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Pelle invecchiata e cattive abitudini, che relazione c'è?

Pelle invecchiata e cattive abitudini, che relazione c'è?


Gio 14/04/2022 | Dott. Ippolito Savì

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Invecchiare è una questione fisiologica, niente e nessuno può fermare il tempo che scorre. Uno stile di vita sano, però, può non solo farci vivere più a lungo, ma anche farci sembrare (e sentire) più giovani.

Quando si parla di invecchiamento cutaneo, in particolare, è importante fare una distinzione tra la normale perdita di elasticità della pelle, che inizia già dai 25 anni, e tutta quella serie di segni sul viso (macchie, discromie, pelle asfittica, colorito spento…) che indicano cattive abitudini che non fanno altro che accelerare il processo di invecchiamento.

Per non sembrare e sentirsi più vecchi di quello che siamo in realtà, sarebbe bene cercare di evitarle il più possibile.

Pelle invecchiata e abbronzatura


Cercare di dissuadere le donne dall’esporsi in maniera eccessiva al sole sembra, a volte, una battaglia persa.
Nella mia personale esperienza incontro spesso donne che preferiscono una pelle abbronzata tutto l'anno piuttosto che una pelle truccata.

Anche se ci piace dare la colpa al fatto che stiamo invecchiando di un altro anno, il principale colpevole dell’invecchiamento cutaneo è senza dubbio il fotoinvecchiamento, responsabile del 90% dei cambiamenti visibili della pelle e che non è altro che il risultato diretto del danno solare cumulativo a cui si è stati esposti nel corso della vita.

I raggi ultravioletti del sole, infatti, penetrano nella pelle e danneggiano le fibre elastiche che mantengono la pelle soda, permettendo lo sviluppo delle rughe.

La luce del sole è anche responsabile delle macchie dell'età sulle mani, sul viso e su altre aree esposte al sole.

Bisogna fare poi i conti con l’aspetto della pelle una volta che l’abbronzatura se n’è andata: pelle opaca e poco elastica, colorito spento, macchie, capillari in evidenza, rughe e rughette.

Pelle invecchiata come rimediare in medicina estetica


Sarà necessario, innanzitutto, effettuare un peeling per eliminare tutte le cellule morte che danno alla pelle un aspetto grigiastro, e ridare la giusta riflessione della luce sul volto, ricercando quegli effetti rifrattivi che permettono di dare luminosità e splendore al viso.

Esistono poi gli “Skin-saver”, dei filler a base di acido ialuronico moderatamente cross-linkato e glicerolo.
L’acido ialuronico è prezioso per andare a stimolare direttamente i fibroblasti del derma a produrre collagene ed elastina e, associato al glicerolo, è in grado di migliorare e mantenere l’idratazione della pelle rendendola tonica ed elastica.

Sono filler che non danno volume, ma solo idratazione e luminosità aumentando la quantità di acido ialuronico all’interno della nostra pelle e migliorandone la funzionalità, la texture e l’idratazione.

Un’alta potente arma a nostra disposizione sono gli ultrasuoni microfocalizzati, un mezzo importantissimo per stimolare il collagene dando spessore cutaneo e consistenza alla pelle, riducendo nel tempo le rughe profonde e i cedimenti cutanei.

Cattive abitudini che stressano la pelle e la fanno invecchiare


Credo sia importante parlare delle cosiddette “rughe da cuscino”, quelle rughe dovute alla pressione del viso sul cuscino che si concentrano sulle guance e sul contorno occhi, asimmetriche e distribuite soprattutto sul lato in cui siamo soliti dormire. La posizione migliore per dormire ed evitare le rughe da cuscino sarebbe quella a pancia in su, ma si può limitare il problema semplicemente utilizzando delle federe di seta.

La federa di seta fa traspirare la pelle, è morbida e non crea attrito, ha un’azione antibatterica, si adatta perfettamente e riduce sensibilmente le rughe da cuscino.

La cosmesi è altresì importantissima. L’utilizzo di una buona crema giorno, ricca di acido ialuronico, fortemente idratante e con filtro protettivo per proteggerci dai raggi UV anche in una giornata poco soleggiata, è alla base di una corretta skin-care.

Bisogna considerare, inoltre, che mentre la luce del sole è la causa numero uno dell'invecchiamento della pelle, circa il 10% proviene dalla luce HEV (o luce blu) e dalla luce infrarossa.

Le ricerche più recenti dimostrano che la luce blu influisce sulle condizioni della pelle e può causare l'invecchiamento cutaneo prematuro.

Anche Smartphone, Pc, Tablet e apparecchi Led emettono una gamma di Luce HEV, per questo l’uso massiccio e continuativo di questi device può arrecare comunque danni alla pelle, anche perché costituisce un’aggiunta rispetto alla luce blu che ci colpisce naturalmente ogni giorno.

Utilizzare filtri protettivi appositamente formulati può essere un altro valido aiuto per proteggere la pelle dai radicali liberi e dall’invecchiamento prematuro.


In collaborazione con Laura Boccucci.


 

 

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Savì Ippolito

Autore

Medicina estetica

Santarcangelo di Romagna (RN)

Santarcangelo di Romagna (RN)


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