Da sempre l'intervento di blefaroplastica è uno dei più richiesti in chirurgia estetica data l'importanza che gli occhi e lo sguardo rivestono nell'armonia globale di un volto. La semplice risoluzione di una palpebra appesantita o di uno sguardo stanco sono in grado di ringiovanire in maniera evidente un viso anche senza trattare eventuali altre imperfezioni.
L'intervento di blefaroplastica consiste nell'asportazione delle borse adipose e della cute in eccesso a livello della palpebra superiore o inferiore.
La pelle delle palpebre inferiori è molto sottile e proprio al di sotto della cute palpebrale è presente uno strato di muscolo separato dal grasso da una sottile membrana denominata setto orbitario. Gli strati di muscolo ed il setto orbitale si indeboliscono con l'età ed in risposta all'indebolimento dei tessuti, i depositi di grasso si spostano provocando gonfiore e borse sotto gli occhi; a questo si associano i cambiamenti a livello della pelle, che con l'età perde la sua elasticità e si rilassa.
Anche quando il problema è a carico delle palpebre superiori è necessario asportare la borsa adiposa in eccesso a cui si associa il cedimento della cute sovrastante.
Verso una chirurgia sempre meno invasiva
L'elevato numero di interventi di blefaroplastica che ogni anno vengono eseguiti è anche legato al fatto che si tratta di un intervento facilmente gestibile in
anestesia locale e richiede solo pochi giorni di convalescenza per all'edema post-operatorio; già
dopo 2-3 gg è possibile un ritorno al sociale magari indossando un occhiale da sole e dopo una settimana quando vengono rimossi i punti di sutura, è possibile truccarsi camuffando così completamente i segni del recente intervento.
Viene spesso sottolineato quando si parla di medicina e chirurgia estetica, di come questo settore abbia fatto negli ultimi anni passi da gigante in termini di metodiche e materiali sempre più innovativi e trattamenti sempre meno invasivi. Basti pensare ad esempio all'ormai sempre meno diffuso
lifting del volto, soppiantato dall’impiego di filler volumetrici e metodiche chirurgiche poco invasive, che permettono comunque di ottenere risultati eccellenti e addirittura superiori in termini di naturalezza. La maggiore facilità di utilizzo di questi materiali rispetto ad una gestione chirurgica, ha portato ad un boom della medicina estetica non solo in relazione ai pazienti che vi si accostano, ma anche come numero di medici che decidono di praticare questa disciplina, talvolta però questo a scapito di professionalità e preparazione con la conseguenza di risultati discutibili spesso sotto gli occhi di tutti.
Blefaroplastica: quando la medicina estetica da sola non basta
In qualche caso la ricerca di “non invasività” ad ogni costo ha portato però alla diffusione di strumenti e metodiche, che oltre ad essere non invasivi si sono dimostrati anche non efficaci. È il caso della “blefaroplastica non chirurgica” che, come tutti i chirurghi esperti sanno, è già una contraddizione in termini e non è supportata da risultati visibili.
Il messaggio chiaro che si vuole affermare è che anche se i chirurghi per primi volentieri abbandonano metodiche invasive per alternative mini-invasive, ma in grado di portare a risultati apprezzabili, questo non è sempre possibile e per risolvere definitivamente il problema delle borse sotto gli occhi o di una palpebra cadente è ancora necessario l'uso esperto del bisturi, non dimenticando comunque che si tratta di un intervento chirurgico con una gestione e un recupero post-operatori rapidi e non impegnativi.
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