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Pelle a buccia d’arancia


Mer 23/11/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

La pelle a buccia d’arancia è un effetto antiestetico e degenerativo della cute, conseguente all’insorgenza della pannicolopatia edematosa sclero-fibrotica, o cellulite. La pelle a buccia d’arancia si manifesta sulla cute come una serie non ordinata di avvallamenti e depressioni che le conferiscono il classico aspetto “forato”. Tale condizione può portare a discomfort sociale legato alla percezione del proprio corpo in pubblico. Per questa ragione, la medicina estetica offre al giorno d’oggi numerose soluzioni che, abbinate a una giusta dieta e a uno stile di vita sano, possono contribuire all’attenuazione della pelle a buccia d’arancia.

COS’È

La pelle a buccia d’arancia è il termine usato comunemente per riferirsi all’effetto più marcato pannicolopatia edematosa sclero-fibrotica, un’infiammazione cronica a carattere degenerativo che interessa il pannicolo adiposo sottocutaneo e che si palesa all’esterno con questa pelle “bucherellata”, specialmente nelle regioni dei fianchi e delle cosce. Questa condizione, che può attribuirsi al concatenarsi di cause di varia natura, produce degli inestetismi sulla superficie corporea, i quali possono essere trattati con varie procedure di medicina estetica correttiva come la mesoterapia, la liposuzione o la laser-terapia.

La pelle a buccia d’arancia può in alcuni casi manifestarsi in seguito a una forte predisposizione genetica all’accumulo di grasso localizzato e alla ritenzione idrica, nonostante si seguano una dieta ottimale e delle sane abitudini di vita.

SINTOMI E CLASSIFICAZIONE

La pelle a buccia d’arancia, che interessa con maggiore frequenza la porzione superiore delle cosce e la regione dei glutei, non produce in genere una sintomatologia specifica: i pazienti riferiscono per lo più sintomi vaghi riconducibili al deficit circolatorio nella zona cellulitica come sensazione di pesantezza, parestesie, sensazione di calore alternate a sensazioni di intorpidimento.

Poiché la pelle a buccia d’arancia, qualora interessi estesamente gli arti inferiori, può indurre delle conseguenze molto serie, è in atto una classificazione (la classificazione di Eron) che suddivide la pelle a buccia d’arancia in quattro stadi, ordinati dal più lieve al più temibile, in maniera da riconoscerne per tempo i sintomi e intervenire prontamente per evitare il peggioramento dello stato infiammatorio.

CAUSE E DIAGNOSI

Oltre alle cause di natura genetica già citate, problematiche a carico della continenza venosa degli arti inferiori, delle abitudini di vita e del profilo ormonale possono intervenire nella genesi della pelle a buccia d’arancia.

In particolar modo, le maggiori cause che possono determinare la pelle a buccia d’arancia sono:


  • Iperattività estrogenica e alta densità di recettori estrogenici;

  • Eccessiva ritenzione idrica;

  • Cattivo drenaggio linfatico;

  • Insufficienza venosa degli arti inferiori;

  • Debolezza congenita del microcircolo del pannicolo adiposo sottocutaneo;

  • Predisposizione genetica;

  • Abitudini voluttuarie come tabagismo ed etilismo;



La diagnosi di pelle a buccia d’arancia viene effettuata dal medico di medicina estetica sulla scorta dell’esame ispettivo della regione cutanea interessata dalla condizione degenerativa con il tipico aspetto di pelle bucherellata, simile all’involucro di un’arancia.

TRATTAMENTI

Oltre all’impostazione di un regime alimentare equilibrato e all’attività fisica, la medicina estetica offre diversi trattamenti per contrastare la pelle a buccia d’arancia.

Eccone dunque i principali:

  • Mesoterapia, grazie alla quale si iniettano nel derma delle sostanze ad azione idratante e rigenerante come l’acido ialuronico;

  • Carbossiterapia, che sfrutta l’inoculazione di anidride carbonica allo stato gassoso a livello sottocutaneo, determinando un effetto vasodilatante e modestamente lipolitico;

  • Liposuzione: il trattamento più radicale che consiste nell’asportare il grasso eccedente direttamente dal pannicolo adiposo sottocutaneo per mezzo di ago-cannule oppure per mezzo di tecniche meno invasive come gli ultrasuoni o il trattamento laser.


RISCHI E COMPLICAZIONI

Come già accennato, i maggiori rischi per chi manifesta quadri di pelle a buccia d’arancia tendenti a uno stadio grave consistono nella sepsi e nella fascite necrotizzante, con conseguenze deleterie, se non addirittura letali, per l’organismo, soprattutto per pazienti con patologie croniche come l’ipertensione arteriosa o il diabete mellito.

Le complicazioni che invece possono sorgere dai vari trattamenti di medicina estetica volti a contrastare lo sviluppo della pelle a buccia d’arancia sono:

  • Edema e turgore eccessivo della cute;

  • Formazione di petecchie;

  • Alterazioni delle sensazioni cutanee;



FONTI:

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.


 


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