Sab 09/05/2020 | Dott. Daniele Bollero | Medico Certificato Ethigate
Negli ultimi anni la chirurgia plastica ha visto un notevole aumento di pazienti sia per procedure di tipo ricostruttivo che estetiche.
Questa specialità chirurgica ha nel risultato finale un punto fondamentale di valutazione della qualità del lavoro.
Il chirurgo plastico moderno sa benissimo che l’esito del suo intervento chirurgico non è soltanto legato all’atto chirurgico stesso ma anche ai trattamenti successivi.
Un adeguato approccio al gonfiore (edema) post-operatorio e alla cicatrice residua permettono di valorizzare il lavoro del bisturi.
Per un risultato ottimale in chirurgia plastica, infatti, a mio parere, il 70% del lavoro lo fa il chirurgo plastico e il 30% i pazienti attenendosi alle regole del post-operatorio.
Nella mia esperienza professionale sia nel campo della ricostruttiva che dell’estetica credo molto in un approccio a 360°.
Dopo la parte chirurgica, per la gestione dell’edema molto spesso si usano le guaine elastocompressive con lo scopo sia di riposizionare adeguatamente i tessuti che di ridurre il gonfiore post-operatorio.
Le guaine, usatissime dopo interventi come la liposuzione e l’ addominoplastica, devono essere indossate per almeno 30 giorni dopo intervento. Anche gli interventi al seno necessitano di reggiseni speciali, rinforzati e con chiusura sul torace per permettere un adeguato posizionamento dei tessuti e/o delle protesi.
Per questo motivo, vista l’importanza, le guaine devono essere scelte adeguatamente sia come qualità dei materiali che per la validità della compressione.
In una seconda fase dopo l’intervento, inoltre, occorre impostare un’adeguata terapia della cicatrice residua. Già! Perché il chirurgo plastico la cicatrice la fa. Magari la nasconde, magari usa suture più eleganti ma la cicatrice ci sarà. Allora tanto vale curarla per avere meno segno possibile.
Il miglior trattamento della cicatrice è il silicone. E quando si parla di silicone in chirurgia plastica subito si pensa alle protesi mammarie ma il maggiore uso in termini di richieste è quello legato al trattamento delle cicatrice attive, quelle rosse per intenderci.
L’utilizzo del silicone nel postoperatorio diventa fondamentale per ridurre il rosso della cicatrice e prevenire l’evoluzione della cicatrice verso l’ipertrofia o il cheloide.
Normalmente viene utilizzato dopo circa un mese dall’ intervento, proprio nel periodo in cui inizia l’arrossamento della cicatrice, nella fase di massima attività della riparazione tissutale. Il silicone può essere in gel o in cerotto a seconda della zone anatomiche interessate.
La cicatrice può rimanere attiva per mesi e il silicone permette di ridurre il tempo dell’attività cicatriziale e prevenire l’eventuale insorgenza di cicatrici patologiche come le cicatrici ipertrofiche e i cheloidi.
Il risultato estetico o funzionale di un intervento chirurgico estetico sarà visibile fin da subito ma non stabile. Il ruolo delle guaine e del silicone si inserisce nel pacchetto che il chirurgo plastico prepara per poter fornire al paziente il miglior risultato possibile. Ci potrà essere anche spazio per il fisioterapista e per il personal trainer in un’ottica di un miglioramento globale del paziente che valorizzerà il risultato del intervento chirurgico eseguito. A 3-6 mesi potremmo tirare le somme del nostro intervento, far posare il paziente per le foto cliniche di rito per valutare insieme il prima e dopo.
Un chirurgo plastico moderno si circonda di un team affiatato, protocolli di primo piano insieme a materiali di qualità che insieme concorrono al raggiungimento della soddisfazione del paziente.
Chirurgia plastica,Medicina estetica
Medico Certificato Ethigate
Torino (TO)
Rivarolo Canavese (TO)