DEFINIZIONE
L’epidermide rappresenta lo strato cutaneo più superficiale, esposto direttamente all’ambiente esterno e costituendo, dunque, la prima barriera del corpo da ciò che ci circonda. Insieme al derma, che si trova in profondità, l’epidermide contribuisce a formare la pelle (o cute) che assolve a svariate ed importanti funzioni, come quella di protezione dall’ambiente esterno e di isolamento termico. Molti trattamenti di medicina estetica possono essere applicati direttamente sull’epidermide o, in alternativa, sfruttando l’epidermide per giungere in profondità fino al derma.
COS’È
L’epidermide costituisce lo strato della cute più esterno e superficiale, posto direttamente a contatto con gli agenti atmosferici e con le condizioni ambientali esterne. A differenza del derma (lo strato profondo) che è composto da tessuto connettivo, l’epidermide è formata da vari strati di tessuto epiteliale, il più esterno dei quali è cheratinizzato. L’epidermide gioca importanti ruoli nella funzionalità cutanea e, in seguito a processi di invecchiamento o patologici, può andare incontro a vari fenomeni degenerativi.
Proprio a causa della degenerazione, in parte dovuta al fisiologico processo di aging e in parte dovuta all’azione dei raggi solari, l’epidermide tende a perdere la propria struttura e funzionalità con il passare del tempo. Diventando avvizzita, secca e discromica, l’epidermide è spesso chiamata in causa in vari trattamenti di medicina estetica. Questi ultimi, attraverso diverse tecniche come il peeling o l’applicazione del laser, tentano di attenuare i segni più vistosi anti-estetici che possono attecchire proprio sull’epidermide.
STRATIFICAZIONE E FUNZIONI
L’epidermide è formata dalla sovrapposizione di vari strati che si susseguono in maniera ordinata dal basso verso l’alto, ossia dal confine inferiore con il derma fino alla parte più esposta, che è cheratinizzata.
Procedendo dallo strato più interno verso quello più esterno, i vari strati che compongono l’epidermide sono:
- Strato basale. Questo strato, anche definito strato germinativo, è composto da cellule in fase di attiva replicazione mitotica e da cellule staminali. Queste cellule hanno la funzione di differenziare e rinnovare tutte le cellule degli altri strati soprastanti.
- Strato spinoso (o malpighiano). Lo strato spinoso è formato da particolari cellule, note come cheratinociti, i quali sono in comunicazione tra loro attraverso delle estroflessioni citoplasmatiche (i desmosomi) che appaiono come spine.
- Strato granuloso. Lo strato granuloso è così definito in quanto i cheratinociti che lo compongono sono ricchi in cheratoialina, una sostanza necessaria per la sintesi della cheratina. Queste cellule, che non possono più dividersi, partecipano alla funzione impermeabilizzante della pelle.
- Strato lucido. Lo strato lucido epidermico è visibile in alcune aree anatomiche, come nei palmi delle mani e nelle piante dei piedi. Esso è formato da cheratinociti non più proliferanti, strettamente a contatto tra loro.
- Strato corneo. Lo strato corneo è lo strato più esterno della cute ed è formato da cellule morte cheratinizzate, le quali tendono a desquamare facilmente, prendendo il nome di squame cornee.
L’epidermide assolve svariate funzioni, tra cui:
- Funge da barriera verso gli agenti esterni;
- Ha una funzione di percezione degli stimoli tattili e termici;
- Prende parte alla sintesi della vitamina D3;
- Controlla lo stato di idratazione e di impermeabilità della cute.
TIPOLOGIE DI TRATTAMENTI ESEGUIBILI NELL’EPIDERMIDE
La medicina estetica mette a disposizione numerosi trattamenti, i quali possono essere eseguiti
direttamente nell’epidermide oppure
attraverso l’epidermide, con il fine di giungere in profondità fino al derma.
I trattamenti di medicina estetica che agiscono direttamente in seno all’epidermide sono:
- Peeling chimico. Il peeling chimico sfrutta le proprietà di alcune sostanze di favorire l’esfoliazione e la desquamazione delle cellule cornee, contribuendo al rinnovamento cellulare.
- Questa tecnica va ad abradere direttamente gli strati più esterni e superficiali della cute, stimolando le capacità replicative delle cellule dermiche.
- Laser frazionato. L’impiego di laser frazionato a CO2 permette di attenuare la presenza di imperfezioni cutanee e cicatrici, evidenti sull’epidermide.
I trattamenti principali di medicina estetica che invece sfruttano l’epidermide per giungere al derma sono:
- Attraverso questa tecnica, si iniettano, attraverso l’epidermide, varie sostanze rinvigorenti e idratanti, che giungono direttamente al derma, come l’acido ialuronico e i cocktail vitaminici.
- PRP (Platelet-Rich Plasma). Il PRP è una miscela di sangue arricchita in piastrine autologhe, la quale viene iniettata a livello dermico-sottocutaneo attraverso la via epidermica per favorire i processi di ricambio e di rinnovamento cellulare.
RISCHI E COMPLICAZIONI
I
maggiori effetti collaterali che potrebbero derivare dall’esecuzione di trattamenti di medicina estetica attraverso l’epidermide o direttamente nell’epidermide sono:
- Edema;
- Eritema;
- Microulcerazione;
- Infezione.
FONTI:
- Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.