Per rimodellare il corpo le soluzioni che offrono la chirurgia e la medicina estetica sono diverse. Si parte dalla tradizionale liposuzione, fino ad arrivare a trattamenti meno invasivi, che seguono i trend più attuali della medicina estetica.
Il trattamento chirurgico è spesso risolutivo, ma presenta dei rischi e tempi di convalescenza che non si sposano bene con lo stile di vita attuale. I trattamenti mini invasivi invece permettono un ritorno pressoché immediato alla vita sociale, ma d’altra parte non possono essere applicati a tutte le situazioni.
Sempre parlando delle tendenze attuali della medicina estetica, altro aspetto importante è la naturalezza del risultato. Si deve vedere? Certo. Ma deve essere armonico e non stravolgere l’aspetto della persona. Non è più il tempo dei ritocchi esagerati o dei lifting inespressivi. L’intervento corregge l’inestetismo, migliora l’aspetto della persona, ma rispettandone la naturale bellezza e l’armonia.
La laserlipolisi rientra tra gli interventi mini invasivi. È un trattamento di rimodellamento corpo, una vera e propria liposcultura, realizzata con la tecnologia laser. Non è un intervento che elimina il grasso, o meglio non può essere pensata come qualcosa che corregge sovrappeso o obesità, o che “fa dimagrire”. La laserlipolisi aiuta più ad eliminare gli accumuli adiposi in eccesso su un fisico che ha bisogno di essere rimodellato e rassodato.
L’intervento è particolarmente utile ed efficace, ad esempio, quando dopo aver seguito un percorso nutrizionale rimangono degli accumuli di grasso localizzato, come i classici “cuscinetti” su cosce e glutei, e delle lassità del tessuto cutaneo.
La laserlipolisi sfrutta infatti il calore del laser per ottenere una duplice azione:
- Scioglie i cuscinetti adiposi scaldandoli con una fibra ottica ed aspirandoli con una micro-cannula.
- Ricompatta il tessuto cutaneo con un effetto di skin-tighteing, stimolando la produzione di collagene da parte dei fibroblasti del derma.
Il risultato è un rimodellamento dei volumi del corpo ed un ricompattamento del tessuto cutaneo.
La laserlipolisi è un trattamento che agisce quindi a più livelli con un effetto diverso a seconda del tessuto.
Laserlipolisi: meccanismi d’azione sui vari tipi di tessuto
Il
tessuto cutaneo è formato da
3 strati:
- Epidermide
- Derma
- Ipoderma o tessuto connettivo sottocutaneo.
L’
epidermide è lo
strato più esterno della cute, quello sul quale si manifestano tutti i vari inestetismi, comprese ritenzione idrica e buccia d’arancia, tipica della cellulite.
Il
derma è il
tessuto connettivo che dà sostegno,
volume e
compattezza all’epidermide. Contiene collagene, elastina ed acido ialuronico. Le prime due sono proteine fibrose che si intersecano formando una rete stabile ma elastica. L’acido ialuronico è un disaccaride che legando a sé moltissime molecole di acqua idrata la pelle in profondità.
L’
ipoderma o tessuto connettivo sottocutaneo è la
parte che si trova più in profondità, ed è costituita dal tessuto muscolare e dal pannicolo adiposo sottocutaneo. È a questo che ci si riferisce quando si parla di
grasso sottocutaneo, che è quello che si può eliminare, oltre che con la dieta, con la laserlipolisi o con la liposuzione.
Si fa una distinzione perché esiste nell’organismo un altro compartimento di grasso, chiamato grasso viscerale. È il grasso che si accumula intorno agli organi, è in grado di influenzare l’assetto di alcuni ormoni, ed è pericoloso perché, quando è presente in eccesso, può essere un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Si accumula prevalentemente a livello dell’addome. Si può controllare con dieta ed attività fisica, ma non si può agire né con la medicina né con la chirurgia estetica.
La
laserlipolisi va quindi
ad agire in primis
sul grasso sottocutaneo, che riesce a sciogliere con il calore ed aspirare. Il trattamento è mini invasivo, perché necessita di una piccolissima incisione per poter inserire fibra ottica e micro-cannula. Successivamente, la fibra ottica si sposta a livello del derma, dove il calore stimola i fibroblasti a produrre nuovo collagene per ricompattare il tessuto cutaneo.
Laserlipolisi: come si svolge il trattamento
La laserlipolisi sfrutta il
calore del laser con una duplice funzione: da una parte
scioglie il grasso accumulato, dall’altra
stimola la produzione di collagene con un effetto di “skin-tightening”, ossia di rassodamento del tessuto cutaneo.
Il trattamento è
indicato per quei distretti corporei nei quali sono presenti allo stesso tempo cuscinetti di grasso e lassità cutanea. Le zone che vengono trattate più di frequente sono:
fianchi,
glutei e
“culotte de cheval”, ma anche
ginocchia,
addome,
braccia,
collo e
regione sottomentoniera.
Il trattamento viene eseguito con anestesia locale per assicurare comfort al paziente. Il laser che emette calore a una determinata frequenza, è collegato a una
fibra ottica e una
microcannula molto sottile. Il medico pratica una piccola incisione sfruttando le normali pieghe della pelle per evitare che rimangano cicatrici, per inserire la microcannula e la fibra ottica. La fibra ottica emette calore e scioglie i depositi di grasso, mentre la microcannula aspira e li elimina.
I
tempi di recupero sono
minimi e potrà essere consigliato l'uso di una fascia elastica nei primi giorni successivi all'intervento.
I
risultati sono
visibili già da subito: la pelle apparirà tonificata con un vero e proprio effetto lifting, mentre per apprezzare l'effetto definitivo di eliminazione del grasso saranno necessari alcuni mesi.
Le zone trattate saranno dolenti, arrossate e presenteranno un edema più o meno vasto, ma tutti questi sintomi sono reversibili e spariranno entro poche settimane. Il caldo e il freddo eccessivo sono da evitare, quindi sono sconsigliate saune e bagni turchi.
In seguito a un trattamento di laserlipolisi, inoltre, si sconsiglia l'esposizione solare in presenza di lividi e comunque è indicato l'utilizzo di crema con fattore di protezione solare molto alto.
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