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Ablazione


Mar 26/04/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

Con il termine ablazione, in medicina, si intendono una serie di interventi e procedure mediche che hanno come scopo la rimozione di una parte di tessuto a scopo terapeutico. L’ablazione è eseguita meccanicamente, con laser o mediante sostanze chimiche (peeling). L’ablazione è utilizzata in cardiologia, otorinolaringoiatria, medicina refrattiva, pneumologia e oncologia. In medicina estetica l’ablazione è utilizzata principalmente per esiti cicatriziali, neoformazioni cutanee e per contrastare l’invecchiamento cutaneo con laser ablativi e peeling chimici.

COS’È L’ABLAZIONE IN MEDICINA

L’ablazione in medicina consiste nella rimozione di tessuti biologici con finalità terapeutiche ovvero per la cura di una patologia o una condizione. In medicina estetica l’ablazione ha come finalità la stimolazione dei tessuti per correggere inestetismi cutanei e condizioni patologiche a carico della cute. Per queste finalità sono adoperate metodologie laser (laser ablativi) e sostanze chimiche (peeling).

I laser ablativi emettono fasci di energia ad alta intensità per brevi lassi temporali che rimuovono la parte superficiale della zona trattata. I laser ablativi frazionati effettuano un tipo di ablazione che colpisce i tessuti in su fasce alternate con il fine di correggere l’inestetismo provocando la rigenerazione tissutale in profondità.

Negli altri ambiti medici l’ablazione è praticata da laser introdotti tramite catetere negli organi per rimuovere piccole porzioni di tessuto, come nel caso del cuore, o eliminare intere masse tumorali mediante termoablazione. L’ablazione laser della cornea, invece, ha permesso un notevole passo in avanti della medicina nella cura di miopia, astigmatismo, ipermetropia.

L’ablazione è praticata altresì in odontoiatria per la rimozione del tartaro dentale mediante ablatore ad ultrasuoni. Gli strumenti e le finalità di tale trattamento non comportano rimozione di tessuto al contrario di quanto riscontrato nelle altre discipline mediche.

PER COSA È UTILIZZATA

L’ablazione racchiude una gamma articolata di trattamenti e metodologie, con differenze sostanziali. Le finalità degli interventi prevedono la rimozione di tessuto malato, tessuto ostruttivo o tessuto colpito da aging.

L’ablazione è utilizzata per:


  • Cardiologia

    • Tachicardia sopraventricolare

    • Sindrome di Wolf Parkinson White

    • Tachicardia ventricolare

    • Fibrillazione atriale

    • Disturbi coronarici

    • Flutter atriale atipico



  • Oncologia

    • Tumori del fegato

    • Tumore del pancreas

    • Tumore della prostata

    • Neoplasie polmonari



  • Medicina refrattiva

    • Ablazione della cornea



  • Medicina estetica e dermatologia

    • Esiti cicatriziali

    • Neoformazioni cutanee

    • Invecchiamento cutaneo



  • Otorinolaringoiatria

    • Roncopatie croniche




TECNICHE E TIPI DI TRATTAMENTO

Le tecniche di ablazione possono essere classificate principalmente in laser e chimiche. I laser ablativi, di diverso tipo, sono applicati in molti campi della medicina mentre i peeling chimici sono utilizzati prettamente in medicina estetica e dermatologia.

Le principali tecniche di ablazione sono:

  • Ablazione laser

    • Laser CO2

    • Laser Erbium Yag

    • Laser CO2 frazionati



  • Peeling chimico (acido mandelico, acido glicolico, acido piruvico, ecc.)

  • Dermoabrasione meccanica

  • Ablazione elettrica

  • Termoablazione a microonde

  • Ablazione laser endovenosa (EVLA)

  • Ablazione a radiofrequenza

  • Termoterapia interstiziale laser

  • Crioablazione

  • Ablazione ad ultrasuoni


MODALITA’ DI INTERVENTO

Le tecniche di ablazione in medicina sono assai diverse tra loro e le modalità di esecuzione degli interventi non possono essere sovrapposte per tempistica e metodica. Si passa dai pochi minuti per la dermoabrasione meccanica, il peeling o il laser ablativo su piccole superfici cutanee a diverse ore (fino a 5) per gli interventi di ablazione transcatetere.

RECUPERO POST TRATTAMENTO

Anche per il recupero postoperatorio è indicativo il tipo di intervento eseguito. Gli interventi in ambito cardiologico, ad esempio, possono richiedere ricovero in ospedale per almeno 5/6 giorni e riposo completo per un periodo di tempo variabile su indicazione medica.

In medicina estetica, i laser ablativi, il peeling chimico e la dermoabrasione non richiedono alcun ricovero in ospedale e consentono di ritornare alle normali attività in tempi brevi. Tuttavia, sul piano estetico, questo tipo di interventi, lasciano segni visibili anche per 2/3 mesi o fino alla completa guarigione della zona trattata.

CONTROINDICAZIONI, RISCHI E COMPLICAZIONI

Gli interventi ablativi, a prescindere dalla tecnica utilizzata, non hanno controindicazioni se non nei singoli casi stabiliti dal medico in virtù del quadro clinico del paziente. I rischi maggiori sono connessi alle ablazioni transcatetere che possono provocare danni ai vasi, al cuore ed indurre ictus, arresto cardiaco, coaguli e trombi. Questo tipo di rischi rimangono molto rari e possono essere contenuti mediante l’assunzione di farmaci specifici.

I rischi più comuni legati alle ablazioni sono riconducibili a infezioni, ecchimosi ed edemi nonché ustione dei tessuti. Questi sintomi, comuni in medicina estetica, si esauriscono in poche ore mentre le discromie cutanee possono permanere fino a 2/3 mesi dai trattamenti ablativi.

FONTI

  • Paolo Fabbri et al, Manuale di dermatologia medica, Edra, 2014.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Jill Waibel, Kenneth Beer, Ablative Fractional Laser Resurfacing for the Treatment of a Third-degree Burn, Journal of drugs in dermatology, Vol.8 Issue 3, 2009.

  • Macrene R. Alexiades-Armenakas et al, The spectrum of laser skin resurfacing: Nonablative, fractional, and ablative laser resurfacing, Journal of American Academy of Dermatology, Vol.58 Issue 5, pp 719-737. 2008.


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