Il trapianto di capelli, consente, grazie a innovative tecniche chirurgiche, di ridistribuire i follicoli dei capelli da una zona donatrice a quella calva o con diradamento. La tecnologia oggi sfrutta degli interventi di microchirurgia per dare alla capigliatura un aspetto il più naturale possibile. Il risultato di un trapianto di capelli dipende molto dai follicoli da innestare e dall’estensione della zona da rinfoltire.
La perdita dei capelli è causata principalmente da una combinazione di:
Candidati per il trapianto di capelli
I candidati al trapianto di capelli devono avere una crescita sana dei capelli sul retro e sui lati della testa in quanto queste rappresentano le aree donatrici.
Le aree donatrici sono le zone della testa da cui verranno presi i lembi di cuoio capelluto o i singoli follicoli per gli innesti di capelli.
Alcuni fattori possono influire sul risultato estetico, tipo il colore dei capelli o il tipo di capello, ad esempio se sono mossi. Esistono varie tecniche e talvolta, due o più tecniche sono usate per ottenere i migliori risultati.
Tutte le tecniche di trapianto dei capelli usano i capelli esistenti. Lo scopo di tale intervento chirurgico è proprio quello di “ottimizzare” l’uso dei capelli dello stesso paziente.
In genere le donne avendo un tipo di caduta diffuso su tutta la testa, non dispongono, se non in rari, casi di zone donatrici idonee.
I follicoli piliferi sono in genere trapiantati utilizzando una di queste due tecniche:
- trapianto di capelli di unità follicolari (FUT): unità di capelli vengono rimosse da una striscia di cuoio capelluto prelevato da una zona donatrice.
- estrazione di unità follicolari (FUE): unità di capelli individuali vengono rimosse direttamente dalla zona donatrice, individualmente, follicolo per follicolo, e trapiantato in aree che presentano diradamento.
La creazione di siti riceventi e l'immissione di innesti di unità follicolari sono essenzialmente gli stessi in entrambe le procedure. La differenza tra i due metodi sta nella quantità e qualità di innesti ottenuti.
Preparazione per il trapianto dei capelli
Il chirurgo darà istruzioni specifiche su come prepararsi per un intervento chirurgico, tra queste:
- cosa mangiare e bere
- si deve smettere di fumare, almeno una settimana o due prima di un intervento chirurgico
- precauzioni o sospensione dell’assunzione alcune vitamine e farmaci
Seguendo attentamente le istruzioni impartite dal medico l’intervento chirurgico sarà molto più facile.
Trapianto dei capelli, recupero dalla chirurgia
Come ci si sente dopo l'intervento chirurgico dipende dalla portata e la complessità della procedura. L’eventuale dolore può essere alleviato con farmaci antidolorifici prescritti dal medico.
Eventuali punti di sutura saranno rimossi dopo 1 settimana a 10 giorni.
Potrebbe presentarsi la possibilità di gonfiore, ecchimosi, e l’eventualità di dover drenare la parte.
Si consiglia di evitare l'esercizio fisico intenso e sport di contatto per almeno 3 settimane.
Tornare alla normalità
Riprendere la normale routine dipende dalla lunghezza, complessità e tipo di chirurgia di trapianto dei capelli.
Si può tornare al lavoro e riprendere la normale attività dopo alcuni giorni. Alcuni pazienti che hanno subito un trapianto di capelli, sono demoralizzati nel constatare che subito
dopo l’intervento perdono ancora dei capelli, ma questa perdita è del tutto normale e quasi sempre si tratta di una caduta temporanea. Ci vorranno ancora 5 o 6 settimane prima che la crescita dei capelli riprenda il suo ciclo nomale.
Follow-Up dopo il trapianto
Potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per dei
"ritocchi" che possano dare un aspetto il più naturale possibile, ma questi interventi saranno successivi alla guarigione delle cicatrici lasciate dall’intervento precedente. Solo grazie ad follow up dell’intervento si potranno valutare i risultati e se si rendono indispensabili altri interventi di correzione.
Rischi
Il trapianto di capelli è
normalmente sicuro se eseguito da un
medico esperto. Tuttavia, ciascun individuo reagisce in modo diverso, varia le sue reazioni fisiche e la capacità di guarigione, e il risultato non è mai completamente prevedibile.
Come in ogni procedura chirurgica, possono verificarsi:
- Infezioni. Esiste il rischio di infezioni dopo un trapianto di capelli? Un'infezione da un trapianto di capelli è rara. Se si dovesse verificare di solito si tratta con antibiotici, che possono essere prescritti dal medico
- Sanguinamento eccessivo
- Cicatrici
N
elle procedure di trapianto, c'è il rischio che alcuni degli innesti non "attecchiscano". Anche se è normale per i capelli cadere prima di riprendere la normale ricrescita nella nuova posizione, a volte la chirurgia deve essere ripetuta se il problema non si risolve entro certi tempi prestabiliti. Quando la perdita dei capelli progredisce dopo l'intervento chirurgico, si potrebbe avere un look
a "macchia di leopardo", assolutamente innaturale che potrebbe richiedere un ulteriore intervento chirurgico.
Controindicazioni al trapianto di capelli
Ci sono alcune patologie che potrebbero causare problemi durante o dopo l'intervento, come
- ipertensione
- coagulazione del sangue
- tendenza a formare cicatrici
tutte queste informazioni si dovrebbero fornire al medico che poi dovrebbe controllare se sono problemi che possono pregiudicare o impedire del tutto il trapianto di capelli. Si dovrebbe anche informare
il medico se si fuma o se si stanno assumendo droghe o farmaci, in particolare l’acido acetilsalicilico o altri farmaci che influenzano la coagulazione.
Si può prevedere di quanti capelli si ha bisogno per un trapianto?
È impossibile prevederlo, in quanto il numero di capelli necessari dipende dalla struttura del capello e qualità dei capelli.
Un trapianto di capelli è per sempre?
La maggior parte dei pazienti mantengono la nuova chioma per il resto della loro vita. Di tanto in tanto, una percentuale di capelli trapiantati può essere perduta con la vecchiaia.
Il trapianto di capelli potrebbe essere una soluzione, che però deve essere fatta in piena consapevolezza di cosa avviene, altrimenti si potrebbe optare per soluzioni non chirurgiche che possono essere altrettanto soddisfacenti.