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Solchi naso-lacrimali o tear trough


Mar 24/01/2023 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

I solchi naso-lacrimali, o tear trough, sono dei piccoli solchi che si dispongono in vario modo e a vari livelli intorno alla superficie palpebrale, tra la radice del naso e le ossa lacrimali. Questi solchi, con il passare del tempo, portano inesorabilmente a una perdita di tessuto elastico e di matrice extracellulare di sostegno, portando i tessuti peri-palpebrali a cadere verso il basso e a formare le borse. I solchi naso-lacrimali non costituiscono dunque, nella maggior parte dei casi, un necessario segno anti-estetico, tuttavia molte persone fanno ricorso a un trattamento in quanto possono fare da preludio alla formazione delle borse palpebrali.

COSA SONO

I solchi naso-lacrimali, o tear trough, rappresentano dei piccoli solchi localizzati intorno alle palpebre e lateralmente alle palpebre, anticipando spesso la formazione di borse che si fondono con le zone edematose spesso affioranti dalle porzioni più laterali delle ossa lacrimali.

I solchi naso-lacrimali si possono attenuare, insieme alle borse palpebrali, ricorrendo alla chirurgia plastica e soprattutto all’intervento di blefaroplastica.

SINTOMI E CLASSIFICAZIONE

I soggetti che mostrano i solchi naso-lacrimali e le borse adipose palpebrali come entità anatomiche ben evidenti in genere non accusano sintomi particolari ma possono riferire l’insorgere di lievi problemi alla visione con visione leggermente offuscata o diminuzione dei campi visivi laterali. Talvolta, queste persone presentano dei cerchi scuri al di sotto delle palpebre e una pelle vistosamente flaccida e in esubero.

Le borse palpebrali che possono originarsi in corrispondenza del tear trough possono classificarsi in:


  • Borse palpebrali della palpebra superiore


In questo caso i rigonfiamenti si localizzano in prossimità della palpebra superiore, della glabella e della fronte.

  • Borse palpebrali della palpebra inferiore pure


I solchi naso-lacrimali della palpebra inferiore puri, o semplici, si manifestano nell’esclusivo contorno della palpebra inferiore, senza portarsi più lateralmente.

  • Borse palpebrali della palpebra inferiore miste


I solchi naso-lacrimali della palpebra inferiore possono portare alla fusione di queste borse con le borse malari, evidenti in alcuni casi a livello della porzione più esterna delle ossa zigomatiche (o malari).

CAUSE E DIAGNOSI

Le cause che conducono al riempimento dei solchi naso-lacrimali sono il più delle volte da ricercare nell’invecchiamento cutaneo, che porta all’indebolimento strutturale della massa palpebrale, con sfiancamento della trama connettivale di sostegno e ipotonia della parete muscolare.

Le cause che dunque sono chiamate in causa sono:

  • Qualità del sonno non ottimale, con micro-risvegli e mancato raggiungimento degli stati profondi del sonno;

  • Accumulo di liquidi, evidente soprattutto al risveglio;

  • Lassità e sfiancamento delle strutture palpebrali dovute all’età;

  • Idiosincrasie;

  • Costituzione ereditaria.


La diagnosi del riempimento dei solchi naso-lacrimali viene eseguita dal medico oftalmologo, dal chirurgo plastico o dal medico di medicina estetica durante l’esame obiettivo della visita pre-operatoria valutando e tastando l’entità delle zone edematose e dei rigonfiamenti che circondano la superficie o le superfici palpebrali.

TRATTAMENTI

Poiché, in moltissimi casi, la manifestazione del riempimento dei solchi naso-lacrimali avviene per condizioni transienti e di entità assolutamente innocua, è possibile intervenire attraverso dei rimedi non invasivi e legati alle abitudini della persona oppure intervenire chirurgicamente, mediante la blefaroplastica.

Dunque, i trattamenti sia temporanei che risolutivi che possono essere intrapresi per correggere i solchi naso-lacrimali e le borse adipose palpebrali sono:

  • Assunzione di minore quantità di sale nella dieta quotidiana;

  • Riduzione della quantità di liquidi ingeriti prima di dormire, comprendendo sia l’acqua che tisane o tè;

  • Astensione dal fumo, dall’alcol e da un’alimentazione sregolata;

  • Riduzione o annullamento delle fonti stressogene;

  • Raggiungimento di uno stato qualitativo del sonno ottimale;

  • Cura degli stati allergici;

  • Intervento di blefaroplastica: questo intervento mira a ridefinire forma e volume delle strutture palpebrali, agendo chirurgicamente a livello delle palpebre mediante effettuazione di alcune incisioni. Dopo aver inciso la cute, il chirurgo plastico provvede ad asportare del tessuto adiposo dalle palpebre e a rimodellarne la forma, eventualmente considerando anche un lifting palpebrale, sospendendo le palpebre superiormente, a livello della fronte.


RISCHI E COMPLICAZIONI

Le complicazioni che possono derivare da un intervento di blefaroplastica volto a correggere la presenza del riempimento edematoso dei solchi naso-lacrimali o delle borse adipose palpebrali possono consistere in:

  • Xeroftalmia e secchezza oculare;

  • Edema periorbitale;

  • Sanguinamento;

  • Difficoltà a chiudere gli occhi;

  • Formazione di cicatrici;

  • Lesione ai muscoli che compongono la muscolatura estrinseca dell’occhio;

  • Perdita temporanea della vista o visione offuscata;

  • Reazione avversa alla sostanza anestetizzante.


FONTI:

  • Simone Grappolini. Blefaroplastica e tecniche ancillari. Padova: Piccin; 2008.

  • Pasquina Fracassi, Maria Silvia Marottoli. Dizionario di dermocosmesi. Milano: Tecniche Nuove; 2006.

  • Andrea Bovero. Dall’inestetismo al trattamento cosmetico. Tecniche Nuove, 2011.


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