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Iperidrosi


Lun 23/05/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

L’iperidrosi è una condizione medica caratterizzata da un’eccessiva produzione di sudore. L’incremento dell’attività di sintesi delle ghiandole sudoripare, presenti nello stato dermico della cute, può essere indotto da numerosi fattori stimolanti (ambientali, emotivi, genetici). In genere, l’iperidrosi si manifesta a livello della superficie cutanea che riveste le mani, il volto e il cavo ascellare. Il soggetto affetto da tale disturbo, a causa dell’ingente sudorazione, può sviluppare uno stato di disagio e malessere psicologico, particolarmente evidente in presenza di altre persone. Attualmente, la terapia più utilizzata e quella medica ma, nei casi più gravi, è possibile ricorrere alla chirurgia.

COS’È

L’iperidrosi è un disturbo dermatologico che si realizza attraverso una secrezione massiva di sudore. Tale condizione è correlata ad un’iperattività delle ghiandole sudoripare che, ubicate nella porzione dermica della cute, si occupano della produzione e della secrezione del sudore.

Di solito, il fenomeno risulta essere più marcato in corrispondenza della pelle che riveste il palmo delle mani, il cavo ascellare e il viso.

Il sudore è un fluido implicato nella termoregolazione e, per tale motivo, riveste un ruolo fondamentale per il mantenimento dell’omeostasi dell’organismo.

CLASSIFICAZIONE E SINTOMI

Il paziente affetto da iperidrosi lamenta la presenza di un’abbondante sudorazione. L’iperidrosi, pur essendo una condizione medica benigna, può determinare un’alterazione del benessere psicologico, arrivando anche a minare l’autostima della persona bersagliata.

Attualmente tale disturbo dermatologico può essere classificato in:


  • Iperidrosi di grado lieve: la sudorazione si verifica solo in ambienti molto caldi e umidi. La quantità di sudore prodotta è minima;

  • Iperidrosi di grado medio: l’iperattività delle ghiandole sudoripare si manifesta anche a temperature più miti. Il volume del sudore secreto può essere considerevole;

  • Iperidrosi di grado severo: la stimolazione degli organuli esocrini avviene indipendentemente dalle condizioni climatiche, inasprendosi in presenza di stimoli di natura emotiva. La sudorazione può causare la formazione di vistose macchie sugli indumenti.


CAUSE

L’iperidrosi, oltre a costituire un importante ostacolo allo sviluppo delle relazioni sociali, può rappresentare un serio campanello d’allarme per malattie cronico-sistemiche. In tal senso, l’iperidrosi può essere suddivisa in:

  • Iperidrosi primaria o idiopatica: le cause che scatenano l’eccessiva sudorazione risultano sconosciute e prive di correlazione con altri processi patologici;

  • Iperidrosi secondaria: le ghiandole sudoripare incrementano l’attività di secrezione in concomitanza alla presenza di patologie sistemiche, come il diabete.


L’obesità, la gravidanza, gli stimoli emotivi e gli squilibri ormonali possono essere ulteriori cause dello sviluppo di processi patologici a carico delle ghiandole sudoripare.

DIAGNOSI

La diagnosi dell’iperidrosi è di natura ispettiva e viene effettuata dal dermatologo o dal medico di medicina estetica all’esame obiettivo generale. L’esperto, dopo aver effettuato la raccolta anamnestica dei dati clinici, indaga sulla superficie cutanea del paziente alla ricerca delle regioni in cui si verifica l’eccessiva sudorazione.

Se necessario, il medico dermatologo, può avvalersi del test dello iodio e del mais. Per eseguire tale prova, l’esperto applica sulla regione cutanea interessata una soluzione di iodio e attende che questa si asciughi completamente. In un secondo momento, applica della farina di mais sulla cute, in modo tale da poter discriminare l’eventuale presenza di focolai di sudorazione.

Il medico, prima di poter consigliare una terapia efficace, deve indagare sulle cause che scatenano l’iperidrosi; qualora vi fosse il sospetto di una patologia sistemica, potrà prescrivere delle indagini di laboratorio e/o strumentali.

TERAPIE

Attualmente, la medicina estetica e la dermatologia dispongono di numerose terapie per il trattamento dell’iperidrosi. Le più importanti tra queste sono:

  • Applicazione di soluzioni antitraspiranti: specifici cosmetici e deodoranti, a base di sali di alluminio, possono ostruire la porzione terminale del dotto escretore delle ghiandole sudoripare, rallentando l’emissione del sudore;

  • Iniezioni di tossina botulinica A (Botox): hanno lo scopo di inibire l’attività delle ghiandole sudoripare eccrine;

  • Ionoforesi: è un trattamento eseguito in regime ambulatoriale che, attraverso la somministrazione di deboli correnti elettriche, determina un calo della funzionalità ghiandolare;

  • Simpaticectomia Endoscopica Toracica: è una tecnica chirurgica che prevede la rimozione di alcune porzioni dei tronchi nervosi simpatici che innervano le ghiandole sudoripare.


RISCHI E COMPLICAZIONI

I rischi maggiori sono correlati all’esecuzione della Simpaticectomia Endoscopica Toracica. Le complicazioni più frequenti sono:

  • Infezioni

  • Formazione di esiti cicatriziali antiestetici

  • Piccole emorragie

  • Edema

  • Reazione anafilattica alla soluzione anestetica

  • Sensazione di bruciore


FONTI:

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer,2020.

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.


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