L’ invecchiamento è un processo naturale che caratterizza tutti gli organismi viventi e che si consolida nel tempo. È identificabile esteticamente con la perdita del tono cutaneo e dell’elasticità, la comparsa di rughe e di altri inestetismi. L’invecchiamento non coinvolge tutti allo stesso modo e a seconda dell’individuo i segni dell’età si mostrano in diverse fasi della vita. L’invecchiamento, però, è influenzato da diversi fattori, non solo biologici, o può essere accelerato in modo consistente da infiammazioni croniche a bassa intensità e non facili da individuare.
Il processo di infiammazione cronica legato all’invecchiamento è definito inflammaging. Questa condizione può essere determinata da cause interne ed esterne ovvero dall’esposizioni a particolari agenti, come raggi UV, prodotti chimici, inquinamento ambientale, o da squilibri fisiologici che portano al danneggiamento dei tessuti dell’organismo.
Cos’è l’inflammaging
Il termine è stato coniato per la prima volta dal ricercatore italiano
Claudio Franceschi a seguito di un lungo percorso di ricerca sulle cause dell’invecchiamento.
La parola deriva dall’unione dei termini inglesi inflammation e aging, infiammazione ed invecchiamento. Questo per descrivere
una infiammazione cronica lieve capace di influire sui processi d’invecchiamento ed in modo sistemico su molti organi e tessuti del corpo umano.
La risposta infiammatoria, come noto, è un meccanismo di difesa dell’organismo che cessa nel momento in cui il problema è stato superato positivamente. Nel caso dell’inflammaging, terminata la funzione di autodifesa dell’organismo, l’infiammazione continua a svilupparsi propagandosi di cellula in cellula in tutte le aree dell’organismo. L’infiammazione diventa dunque patologica e difficile da contenere.
Questa condizione di infiammazione cronica rappresenta un fattore di rischio per la mortalità nelle persone in età avanzata. A tal proposito è importante il lavoro di riconoscimento e contrasto della patologia individuabile grazie all’analisi di importanti
biomarker infiammatori come la
proteina C o a molecole proteiche della famiglia dell’
interleuchine, in particolare la IL-6. Fondamentale risulta anche la corretta gestione dei pazienti con altre malattie infiammatorie croniche nelle quali questi biomarker svolgono un ruolo affine e rilevante.
I principali processi che intervengono nell’inflammaging sono:
- Produzione di IL-6, interleuchine che contribuiscono alla diffusone dell’infiammazione
- Stress ossidativo
- Aumento della glicazione con conseguente scompenso nella produzione di elastina e collagene
- Danni al DNA
- Disfunzione del processo di autofagocitosi
- Inibizione delle proprietà rigenerative delle cellule staminali
Le cause dell' inflammaging
Le cause di questa condizione possono essere suddivise, fondamentalmente, in esterne ed interne.
Le cause esterne possono essere riconducibili a:
- Agenti inquinanti atmosferici
- Agenti chimici
- Condizione di eccessiva sensibilità cutanea
- Raggi UV
- Stress termico della cute
- Alterazione della barriera epidermica
Tra le cause interne è possibile identificare:
- Stress immunitario
- Sbalzi ormonali
- Squilibri alimentari
- Cure farmacologiche
- Stress fisico e mentale
- Altre patologie croniche
Questi fattori possono incidere sull’insorgenza dell’inflammaging in modo singolo o in concomitanza, possono altresì creare le condizioni affinché da una deficienza localizzata iniziale si passi ad una sistemica nella quale i diversi fattori ne alimentano altri creando un circolo vizioso difficile da invertire.
Gli studi hanno dimostrato, inoltre, una
stretta correlazione con altre patologie croniche infiammatorie come:
- Alzheimer
- Disturbi cardiaci
- Diabete di tipo 2
- Insulino-resistenza
- Sclerosi laterale amiotrofica
- Sclerosi multipla
- Osteoporosi
- Parkinson
- Cancro
- Aterosclerosi
I sintomi dell' inflammaging
I sintomi dell’inflammaging sono latenti e difficili da distinguere così come complessa risulta la diagnostica clinica. La natura dei sintomi è molto vaga e gli stessi possono essere confusi con i sintomi di altre patologie croniche e degenerative.
Tra i sintomi comuni sono presenti:
- Stanchezza cronica
- Insonnia
- Problemi gastrointestinali
- Difficoltà di concentrazione
- Malessere diffuso
- Dolori diffusi e generalizzati
- Problematiche epatiche
Come combattere l’inflammaging?
Parte delle cause e dei processi coinvolti in questa infiammazione cronica sono ancora poco conosciute in ambito scientifico. Le ricerche svolte nel corso degli ultimi anni hanno individuato alcune sostanze capaci di intervenire sui processi rallentandone gli effetti nel tempo. La scoperta di questi importanti attori ha permesso di elaborare interventi preventivi sul fenomeno dell’inflammaging.
Questo disturbo è caratterizzato da una infiammazione di basso grado e cronica, questo comporta l’utilizzo di farmaci per lungo tempo e la principale caratteristica di queste soluzioni deve essere assolutamente non tossica, sicura, funzionale e appropriata per l’uso prolungato.
Ad oggi, tra i componenti per contenere l’inflammaging sono state individuate in:
Questa soluzione prevede una drastica
riduzione dell’apporto calorico senza eliminare i nutrienti fondamentali e necessari per l’organismo. Il principale merito della restrizione calorica è quella di
ostacolare lo stress ossidativo. Attraverso la rimodulazione della presenza di alcuni biomarker ne è stata provata l’efficienza.
L’aumento e la diminuzione dello
zinco nell’organismo ha un impatto importante su gli
equilibri che regolano la metalloproteasi e gli specifici inibitori della stessa, nonché in numerose funzioni biochimiche che regolano la reazione immunitaria infiammatoria. Un moderato apporto di zinco nella dieta, dunque, riduce gli effetti dell’inflammaging.
Il resveratrolo ha importanti capacità antiossidanti e antinfiammatorie. È chiamato nei processi di regolazione cellulare e riparazione del DNA. Nel corso degli ultimi anni è stato osservato come il resveratrolo sia capace di contrastare l’invecchiamento, in particolare quello del muscolo cardiaco, agendo da
attivatore del gene SIRT1. Questo gene è alla base di studi che coinvolgono l’invecchiamento, l’Alzheimer ed altre patologie degenerative.
Questi composti sono molto diffusi in alcune
piante del genere epimedium e berberis. La loro funzione è quella di
regolare l’equilibrio tra le reazioni proinfiammatorie e antinfiammatorie attive nel processo di invecchiamento.
La
metformina è un
biguanide ampiamente utilizzato per la realizzazione di
farmaci ipoglicemizzanti attivi per la cura del diabete di tipo 2. Nel corso di alcune sperimentazioni condotte negli Stati Uniti ha dimostrato di essere determinante nei processi di infiammazione legati all’invecchiamento.
Le
proprietà antiossidanti dell’Omega 3 erano già note prima degli studi sull’inflammaging. Il suo rapporto con l’
Omega 6 è alla base dell’equilibrio di molti processi fisiologici nonché alla sintetizzazione delle
resolvine, molecole fondamentali per il rallentamento dell’invecchiamento e di alcune patologie degenerative come il Parkinson.
Per quanto riguarda la prevenzione e le soluzioni quotidiane è possibile
intervenire con una sana alimentazione, e con corrette abitudini di vita. Senza ombra di dubbio lo stress, il fumo, la vita sedentaria e la cattiva alimentazione sono fattori che incidono pesantemente sui processi infiammatori alla base di questo disturbo.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio.
Fonti
- Claudio Franceschi, Judith Campisi, Chronic inflammation (inflammaging) and its potential contribution to age-associated diseases. The Journals of Gerontology. Series A, Biological Sciences and Medical Sciences, 69, 2014.
- Shijin Xia et al, An Update in Inflamm-Aging: Mechanisms, Prevention and Treatment, Journal of Immunology Research, Volume 2016 Article ID 8426874, 2016.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.
- William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer
Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO