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Cicatrice ipertrofica, le cause e trattamenti

Cicatrice ipertrofica, le cause e trattamenti


Mer 10/07/2024 | Dott. Tania Basile

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Una cicatrice ipertrofica è una formazione cicatriziale in rilievo che si sviluppa a seguito di un'eccessiva sintesi di collagene durante la fase di riparazione tissutale, restando confinata ai margini della lesione iniziale. Le cause principali comprendono traumi cutanei, ustioni, infezioni e predisposizione genetica. Il trattamento prevede l'applicazione di gel o fogli di silicone, corticosteroidi topici o iniettati, laserterapia e, in casi selezionati, escissione chirurgica per ridurre il volume del tessuto cicatriziale.

Introduzione

Le cicatrici sono un fenomeno naturale che si verifica quando il corpo umano subisce una lesione o un'incisione. Le cicatrici ipertrofiche, nello specifico, rappresentano una risposta anomala del processo di guarigione della pelle, caratterizzata da un'eccessiva deposizione di tessuto fibroso. Ogni essere umano ha sperimentato un processo cicatriziale dovuto ad una lesione, sia essa piccola o grande. A volte le cicatrici possono anche diventare un segno distintivo degli individui e non sempre con un’accezione negativa.

Tuttavia, sebbene non siano pericolose, possono causare significativi disagi estetici e funzionali, influenzando negativamente la qualità della vita dei pazienti. Basti pensare alle cicatrici che si trovano in parti del corpo esposte, come il viso, oppure a cicatrici per interventi chirurgici o parto cesareo, difficili da accettare e legate anche emotivamente a specifici momenti della vita. Non bisogna dimenticare, inoltre, che spesso le cicatrici possono essere localizzate in parti del corpo dove limitano la funzionalità, come mani, piedi, articolazioni, collo e viso.

Cos'è una cicatrice ipertrofica?

Una cicatrice ipertrofica è una cicatrice che si forma a seguito di una lesione cutanea, caratterizzata da un'eccessiva produzione di tessuto cicatriziale. Questo tipo di cicatrice si presenta più spessa, elevata e rossa rispetto alla pelle circostante. Al contrario dei cheloidi, che si estendono oltre i limiti iniziali della lesione, le cicatrici ipertrofiche rimangono confinate all’interno della lesione iniziale. Le principali caratteristiche delle cicatrici ipertrofiche sono:


  • Elevazione: la cicatrice è sollevata rispetto alla superficie della pelle.

  • Colore: tipicamente appare rossa o violacea, soprattutto nelle fasi iniziali.

  • Dimensioni: rimane confinata ai margini della ferita originale, a differenza dei cheloidi che possono estendersi oltre.

  • Sintomi: può causare prurito, dolore o fastidio, specialmente durante il processo di guarigione.


Cause e fattori di rischio

Le cause delle cicatrici ipertrofiche possono essere ricondotte a una iperproliferazione del tessuto cicatriziale. Questa anomalia nella produzione di nuovo tessuto per la riparazione tissutale può essere dovuta a diversi fattori che possono anche concorrere tra essi incidendo sulla formazione della cicatrice ipertrofica. Le principali cause possono essere ricondotte a:

  • Predisposizione genetica: alcune persone hanno una maggiore tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche a causa di fattori genetici.

  • Età: le cicatrici ipertrofiche sono più comuni nei bambini e negli adolescenti, poiché la loro attività cellulare nel processo di formazione di tessuto cicatriziale è maggiormente attiva e può incorrere in una iperproduzione di tessuto.

  • Posizione della lesione: le aree del corpo sottoposte a tensione o movimento, come le articolazioni, sono più inclini a sviluppare cicatrici ipertrofiche.

  • Tipo di ferita: ferite profonde, lacerazioni o ustioni possono aumentare il rischio di cicatrici ipertrofiche.

  • Infezioni: le infezioni durante il processo di guarigione possono portare a una risposta infiammatoria eccessiva e alla formazione di cicatrici ipertrofiche.


Differenza tra cicatrice ipertrofica e cheloide

Sebbene le cicatrici ipertrofiche e i cheloidi possano sembrare simili a prima vista, esistono alcune differenze fondamentali:

  • Estensione: le cicatrici ipertrofiche rimangono confinate all'area della lesione originale, mentre i cheloidi possono estendersi oltre i confini della ferita.

  • Aspetto: le cicatrici ipertrofiche sono generalmente lisce e di colore rossastro o violaceo, mentre i cheloidi possono essere irregolari, ruvidi e di colore più scuro.

  • Durata: le cicatrici ipertrofiche tendono a regredire spontaneamente nel tempo, mentre i cheloidi sono più persistenti e possono continuare a crescere. Inoltre, quest’ultimi sono predisposti alla recidiva, anche dopo la rimozione chirurgica o con altri trattamenti.


Come trattare le cicatrici ipertrofiche

Esistono diversi trattamenti medici che possono essere utilizzati per ridurre l'aspetto e i sintomi delle cicatrici ipertrofiche. Tra le terapie mediche, l'applicazione topica o le iniezioni di steroidi possono aiutare a ridurre l'infiammazione e la proliferazione delle cellule cicatriziali. Un ulteriore trattamento particolarmente efficace è l'esposizione controllata ai raggi ultravioletti che può aiutare a ridurre il colore e l'ispessimento delle cicatrici ipertrofiche.

Altrettanto efficace è l’utilizzo della crioterapia. Questo trattamento è utilizzato per numerose condizioni e nella cura delle cicatrici ipertrofiche ed incide positivamente sulla riduzione delle dimensioni della cicatrice. La crioterapia si basa sull’utilizzo di azoto liquido o altre sostanze refrigeranti per limitare l’iperproliferazione dei tessuti. L’uso di farmaci che limitano il processo di fibrosi o gel al silicone possono essere delle valide alternative o terapie di supporto ad altri trattamenti.

Ad oggi, la medicina offre numerose soluzioni per limitare la proliferazione del tessuto nelle cicatrici ipertrofiche. I principali trattamenti includono:

  • Bendaggi compressivi: l'applicazione di bendaggi compressivi può aiutare a ridurre l'ispessimento delle cicatrici ipertrofiche e a promuovere un appiattimento.

  • Massaggio: il massaggio delicato delle cicatrici ipertrofiche può aiutare a ridurre l'ispessimento e a migliorare la circolazione sanguigna nell'area interessata.

  • Terapia al laser: i trattamenti laser, come il laser CO2 o il laser a colorante pulsato, possono aiutare a migliorare l'aspetto delle cicatrici ipertrofiche riducendo il colore e l'ispessimento.

  • Steroidi: steroidi, come il triamcinolone, possono aiutare a contenere l’iperplasia del collagene migliorare l’aspetto generale della cicatrice.

  • Silicone: l'applicazione di gel, fogli o strisce di silicone sulle cicatrici ipertrofiche può aiutare a idratare e ammorbidire il tessuto cicatriziale.

  • Trucco correttivo: l'utilizzo di correttori e fondotinta appositamente formulati può aiutare a camuffare il colore e l'aspetto delle cicatrici ipertrofiche.

  • Microdermoabrasione: questa tecnica consiste nella rimozione delicata degli strati superficiali della pelle, aiutando a ridurre l'aspetto irregolare delle cicatrici ipertrofiche.

  • Peeling chimici: i peeling chimici leggeri possono aiutare a rimuovere le cellule morte e a migliorare l'aspetto delle cicatrici ipertrofiche.

  • Filler dermici: l'iniezione di filler dermici, come l'acido ialuronico, può aiutare a livellare le cicatrici ipertrofiche e a migliorarne l'aspetto.

  • Crioterapia: la crioterapia sfrutta i benefici del trattamento attraverso il freddo per ridurre le dimensioni delle cicatrici ipertrofiche e limitare l’iperproliferazione tissutale.


La gestione efficace delle cicatrici ipertrofiche richiede spesso un approccio multimodale che combina diverse opzioni di trattamento. È importante consultare un medico o un dermatologo qualificato per determinare il piano di trattamento più adatto alle proprie esigenze individuali. Con la giusta combinazione di trattamenti e una gestione attenta, è possibile ridurre significativamente l'aspetto e i sintomi delle cicatrici ipertrofiche, migliorando così la qualità della vita.

In collaborazione con Pasquale Ambrosio

Fonti:

  • William W. Huang, Christine S. Ahn, Clinical Manual of Dermatology, Springer

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Davide D’amico, Manuale di Chirurgia Generale. Piccin 2018.

  • Rei Ogawa, Total scar managment, Springer, 2020.

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