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Il lifting non chirurgico per ringiovanire il volto

Il lifting non chirurgico per ringiovanire il volto


Ven 28/08/2015 | Dott. Michele Cannatà

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Il processo di invecchiamento determina a livello del volto delle modificazioni a carico della pelle, del tessuto sottocutaneo (grasso), di quello muscolare e di quello osseo. Questi cambiamenti si manifestano con la comparsa di rughe, di solchi e di depressioni, di ptosi cutanea e sottocutanea ed, infine, di atrofia di alcune regioni anatomiche quali quella malare, quella geniena, quelle perioculare e periorale e quella temporale: il volto invecchiato, pertanto, viene ad assumere la forma di un triangolo col vertice in alto, mentre quello giovanile ha la forma di un triangolo con base in alto.


Per ringiovanire un volto con metodiche non chirurgiche, quindi, bisognerà prendere in considerazione tutte queste variazioni e correggerle. Per le rughe dei due terzi inferiori, si ricorrerà ad un filler. La scelta del prodotto da utilizzare dipenderà dalla profondità e dalla sede anatomica della ruga: si opterà per un acido ialuronico di medio o basso peso molecolare per la correzione di rughe sottili quali quelle periorali o quelle geniene, mentre si potrà scegliere tra un acido ialuronico ad alto peso molecolare  per riempire rughe profonde o solchi quali quelli naso-genieni o quelli mentonieri.


Inoltre, sarà necessario ripristinare i volumi perduti, soprattutto nelle aree zigomatica, malare, geniena, perioculare e temporale. 


Esistono due aree anatomiche che non vengono prese in considerazione né trattate dalla maggior parte dei medici estetici e che sono l’area temporale e l’area perioculare.


L’area temporale, in alcuni soggetti, con l’invecchiamento subisce un’ipotrofia del tessuto adiposo e di quello muscolare determinando un aspetto scheletrico del volto. Dopo un’adeguata volumizzazione, invece il volto acquista un aspetto più giovanile e decisamente meno “patito”. Un'altra area anatomica di difficile trattamento, e per questo evitata dalla maggior parte dei medici estetici, è la zona perioculare. Un comune difetto determinato dall’invecchiamento di quest’area è la comparsa di un solco, più o meno depresso, che dalla parte interna dell’occhio scende verso il centro dello zigomo, denominato “ valle delle lacrime”. La sua correzione garantisce un immediato miglioramento dello sguardo, trasformandolo da triste e stanco a sereno e riposato. 


In ultimo, per completare il lifting del volto non chirurgico, si potrà correggere anche la ptosi cutanea, qualora non sia eccessiva, inserendo i fili di sospensione riassorbibili. In questo modo, si otterrà una ri-delineazione del profilo mandibolare ed un’attenuazione della profondità dei solchi naso-genieni che, in aggiunta alle tecniche descritte in precedenza, garantiranno un risultato più gradevole e più completo.








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Cannatà Michele

Autore

Chirurgia plastica,Medicina estetica

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