Stanche del trash. Tra i buoni propositi del 2019 si preannuncia l’eleganza. Il comfort, il bisogno di stare bene e di riconoscersi in un mondo irriconoscibile. Anche dentro la propria pelle. Per questo il 2019 è stato proclamato l’anno della pelle, della dermatologia e della medicina estetica. E sarà l’anno del più grande congresso dermatologico internazionale, a Milano, il MiCo, con il tema: la Pelle , il nostro organo più esteso , che bisogna ascoltare ed osservare.
Ma che cos’è l’eleganza in medicina estetica?
Durante l’ultimo Sime ( società Italiana di medicina estetica) si è parlato di buon gusto, di connotati che devono saper esprimere la bellezza. Che è sì soggettiva, ma deve partire da un concetto oggettivo di forma , di proporzione, di classe e di occhio attento, sensibile. Per cui no all’abuso di filler e di labbra sproporzionate. Cerchiamo di capire, allora, facendo un analisi degli errori e delle complicanze. Questo è l’appello di molte donne , rivolto ai medici. Così anche nel Congresso Agorà di Milano, si ripropone questo spunto. L’eleganza è dunque un analisi, dove la parola migliorarsi, va di pari passo con lo star bene, con il sentirsi nella propria pelle.
L’eleganza in medicina estetica è il nuovo look della moderna tecnologia. È la sensibilità del medico nell’individuare le esigenze di una persona, cercando nella naturalezza di ottenere il massimo risultato. Anche un’iniezione deve essere fatta bene. L’eleganza è nel movimento, nella manualità del medico attento, cosciente, per arrivare ad un fine studiato. Solo la formazione aiuta, perché la medicina estetica non è un lavoro per tutti, è una disciplina delicata, in cui i pazienti sono sani e devono rimanerlo e devono andar via contenti di aver avuto rispetto e cura di se stessi. Un obiettivo che non sempre viene raggiunto vista l’accusa di risultati innaturali e di cattivo gusto oppure omologazione tra loro. Ogni persona è un individuo a se stante che ha forme e proporzioni differenti. Conseguenze non sempre dell’imperizia del medico , quanto dalla sua incapacità a dire di no al paziente insistente. L’Italia ha il primato del paese in cui si consumano più filler in rapporto alla popolazione. Non bisogna smettere di farli, ma imparare a discernere quando sono utili e a chi. E qui entrano in gioco molte materie dall’etica, alla psicologia e all’attitudine del professionista. Tra gli argomenti per i medici e per le clienti attente, il 2019 lascia spazio ad incontri, simposi, tavole rotonde che vanno dalle ricerche tricologiche alle Beauty Technologies, passando per la cosmesi più avanzata come la Cronocosmesi ( utilizzare i prodotti giusti per la pelle in certe ore del giorno), la Cosmetologia della struttura, la Metabolomica ( lo studio sistematico dei profili metabolici a molecole piccole), la Neurocosmesi (la biologia cutanea) e la Nutricosmeceutica (la nutrizione della pelle con integratori da ingerire). Tante parole in un vocabolario nuovo che non è più solo medico, ma di tutti i clienti-pazienti attenti.
Essere informati correttamente è un’esigenza irrinunciabile per gli utenti/pazienti che ricercano notizie certificate e siti specializzati in cui l’informazione è lasciata alla scientificità dei medici, particolarmente in un mondo in cui, per una scelta consapevole del medico estetico più vicino al proprio ideale di bellezza è indispensabile avere relazioni e contatti sociali per avere eleganza anche nel pensiero.
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