L'ombelico é una fossetta presente sin dalla nascita, creata dal taglio praticato al cordone ombelicale al momento del parto. Esso ha forma e dimensione diversa determinata dal processo di cicatrizzazione con l’avanzare del tempo.
L’ombelico conserva una valenza estetica importante nell’addome: esso aiuta a delineare il solco mediano dell’addome e a definire la convessità inferiore.
In Chirurgia Plastica e quindi in medicina estetica la richiesta di correzione dell’ombelico è spesso associata ad una richiesta di miglioramento di tutta la regione addominale quindi spesso ombelicoplastica ed addominoplastica vengono effettuate insieme.
Durante l’intervento di addominoplastica bisogna scegliere la tipologia di ombelico più adatto per il paziente. Infatti, pur essendo l’addominoplastica un intervento correttivo di eccessi cutanei e flaccidità muscolo-aponeurotica con rapido riequilibrio fisico-psichico, alcuni dettagli tecnici come la forma, la posizione e la dimensione dell’ombelico sono in grado di migliorare sensibilmente i nostri risultati estetici.
Alla chirurgia si ricorre quando esso è realmente poco estetico o deforme e quindi strettamente necessario sottoporsi all’intervento. Ecco allora che nascono e si fanno sentire sempre di più i trattamenti di ombelicoplastica, una vera e propria ricostruzione ad hoc dell'orifizio ombelicale, che può essere abbinata o meno, come già detto, ad un intervento di addominoplastica per poter ridare all’ombelico la forma ideale. L’intervento è finalizzato a rimpicciolire, ingrandire, arrotondare ed incavare questa particolare parte del corpo.
A seguito dell’ombelicoplastica sull’addome può restare una cicatrice poco visibile, non si riscontrano particolari controindicazioni per una possibile gravidanza. Questo tipo di chirurgia plastica, inoltre, va evitata su un addome infiammato, in presenza di un’ernia, quando c’è un accentuato rilassamento dei tessuti della pancia o evidente grasso in eccesso.
Dopo l’intervento il medico valuterà la possibilità di far assumere al paziente farmaci antinfiammatori o antibiotici specifici. Per giungere ad una guarigione completa, comunque, sono necessari circa 14 giorni.
Perché sottoporsi all’ombelicoplastica?
Oltre alle dimensioni non armoniche, l’ombelico può essere sproporzionato rispetto al resto della figura per:
- un taglio non preciso del cordone ombelicale in sala parto;
- una cicatrice dovuta ad interventi chirurgici;
- un cambio di dimensione e di alloggiamento dell'ombelico dipeso dalle gravidanze;
- spostamento dell'ombelico a causa di un aumento del peso corporeo;
- spostamento dell'ombelico a causa di una diminuzione importante del peso corporeo, come per gli ex-obesi.
Esiste anche una nuova tecnica definita ‘’Mini-Lifting ombelico’’, essa è una soluzione mirata per risolvere un inestetismo insorto nel post-partum, specie se l'ombelico è diventato troppo dilatato. Il Mini-lifting all’ombelico combina una infiltrazione intradermica di tossina botulinica con la biostimolazione; nella seconda fase si usa un filler riassorbibile di collagene o acido ialuronico. Infine la procedura si completa con fototerapia o luce pulsata per migliorare il tono muscolare e migliorare la qualità della pelle.
Tornando però all’ombelicoplastica, vediamo quanto dura; è una tipologia di intervento che può durare dai 20 ai 40 minuti e si esegue in anestesia locale; se il paziente vuole stare più tranquillo, può essere associata la sedazione.
Tipologie di ombelico ottenibili con l’ombelicoplastica sono:
- Più rotondo: Con un’operazione si può arrotondare un ombelico a forma di mandorla. Il chirurgo esegue delle incisioni attorno alla circonferenza, sopra e sotto (se si tratta di correggere la “mandorla” orizzontale) o a destra e sinistra (se la “mandorla” è verticale). Elimina due sottili strisce di cute per dare all’ombelico una forma più tondeggiante. Sutura. Con striscioline di cerotti fissa i punti, chiude la parte con un tampone di garza.
- Più piccolo: L’ombelico si può anche rimpicciolire. Il chirurgo effettua un’incisione attorno alla circonferenza dell’ombelico, asporta un anello di cute e poi stringe mediante una sutura continua. Si tratta di una sutura particolare nella quale anziché apporre una serie di punti separati, il chirurgo passa il filo senza interruzioni. Alla fine tira il filo e l’ombelico si rimpicciolisce fino alla dimensione desiderata. Il bordo dell’ombelico nel corso della cicatrizzazione assume un contorno irregolare simile a quello naturale. Appone striscioline di cerotti, garza e cerotto per fissare.
- Più grande: Per ingrandire un ombelico considerato piccolo, dopo aver inciso la circonferenza il chirurgo pone nella parte centrale dell’ombelico una sorta di tappo di silicone modellato secondo la forma e la dimensione desiderate. Si ha la cosiddetta “guarigione per seconda intenzione”, senza punti: la parte guarisce cicatrizzandosi intorno al tappo. Questo viene fissato con un tampone di garza e un cerotto. A guarigione completata il tappo si elimina.
- Più incavato: Se dall’ombelico fuoriesce un po’ di pelle, questa può essere asportata. Il chirurgo ricorre al laser C02, capace di “vaporizzare” la cute che colpisce con il suo raggio. Terminata l’operazione, la parte va medicata e coperta con garza e cerotto.
L’intervento di ombelico plastica è sconsigliato nel caso in cui si presenti un accentuato rilassamento dei tessuti della pancia con evidente grasso in eccesso. In questo caso si potrà intervenire sull’ombelico, ma parallelamente a un altro intervento più ampio che riguarda la pancia: l’addominoplastica.
Il decorso post-operatorio non è doloroso ed i risultati sono di solito permanenti, a patto che non si intraprenda una gravidanza o un importante cambio di peso dopo l’intervento.
A seconda delle condizioni dell’ombelico da ritoccare, è previsto un tipo di operazione e tendenzialmente, gli interventi di ombelicoplastica danno risultati permanenti, a parte in caso di gravidanza o di cambi di peso.
L’operazione di ombelicoplastica è sconsigliata a chi ha problemi di coagulazione o a chi ha la parte interessata all’intervento infiammata, occorre rivolgersi ad un bravo chirurgo per evitare asimmetrie ed altre problematiche. Alcuni chirurghi associano la plastica all’ombelico a laserlipolisi o liposuzione se c’è, ovviamente, un problema di grasso in eccesso sulla pancia. Rivolgendosi ad un centro di esperti ogni risposta e dubbio con una visita completa pre-intervento saranno sciolti.
FONTI:
- Melvin A. Shiffman e Sid Mirrafati, Aesthetic Surgery of the Abdominal Wall, New York, Springer, 2005.
- Gérard Flageul, Chirurgia plastica dell'addome. Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Parigi, Encycl Méd Chir (Editions Scientifiques et Médicales Elsevier SAS), 2003.
- Trattato di medicina estetica, Casa Editrice:PICCIN, Autori:Massirone, Volume:I/II, Anno Edizione:2010.
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