Revisione del 10/05/2024
Il fotoaging è il processo di invecchiamento cutaneo dovuto all’azione delle radiazioni ultraviolette sulla nostra pelle.
Nella fascia di età che va dai 25 ai 45 anni si parla di fotoaging lieve-moderato di tipo 1 che presenta le seguenti caratteristiche:
- discromie lievi
- cute opaca e ruvida al tatto,
- iniziali rughe frontali, glabellari, naso-geniene e perioculari.
Il trattamento per il fotoaging
In questo stadio del fotoaging consiglio un trattamento ridensificante, potenziato con un complesso dermo-ristrutturante a base di sostanze quali
amminoacidi, antiossidanti, vitamine e sali minerali, capace di reintegrare i nutrienti essenziali per la rigenerazione cutanea. Il protocollo che solitamente eseguo per trattare questa tipologia di fotoaging è di 3 fiale di rivitalizzante, una ogni 3 settimane.
Tra i 45 e i 60 anni si parla invece di
fotoaging avanzato di tipo 2, che presenta specifici segni quali:
- discromie diffuse
-
teleangectasie
- cute opaca e ruvida al tatto
- rughe medio profonde.
In questo secondo caso, per il trattamento di fotoaging, abbino un
filler dinamico alla metodica della ridensificazione; in particolare, utilizzo una fiala di
acido ialuronico seguita da 2 fiale di rivitalizzante dopo 2 e settimane, e a seguire dopo 5 settimane dalla prima.
Il
fotoaging severo – detto anche di tipo 3 – riguarda invece pazienti con
età superiore ai 60 anni.
Questo terzo stadio di fotoaging presenta:
- discromie diffuse evidenti
- teleangectasie
- cute ispessita ed ingiallita
-
cheratosi senili/attiniche
- aspetto sgualcito
- cedimento dell'ovale
- lassità cuteaneo-muscolare
- rughe muscolo-mimiche marcate diffuse e
- rughe attiniche severe.
Per combattere questa fase molto avanzata del processo di fotoaging eseguo un doppio
beauty booster dinamico che anticipa i tempi fisiologici di risposta del tessuto, per stimolare una
sua riattivazione profonda. La sinergia di ridensificazione e filler dinamico crea una
matrice strutturale di sostegno e riempimento del tessuto con un
effetto prolungato e cumulativo nel tempo.
Il protocollo prevede una prima fiala di acido ialuronico, una seconda a 2 settimane di rivitalizzante, una terza a 4 settimane di acido ialuronico ed infine una quarta di rivitalizzante a 6 settimane.
E’ interessante il caso della signora Carla di 43 anni, che presentava un fotoaging di tipo 2 con cute poco luminosa. Per risolvere il suo problema ho utilizzato 3 fiale, la prima di acido ialuronico a basso peso molecolare con iniezioni a reticolo, la seconda e la terza a distanza di 2 e 5 settimane con un prodotto rivitalizzante iniettato a microponfi. Il risultato è stato soddisfacente, la pelle del suo viso risultava più
luminosa e compatta.
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