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Ozonoterapia in medicina estetica, a cosa serve?

Ozonoterapia in medicina estetica, a cosa serve?


Mer 01/12/2021 | Dott. Tania Basile

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L’applicazione clinica dell’ossigeno-ozonoterapia in medicina estetica per il trattamento di cellulite, adiposità, teleangectasie e invecchiamento cutaneo.

L’ossigeno-ozonoterapia è una tecnica relativamente giovane, sviluppata negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’90. Nel corso degli ultimi 30 anni si è affermata in modo capillare ampliando notevolmente la platea delle patologie e dei disturbi trattati. L’uso in medicina estetica è molto recente ma, il suo utilizzo, non ha tardato a mostrare le potenzialità di una disciplina, in parte, ancora da scoprire. I risultati ottenuti per il trattamento di disturbi come l’acne, e degli inestetismi ad essa associata, o nel trattamento delle teleangectasie, ne sono una prova concreta.

Meno note sono le applicazioni nel trattamento della cellulite e delle adiposità localizzate principalmente per la mancanza di studi scientifici specifici che ne determinino la validità. Tuttavia, i risultati clinici ottenuti confermano risultati importanti e determinanti nel trattamento di disturbi molto complessi sotto il profilo fisiopatologico.

Con diverse metodologie di applicazione, l’ozonoterapia e medicina estetica per:


  • Acne

  • Cellulite

  • Teleangectasie

  • Invecchiamento cutaneo

  • Migliorare la cicatrizzazione

  • Adiposità localizzate

  • Disturbi del microcircolo


Come funziona l’ossigeno-ozonoterapia


Il meccanismo di azione di questa tecnica si concentra sulle proprietà dell’ozono (O3), un allotropo dell’ossigeno. L’ozono ha un ruolo importante nell’atmosfera terrestre, nell’ozonosfera appunto, una sottile striscia di gas che protegge la terra da radiazioni solari altamente nocive per la vita. Nell’organismo è prodotto come arma per la distruzione degli agenti esterni e come disinfettante, difatti, fu largamente utilizzato tra la fine dell’800 e l’inizio del nuovo secolo.

In medicina estetica, le principali applicazioni sono per via sottocutanea, per autoemotrasfusione e in creme e gel, sebbene, generalmente, in medicina sia utilizzato attraverso svariate applicazioni, anche per via sistemica. I suoi benefici sono associati alle sue proprietà ossidative e alla caratteristica di scindersi in O2 rilasciando una molecola di ossigeno altamente reattiva con altre molecole.

Ossigeno-ozonoterapia e cellulite


Per il trattamento della cellulite l’ozono è iniettato nei tessuti a concentrazioni variabili, a seconda dell’area e dello stadio della cellulite. Le reazioni dell’ozono, in questo caso, svolgono un’azione combinata su diversi fattori a livello strutturale. Il primo importante contributo è sui tessuti che vengono ossigenati con un miglioramento generale del metabolismo cellulare. La seconda azione è sul microcircolo che subisce un notevole miglioramento con il ripristino della circolazione sanguigna. Come noto, la riattivazione del microcircolo è di vitale importanza in ogni terapia che vuole abbattere la cellulite in modo incisivo.

Il microcircolo, negli individui colpiti da cellulite, è seriamente compromesso. Questo aspetto diventa cruciale nel circolo vizioso che si innesca nella formazione e nell’evoluzione della pannicolopatiaedemato-fibro-sclerotica. Infine, l’azione sul microcircolo venoso e linfatico, permette di espellere liquidi di ristagno, tra cui tossine estremamente dannose per i tessuti. L’azione lipolitica sugli adipociti infine permette di scindere gli acidi grassi in catene “degradabili” dal microcircolo, successivamente da quest’ultimo espulse nelle urine.

La doppia guerra al grasso

Le adiposità localizzate, ed in genere tutti gli accumuli di grasso corporeo, rappresentano un serio problema per molti individui. L’ozono interviene sugli accumuli adiposi sotto diversi punti di vista favorendone la metabolizzazione. La doppia azione sui lipidi è determinata da un lato da catabolismo dei grassi e dall’altro su un’azione lipolitica diretta, come già analizzato. In sintesi, l’ozono favorisce il naturale processo di trasformazione delle riserve lipidiche in energia. L’energia prodotta da questo catabolismo è preziosa e consente un notevole aumento prestazionale di tutte le funzioni fisiologiche.

Ozonoterapia e acne


Nel trattamento dell’acne, l’ozonoterapia può essere applicata sia tramite iniezioni sottocutanee che per via sistemica mediante autoemotrasfusione. Questa applicazione mira a sfruttare principalmente l’azione battericida e disinfettante dell’ozono. Il trattamento è capace di attivare un meccanismo di ossidazione delle membrane batteriche nei follicoli sebacei con la conseguente eliminazione degli agenti patogeni cutanei.

La terapia con autoemotrasfusione, invece, è effettuata mediante prelievo di un campione di sangue che viene ozonizzato e reiniettato intramuscolo nel paziente. Entrambe le soluzioni permettono risultati positivi nel contrasto all’acne, sia nei soggetti affetti da acne giovanile che nei casi di acne da disturbi endocrini.

Ozono e invecchiamento cutaneo: una nuova prospettiva


Una delle ultime applicazioni, in ordine temporale, dell’ozonoterapia è nel trattamento dell’invecchiamento cutaneo. Quest’ultimo è responsabile del progressivo deterioramento della qualità della pelle con la formazione di rughe, macchie cutanee e numerosi altri inestetismi. Le cause sono ascrivibili allo scarso rinnovo epidermico e alla progressiva diminuzione di collagene ed elastina. L’ozono, somministrato per via topica, autoemotrasfusione o iniezioni sottocutanee, migliora l’ossigenazione dei tessuti migliorando il metabolismo cellulare e la produzione di quelle sostanze indispensabili per la salute della pelle.

 

In collaborazione con Pasquale Ambrosio

Fonti:

  • Luigi Valdenassi et al, Ossigeno-ozono terapia, Atti del convegno “Passaggio lombo-sacrale e sacro-iliale:progetto e programmi riabilitativi multidisciplinari, Pavia 22 novembre 2003.

  • Plinio Richelmi et al, PharmacologicalPrinciplesUnderlyingOxygen-Ozone Therapy, Rivista di Neuroradiologia, Vol.14 Issue 1_suppl, pp. 17-22, marzo 2001.

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology,

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • AlbertoMassirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

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