La ionoforesi è una procedura medica non invasiva che utilizza una corrente elettrica a basso voltaggio per favorire il trasporto transdermico di sostanze ioniche attraverso la pelle. È indicata nel trattamento di patologie dermatologiche come l'iperidrosi, nonché per l'assorbimento locale di farmaci per il dolore muscoloscheletrico. Durante il procedimento, gli elettrodi vengono applicati sulla pelle in prossimità dell'area da trattare, creando un campo elettrico che favorisce il movimento delle molecole attraverso i pori cutanei. I rischi associati includono irritazione cutanea, arrossamenti, bruciature e raramente, in casi estremi, lesioni elettrolitiche.
Introduzione
La prima dimostrazione scientifica della validità della ionoforesi risale ai primi anni del ‘900 quando
LeDuc, nel 1908, attraverso un esperimento mostrò come fosse possibile il
passaggio degli ioni attraverso la cute senza l’ausilio di aghi. Tuttavia, le potenzialità di un trattamento che sfrutta le caratteristiche della corrente elettrica erano state approntate già nella metà del ‘700 e migliorato sensibilmente da
Munck nella seconda metà del XIX secolo. Dal secolo scorso, gli esperimenti sul trattamento hanno beneficiato dei continui progressi della tecnologia migliorando l’efficacia della tecnica.
A livello terapeutico, la somministrazione di farmaci mediante
elettromotilità avviene attraverso la pelle. È come un’iniezione senza ago e può essere descritta come non invasiva. A differenza dei cerotti cutanei, che non dipendono da un campo elettrico, la
ionoforesi spinge una sostanza carica, di solito un farmaco o un
agente bioattivo, attraverso la pelle grazie a una forza elettromotrice repulsiva. Oltre a rappresentare una valida alternativa per numerosi trattamenti, dunque,
è una strada efficace e non invasiva per trattare condizioni muscolo-scheletriche, l’iperidrosi o condizioni dermatologiche, nonché la cellulite.
Cos’è la ionoforesi
La ionoforesi è una tecnica di
somministrazione farmaceutica che utilizza una corrente continua per introdurre e veicolare farmaci attraverso gli epiteli, in particolare la pelle. Questo metodo permette di applicare il farmaco direttamente nella zona da trattare, riducendo i tempi terapeutici e limitando gli effetti collaterali su altri organi non interessati. In pratica, potremmo definirla un’iniezione senza ago. La ionoforesi è utilizzata per trattare diverse condizioni, come l’iperidrosi, la cellulite e i dolori muscolo-scheletrici.
La tecnica della ionoforesi ha radici nella ricerca di laboratorio, soprattutto in neurofarmacologia. Tramite
microtecniche elettroforetiche, come la
microionoforesi, è possibile somministrare artificialmente agenti chimici molto vicino ai neuroni ricettivi e capaci di elaborare e trasmettere informazioni. Questo consente di studiare le loro proprietà farmacologiche e ruoli naturali.
Nel trattamento si applica una piccola corrente elettrica a una
camera ionoforetica posta sulla pelle, contenente un agente attivo carico e il suo solvente. Un’altra camera o un elettrodo cutaneo porta la corrente di ritorno. La camera positivamente carica, chiamata anodo, respingerà una specie chimica positivamente carica, mentre la camera negativamente carica, chiamata catodo, respingerà una specie negativamente carica nella pelle. Questo metodo è utilizzato per trattare alcuni tipi di
iperidrosi palmo-plantare.
Inoltre, la
ionoforesi dell’acetilcolina viene utilizzata nella ricerca come metodo per testare la salute dell’endotelio, stimolando la generazione endotelio-dipendente di ossido nitrico e la conseguente
vasodilatazione microvascolare. La ionoforesi è un esempio di come la scienza e la tecnologia possano migliorare la somministrazione dei farmaci e il trattamento delle condizioni mediche.
Per cosa è indicata la ionoforesi
La ionoforesi è utilizzata per trattare diverse condizioni e malattie che vanno dalle problematiche muscolo scheletriche, come artrosi, artrite, sciatica e strappi muscolari, fino al trattamento di condizioni dermatologiche come eczema e dermatiti, passando per cellulite e iperidrosi. Questo dimostra come la tecnica sia particolarmente elastica e possa essere impiegata per molteplici problematiche.
Le principali indicazioni terapeutiche della ionoforesi includono:
- Iperidrosi: la ionoforesi è particolarmente efficace nel trattamento dell’iperidrosi, una condizione caratterizzata da eccessiva sudorazione. È spesso utilizzata per ridurre la sudorazione eccessiva nelle mani (iperidrosi palmo-plantare), nei piedi e nelle ascelle.
- Dolore muscolo-scheletrico: la ionoforesi può essere impiegata per somministrare farmaci antidolorifici o antinfiammatori direttamente nella zona interessata. Ad esempio, può essere utilizzata per alleviare il dolore associato a tendiniti, borsiti o lesioni muscolari nonché artrosi e artriti.
- Cellulite: la ionoforesi può essere utilizzata per veicolare principi attivi specifici per il trattamento della cellulite. Tuttavia, è importante sottolineare che la cellulite è una condizione complessa e la ionoforesi da sola potrebbe non essere sufficiente per risolverla completamente.
- Malattie della pelle: la ionoforesi può essere utilizzata per somministrare farmaci topici direttamente sulla pelle per trattare condizioni come l’eczema, la psoriasi o l’acne.
- Altre applicazioni: oltre alle indicazioni sopra menzionate, la ionoforesi viene studiata e utilizzata in vari contesti di ricerca e terapia. Ad esempio, è stata utilizzata per valutare la funzione endoteliale attraverso l’ionoforesi dell’acetilcolina.
Esecuzione della ionoforesi
La ionoforesi è una tecnica ormai consolidata ed utilizzata senza particolari problematiche nel mondo medico e nella fisioterapia. La sua esecuzione è legata principalmente alle preferenze del paziente, alla particolare condizione da trattare, alle scelte terapeutiche ritenute opportune dal professionista. In genere prima dell’
esecuzione del trattamento il paziente è sottoposto ad una serie di controlli, esami e verifiche dal medico o altro professionista per valutare e identificare la condizione ed eventuali controindicazioni al trattamento. Accertata la possibilità di eseguire il trattamento e la sua specifica validità nella condizione da trattare, il professionista procede attraverso una serie di passaggi:
- Preparazione: prima di iniziare, è importante preparare la zona cutanea da trattare e pulire accuratamente la pelle con la rimozione di eventuali residui di creme o oli.
- Applicazione del farmaco: il professionista applica una sostanza ionizzata (analgesica o infiammatoria) sulla zona da trattare. Questa sostanza può essere liquida o in forma di gel. L’elettrodo positivo o negativo viene posizionato sopra la sostanza, a seconda del farmaco utilizzato.
- Collegamento degli elettrodi: i due elettrodi vengono collegati al generatore di corrente. Le estremità degli elettrodi vengono posizionate sulla zona cutanea trattata, dove è stato precedentemente applicato il farmaco.
- Avvio del trattamento: il generatore di corrente viene acceso, e la corrente continua fluisce attraverso gli elettrodi e la sostanza ionizzata. Questo permette al farmaco di penetrare nell’organismo attraverso l’epidermide.
- Durata del trattamento: la durata del trattamento varia a seconda della patologia e del farmaco utilizzato. In genere, si tratta di sessioni di 20-30 minuti.
- Monitoraggio: durante il trattamento, è importante monitorare attentamente la risposta del paziente e regolare la corrente se necessario.
- Ripetizione: la ionoforesi spesso richiede più sessioni per ottenere risultati significativi. In genere, il numero delle sessioni è dipendente, e possono variare sensibilmente, dalla patologica o dalla condizione trattata.
Controindicazioni, rischi e complicazioni della ionoforesi
La ionoforesi è un trattamento assolutamente sicuro e ben tollerato, ciononostante, è importante tenere in considerazione le controindicazioni al trattamento nonché valutare attentamente i rischi e le possibili complicazioni.
Le controindicazioni al trattamento sono limitate ed includono:
- Pelle irritata o infiammata
- Allergie alla sostanza utilizzata
- Pazienti con pacemaker o dispositivi elettronici impiantati
- Gravidanza
Tra i rischi e le complicazioni più comuni invece è possibile individuare:
- Irritazione cutanea
- Sensazione di bruciore o fastidio
- Reazioni allergiche
- Inefficacia del trattamento
In sintesi, la ionoforesi è un trattamento sicuro e privo di importanti rischi per la salute. Questi rischi e complicazioni, del tutto trascurabili, possono essere limitati rivolgendosi a professionisti del settore qualificati e con le apparecchiature e gli ambienti adeguati per una corretta esecuzione del trattamento.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
Fonti:
- Crepon et al. Elettroterapia. Elettrostimolazione. EMC – medicina ribilitativa, Vol. 15 N°1, 2008, pp. 1-18.
- Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.
- William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer2020.
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