscine, e tutti quei luoghi dove c’è un utilizzo di docce comuni.
Introduzione
Le verruche sono manifestazioni cutanee molto comuni, 7-10% della popolazione, e note all’uomo da sempre. La loro presenza ha alimentato, nel corso della storia, leggende popolari e superstizioni identificando con la comparsa delle verruche particolari segni o addirittura la testimonianza di determinate azione del soggetto. Nonostante la lunga convivenza tra uomo e verruche, le soluzioni per eradicarle sono state spesso inconcludenti e senza alcuna base scientifica tanto più alla luce delle cause virali della condizione.
È proprio con il progredire delle scienze mediche e della tecnologia che vengono individuate le cause delle verruche e proposti trattamenti efficaci e risolutivi. Vengono inoltre riconosciute le decine di genotipi di HPV esistenti e capaci di provocare infezioni di lieve, media e grave entità tra cui il tumore all’utero. Le verruche ano-genitali o condilomi, provocati sempre da HPV, rappresentano la più comune infezione virale a trasmissione sessuale.
Cosa sono le verruche
Le verruche sono formazioni cutanee di piccole dimensioni causate da infezioni cutanee legate a
papilloma virus. Nelle verruche comuni la forma è prevalentemente tondeggiante e diffusa soprattutto su mani e piedi mentre in altre manifestazioni la forma può ricordare quella di vegetali o licheni, con diffusione localizzata o che colpisce intere aree con presenza diffusa. La cute e le mucose sono i tessuti dove il virus si annida solitamente e dove si manifestano le forme conosciute di verruche.
Le verruche possono essere suddivise in:
- Verruche comuni
- Verruche filiformi
- Verruche plantari
- Verruche piane
- Verruche periungueali
- Verruche genitali o condilomi
- Verruche mosaico
Cause delle verruche
La principale cause delle verruche è riconducibile ad infezione da papilloma virus umano che penetrando nel derma provoca infezione ed
iperproliferazione tissutale. Il contagio avviene attraverso contatto diretto della pelle o con oggetti. Oltre al contatto diretto, il virus sopravvive esternamente in luoghi caldo-umidi come docce e piscine dove i contagi possono essere frequenti. I diversi genotipi di papilloma virus colpiscono l’uomo molto frequentemente e spesso in modo asintomatico permettendo al virus di sopravvivere senza allertare il soggetto ospite.
Oltre il 50% dei contagi è ascrivibile alle relazioni sessuali.
Il virus colpisce indistintamente uomini e donne, senza preferenza di sesso. I genotipi che provocano le verruche comuni si diffondono con una maggiore incidenza tra i giovani adolescenti mentre i genotipi responsabili delle affezioni delle aree genitali tra i 14 ed i 25 anni. La percentuale di essere inventata da papilloma virus umano in una delle sue numerose mutazioni è molto comune nell’arco della vita. È stata registrata una particolare predisposizione di alcune categorie professionali come veterinari, macellai, pescivendoli e operatori nel campo della macellazione soggetti a lesioni che finiscono per ospitare l’HPV e le sue manifestazioni.
Trattamento delle verruche
Le verruche, nel corso della storia medica recente, non hanno rappresentato un campo di interessa e di ricerca approfondito poiché il disturbo è stato, a lungo, considerato un mero inestetismo. La correlazione con il papilloma virus ha attirato l’interesse medico e la necessità di trattare il problema in modo sistemico e radicale. Oltre alle verruche comuni, inoltre, l’aumento delle manifestazioni di
verruche genitali ha spinto la ricerca ad individuare cure capaci di garantire una guarigione totale e con probabilità di successo molto elevate.
I
trattamenti più efficaci per la cura delle verruche prevedono:
I preparati
cheratolitici sono una delle terapie classiche e meno invasive. I preparati sono composti, generalmente, da
acido salicilico,
acido lattico,
antimicrobici e
collodio elastico. Applicate sulla cute permettono una rapida evoluzione dei processi che generano la verruca ed il conseguente distacco.
L’acido salicilico è sicuramente una delle sostanze più efficaci per contrastare le verruche sia per gli effetti sul disturbo sia per la capacità di stimolare la risposta immunitaria nella zona.
- Iniezioni intralesionali
- Composti a base di rame, zinco, sali inorganici e acidi organici
Questo tipo di soluzione permette risultati ottimali e guarigione nella maggior parte dei casi. Non è indicato per il viso per le mucose.
La
crioterapia è una tecnica che prevede il congelamento istantaneo della verruca ed il conseguente distacco. È una tecnica consolidata e in uso da diversi anni con risultati importanti. Non garantisce esiti cicatriziali ottimali.
L’asportazione chirurgica è una soluzione sempre meno utilizzata a causa dell’alta recidiva delle verruche e i rischi connessi alla diffusione dei virus presenti nel derma.
Il laser è una soluzione utilizzata da oltre tre decenni con molto successo. Richiede anestesia locale e prevede la “bruciatura” della verruca. Non lascia cicatrici molto evidenti e permette una bonifica virale della zona con ridotte possibilità di recidiva.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
Fonti:
- Martina Maurelli et al, Verruche: un fastidioso problema sempre attuale. Rivista Italiana di Medicina generale, n°2, 2017.
- Paolo Fabbri et al, Manuale di dermatologia medica, Edra, 2014.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
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