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Rilassamento cutaneo del corpo: quali sono le zone più colpite e come tonificarle

Rilassamento cutaneo del corpo: quali sono le zone più colpite e come tonificarle


Mar 22/12/2020 | Dott. Mirko Manola

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Il rilassamento cutaneo è uno degli inestetismi che caratterizza l’invecchiamento. La naturale e progressiva diminuzione della sintesi delle fibre collagene da parte dell’organismo, porta inevitabilmente a una perdita della compattezza e dell’elasticità della pelle, che di conseguenza si rilassa e tende a scivolare verso il basso. La zona interessata, che sia una parte del volto o del corpo, perde tonicità assumendo inevitabilmente un aspetto invecchiato. La minore elasticità del tessuto si traduce poi anche in un aumento della secchezza e nell’accentuazione delle rughe. Insomma, è sempre più difficile mentire sulla propria età.

Il rilassamento cutaneo comincia a essere un inestetismo percettibile già intorno ai 35 anni, e con il passare del tempo si accentua sempre di più. La perdita di tonicità non riguarda il tessuto muscolare, per cui l’inestetismo è visibile anche nelle persone in forma e con una muscolatura ben definita. È il tessuto cutaneo che perde compattezza ed elasticità, per cui appare lasso e svuotato. Alla deplezione di collagene si accompagna infatti anche quella di acido ialuronico, sostanza presente anch’essa nel derma sotto forma di matrice gelatinosa in grado di dare volume e rendere morbida al tatto l’epidermide.

Per meglio capire cosa succede alla pelle, è utile sapere quali sono gli strati che compongono il tessuto cutaneo. Si possono individuare tre strati: epidermide, derma e ipoderma o tessuto connettivo sottocutaneo.
L’epidermide è lo strato più esterno ed è quindi lo strato in cui sono visibili i segni dell’invecchiamento. Ha una funzione protettiva e di regolazione: attraverso di essa avvengono gli scambi con l’esterno e questo fa sì che l’organismo mantenga la propria temperatura corporea e che non venga permesso l’ingresso a sostanze dannose provenienti dall’esterno. Grazie anche alla presente di uno strato idrolipidico superficiale (chiamato appunto film idrolipidico superficiale) l’epidermide stessa si protegge dall’azione stressante di agenti atmosferici quali alte o basse temperature, vento, sbalzi termici, ecc.
Il derma è il tessuto connettivo dell’epidermide, e ha funzioni di sostegno e di riempimento. È qui che si trovano collagene, elastina e acido ialuronico. Collagene ed elastina sono due proteine fibrose che formano una rete allo stesso tempo stabile ed elastica, che sostiene l’epidermide mantenendone tono ed elasticità. L’acido ialuronico è invece un disaccaride che, legando tante molecole di acqua, forma per l’appunto una matrice gelatinosa che riempie quella sorta di impalcatura formata da collagene ed elastina.
Come già descritto, con l’organismo rallenta progressivamente la produzione di collagene, per cui a un certo punto la sintesi di nuove fibre potrebbe non essere sufficiente a sostituire quelle vecchie. La rete di sostegno si indebolisce, e questo si traduce in un rilassamento della cute. Si viene a perdere anche elasticità, e questo porta alla comparsa ed all’accentuazione delle rughe.

Nel rilassamento cutaneo dovuto all’invecchiamento entrano in gioco anche altri fattori. L’esposizione al sole ad esempio si sa, invecchia la pelle. Questo perché le radiazioni UV inducono nell’organismo la produzione di radicali liberi, considerati tra i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare, nonché interferiscono con l’attività dei fibroblasti alterando la produzione di collagene.
Il rilassamento cutaneo può essere il risultato di un dimagrimento troppo rapido: una repentina perdita di peso, non adeguatamente supportata da attività fisica o in ogni caso troppo rapida nei tempi, porta la pelle in eccesso a cedere verso il basso.

Rilassamento cutaneo del corpo: quali sono le zone più colpite


Nel caso di un dimagrimento rapido, le zone nelle quali sarà più evidente il rilassamento cutaneo sono quelle nelle quali c’era maggiormente grasso in eccesso. La perdita di tessuto adiposo va a “svuotare” il distretto corporeo, e di conseguenza lascia del tessuto cutaneo in eccesso che inevitabilmente cede.
Quando invece il rilassamento cutaneo è legato all’invecchiamento, le zone più colpite sono in genere:

  • collo, dove si può formare il cosiddetto “doppio mento”

  • braccia, in particolare la zona dell’avambraccio (inestetismo particolarmente fastidioso per le donne, perché la zona è molto difficile da tonificare)

  • cosce, o più nello specifico l’interno coscia

  • addome, zona critica sia per gli uomini che per le donne.


Per eliminare questo fastidioso inestetismo è spesso indispensabile ricorrere a trattamenti di medicina estetica. Come accennato sopra, non è un problema di tessuto muscolare, ma cutaneo. Il tessuto muscolare si può tonificare con un’attività fisica costante e mirata, ma quando il tessuto cutaneo si rilassa è difficile tornare indietro.

Trattamenti di medicina estetica per il rilassamento cutaneo del corpo: quali sono le principali tecniche


In medicina estetica il trattamento più adeguato contro il rilassamento cutaneo è la radiofrequenza. La radiofrequenza è una tecnologia creata appositamente per andare ad agire sugli strati più superficiali del sottocute, in particolar modo sul derma. Come precedentemente accennato, nel derma è presente una buona percentuale di acqua, trattenuta dall’acido ialuronico, ed è proprio l’acqua il target della radiofrequenza. Le molecole di acqua vengono surriscaldate in modo tale da portare l’area trattata ad una
temperatura di 41-43 gradi. L’alta temperatura è necessaria sia per andare a stimolare la contrazione delle fibre collagene, sia per promuovere la proliferazione e l’attività dei fibroblasti, cellule presenti nel sottocute indispensabili per la produzione di nuovo collagene e di elastina. In questo modo si va a rinforzare la rete di sostegno del nostro tessuto ottenendo un effetto lifting visibile sia da subito dopo la seduta , che duraturo nel tempo.

L’ultrasuono invece è una tecnologia utilizzata per trattare un altro inestetismo, l’adiposità localizzata. È una tecnologia che agisce più in profondità rispetto alla radiofrequenza, nell’ipoderma, ed è selettiva per la cellula adiposa. Sempre attraverso il surriscaldamento del tessuto, arrivando a temperature di 43-45 gradi, viene favorita una rapida eliminazione del grasso sottocutaneo portando non a un rassodamento ma a uno svuotamento del tessuto.

Per tali ragioni il trattamento idoneo per trattare la lassista cutanea è la radiofrequenza; le due tecnologie però sono perfettamente combinabili qualora si desideri prima svuotare il tessuto dal grasso sottocutaneo con l’ultrasuono, e poi rassodare con la radiofrequenza.

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Manola Mirko

Autore

Chirurgia plastica

Milano (MI)

Roma (RM)


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