DEFINIZIONE
L’imenoplastica consiste in una procedura di chirurgia plastica a fini estetici che prevede di rimodellare e ridefinire la morfologia e il contorno dell’imene. Proprio perché si va ad agire sull’imene, ossia la sottile membrana fibrosa situata nella metà inferiore della vagina, tale tecnica prende anche il nome di chirurgia genitale femminile. Molte donne, spinte da motivi religiosi o puramente estetici, desiderano sottoporsi al trattamento di imenoplastica, ricostituendo la forma originaria dell’imene e le sue connessioni anatomiche. La chirurgia estetica può realizzare un nuovo imene impiantando un materiale biocompatibile o restaurando l’imene residuale.
COS’È
L’imenoplastica è una tecnica della chirurgia estetica che mira a ridefinire e rimodellare il contorno e la forma dell’imene, quella piccola membrana fibrosa situata nel vestibolo della vagina, che tende a lacerarsi nel corso del primo rapporto sessuale femminile. Alcune donne mal sopportano la visione estetica del proprio imene lacerato e desiderano dunque sottoporsi a un intervento di imenoplastica con il fine di ripristinare la morfologia consueta della membrana.
Altre donne sono invece spinte all’effettuazione dell’intervento in quanto la propria religione prevede la “verginità assoluta” prima del matrimonio. In quest’ultimo caso, le donne si sottopongono alla procedura per restaurare l’imene già lacerato nel corso di un precedente atto sessuale, riportandolo alla forma originaria.
Una volta portata a termine la ricostruzione, l’imene agisce come nella prima volta, lacerandosi durante il rapporto sessuale completo e addirittura sanguinando e provocando una sensazione di fastidio nella donna.
INDICAZIONI
Come detto, una donna può sottoporsi all’intervento di imenoplastica se spinta da motivi puramente estetici, culturali o religiosi.
In quest’ultimo caso, la revirgination consiste nel far sì che il nuovo imene conferisca la verginità sessuale alla donna, la quale può andare incontro a sanguinamento post-lacerazione ed esperire le sensazioni di dolore sempre connesse alla rottura dell’imene.
Fuori dal motivo religioso, una donna può desiderare di effettuare la tecnica nei seguenti casi:
- Perché la forma del suo attuale imene non permette l’esecuzione ottimale di un rapporto sessuale completo;
- Perché la porzione residuale di imene già lacerato risulta anti-estetica;
- Perché l’imene originario non si è lacerato durante il primo rapporto sessuale completo, pertanto si agisce chirurgicamente per correggere il problema.
PREOPERATORIO
La parte preliminare all’effettuazione vera e propria dell’intervento di imenoplastica prevede un colloquio e una
visita medica approfondita tra il chirurgo esperto in plastica ginecologica e la paziente.
Innanzitutto, il medico passa al vaglio tutte le informazioni riferite dalla paziente, con particolare riguardo al suo stato di salute generale, alla presenza di eventuali malattie geniche in famiglia e all’aver sofferto di
malattie croniche e ginecologiche in passato. Dopo aver anche indagato circa la funzionalità genitale attuale, il medico valuta anche l’anamnesi farmacologica, al fine di rilevare eventuali farmaci che rappresenterebbero una controindicazione all’intervento.
Successivamente, il medico comincia l’esame obiettivo della paziente, valutando prima tramite ispezione e poi tramite palpazione lo stato e la funzionalità della vagina e degli annessi, prendendo nota di eventuali alterazioni morfologiche dei genitali e del vestibolo vaginale. Una volta individuato l’imene, il chirurgo decide sulla fattibilità dell’intervento, in base alla possibilità di potervi impiantare un materiale bio-compatibile o di
restaurare l’imene residuale.
A completamento della visita, il medico prescrive degli esami ematochimici di routine e raccomanda alla paziente di astenersi completamente da fumo, alcol e farmaci ad attività anti-aggregante.
ESECUZIONE DELL’INTERVENTO
L’intervento di imenoplastica dura in genere dai 40 ai 60 minuti a seconda della configurazione dell’apparato genitale femminile e viene eseguito in regime di anestesia loco-regionale, ricorrendo alla sedazione solo se necessario.
L’imenoplastica può essere eseguita ex novo, incidendo le pareti vaginali su entrambi i lati della mucosa e poi suturandoli, oppure impiantando una sorta di protesi biocompatibile, simile a una membrana dalla consistenza gelatinosa. Tale membrana funziona poi come una capsula, lacerandosi al momento del rapporto sessuale.
POST OPERATORIO
Il decorso postoperatorio dell’intervento di imenoplastica è abbastanza agevole, dato che i punti utilizzati per la sutura sono completamente riassorbiti entro due giorni e che si riscontra la presenza di un lieve fastidio solo per le ore immediatamente seguenti la procedura. È comunque consigliato astenersi da ogni rapporto sessuale per circa un mese a partire dalla data dell’intervento.
RISCHI E COMPLICAZIONI
Le
complicazioni maggiori che possono emergere in seguito a un intervento di imenoplastica sono:
- Eritema;
- Edema;
- Dolore protratto;
- Infezione;
- Emorragia moderata;
- Reazione avversa alla sostanza impiegata per l’anestesia.
FONTI:
- Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.
- Nicolò Scuderi. Manuale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Padova: Piccin; 2014