DEFINIZIONE
I solchi naso-lacrimali, o tear trough, sono dei piccoli solchi che si dispongono in vario modo e a vari livelli intorno alla superficie palpebrale, tra la radice del naso e le ossa lacrimali. Questi solchi, con il passare del tempo, portano inesorabilmente a una perdita di tessuto elastico e di matrice extracellulare di sostegno, portando i tessuti peri-palpebrali a cadere verso il basso e a formare le borse. I solchi naso-lacrimali non costituiscono dunque, nella maggior parte dei casi, un necessario segno anti-estetico, tuttavia molte persone fanno ricorso a un trattamento in quanto possono fare da preludio alla formazione delle borse palpebrali.
COSA SONO
I solchi naso-lacrimali, o tear trough, rappresentano dei piccoli solchi localizzati intorno alle palpebre e lateralmente alle palpebre, anticipando spesso la formazione di borse che si fondono con le zone edematose spesso affioranti dalle porzioni più laterali delle ossa lacrimali.
I solchi naso-lacrimali si possono attenuare, insieme alle borse palpebrali, ricorrendo alla chirurgia plastica e soprattutto all’intervento di blefaroplastica.
SINTOMI E CLASSIFICAZIONE
I soggetti che mostrano i solchi naso-lacrimali e le borse adipose palpebrali come entità anatomiche ben evidenti in genere non accusano sintomi particolari ma possono riferire l’insorgere di lievi problemi alla visione con visione leggermente offuscata o diminuzione dei campi visivi laterali. Talvolta, queste persone presentano dei cerchi scuri al di sotto delle palpebre e una pelle vistosamente flaccida e in esubero.
Le borse palpebrali che possono originarsi in corrispondenza del tear trough possono classificarsi in:
- Borse palpebrali della palpebra superiore
In questo caso i rigonfiamenti si localizzano in prossimità della palpebra superiore, della glabella e della fronte.
- Borse palpebrali della palpebra inferiore pure
I solchi naso-lacrimali della palpebra inferiore puri, o semplici, si manifestano nell’esclusivo contorno della palpebra inferiore, senza portarsi più lateralmente.
- Borse palpebrali della palpebra inferiore miste
I solchi naso-lacrimali della palpebra inferiore possono portare alla fusione di queste borse con le borse malari, evidenti in alcuni casi a livello della porzione più esterna delle ossa zigomatiche (o malari).
CAUSE E DIAGNOSI
Le
cause che conducono al
riempimento dei solchi naso-lacrimali sono il più delle volte da ricercare nell’invecchiamento cutaneo, che porta all’indebolimento strutturale della massa palpebrale, con sfiancamento della trama connettivale di sostegno e ipotonia della parete muscolare.
Le cause che dunque sono chiamate in causa sono:
- Qualità del sonno non ottimale, con micro-risvegli e mancato raggiungimento degli stati profondi del sonno;
- Accumulo di liquidi, evidente soprattutto al risveglio;
- Lassità e sfiancamento delle strutture palpebrali dovute all’età;
- Idiosincrasie;
- Costituzione ereditaria.
La
diagnosi del riempimento dei solchi naso-lacrimali viene eseguita dal medico oftalmologo, dal chirurgo plastico o dal medico di medicina estetica durante l’esame obiettivo della visita pre-operatoria
valutando e tastando l’entità delle zone edematose e dei rigonfiamenti che circondano la superficie o le superfici palpebrali.
TRATTAMENTI
Poiché, in moltissimi casi, la manifestazione del riempimento dei solchi naso-lacrimali avviene per condizioni transienti e di entità assolutamente innocua, è possibile intervenire attraverso dei
rimedi non invasivi e legati alle abitudini della persona oppure intervenire chirurgicamente, mediante la blefaroplastica.
Dunque, i trattamenti sia temporanei che risolutivi che possono essere intrapresi per
correggere i solchi naso-lacrimali e le borse adipose palpebrali sono:
- Assunzione di minore quantità di sale nella dieta quotidiana;
- Riduzione della quantità di liquidi ingeriti prima di dormire, comprendendo sia l’acqua che tisane o tè;
- Astensione dal fumo, dall’alcol e da un’alimentazione sregolata;
- Riduzione o annullamento delle fonti stressogene;
- Raggiungimento di uno stato qualitativo del sonno ottimale;
- Cura degli stati allergici;
- Intervento di blefaroplastica: questo intervento mira a ridefinire forma e volume delle strutture palpebrali, agendo chirurgicamente a livello delle palpebre mediante effettuazione di alcune incisioni. Dopo aver inciso la cute, il chirurgo plastico provvede ad asportare del tessuto adiposo dalle palpebre e a rimodellarne la forma, eventualmente considerando anche un lifting palpebrale, sospendendo le palpebre superiormente, a livello della fronte.
RISCHI E COMPLICAZIONI
Le
complicazioni che possono derivare da un intervento di blefaroplastica volto a correggere la presenza del
riempimento edematoso dei solchi naso-lacrimali o delle borse adipose palpebrali possono consistere in:
- Xeroftalmia e secchezza oculare;
- Edema periorbitale;
- Sanguinamento;
- Difficoltà a chiudere gli occhi;
- Formazione di cicatrici;
- Lesione ai muscoli che compongono la muscolatura estrinseca dell’occhio;
- Perdita temporanea della vista o visione offuscata;
- Reazione avversa alla sostanza anestetizzante.
FONTI:
- Simone Grappolini. Blefaroplastica e tecniche ancillari. Padova: Piccin; 2008.
- Pasquina Fracassi, Maria Silvia Marottoli. Dizionario di dermocosmesi. Milano: Tecniche Nuove; 2006.
- Andrea Bovero. Dall’inestetismo al trattamento cosmetico. Tecniche Nuove, 2011.