A cura di Elisa Stefanati
Con l’avanzate degli anni si ha inevitabilmente un invecchiamento del viso che mostra, in maniera più o meno evidentemente, i segni dell’età.
Perché la pelle tende a cambiare aspetto? La struttura dell’
epidermide con il
trascorrere del tempo tende a
perdere la sua tonicità – spiega la
Dottoressa Elena Ricci Barbini, Medico Estetico - e l’effetto conseguente è una
riduzione di luminosità e freschezza, questo anche a causa di fattori concomitanti (fumo, esposizione solare, cambiamenti ormonali), concause destinate a cambiare realmente la struttura di tutto il viso.
Come “rinfrescare” un volto stanco, che appaia triste e scavato?
Con ciò voglio dire che non è solo la pelle a cambiare ma anche tutte le strutture sottostanti, dai muscoli al grasso alle ossa. La regione zigomatica, in particolare, tende con l’
invecchiamento a svuotarsi dal grasso qui contenuto e gli zigomi diventano così meno accentuati: questo contribuisce ad attribuire al viso quell’
aspetto “
stanco”, cadente e scavato ed è per questo che occorre agire trattando con metodi idonei questa area che, con l’obiettivo di “rinfrescare” e ringiovanire questo distretto.
Più in dettaglio, la zona che maggiormente risente dell’invecchiamento è proprio la
regione zigomatica, dove oltre ad una
retrazione del piano osseo, vi è una vera e propria ptosi, ossia
caduta del grasso presente e un
cedimento dei comparti che delineano lo zigomo. In più i muscoli tendono ad atrofizzarsi e ad accentuare così le
rughe di espressione. Ne deriva come effetto, l’aspetto di un viso stanco, appiattito e incavato.
Lo studio dei vari comparti adiposi e della dinamica del volto ha permesso al medico estetico di elaborare strategie iniettive atte a ripristinare i volumi persi proiettando così il volto verso l’alto vincendo in parte la forza di gravità.
Come si procede nel approccio di questa area e perché l’acido ialuronico è così indicato?
Per l’
area zigomatica il trattamento elettivo consigliato consiste nell’utilizzo di
filler a base di acido ialuronico a densità diverse.
Lo studio personalizzato del volto è oggetto di considerazione preliminare fondamentale, poiché ogni persona invecchia in modo differente. Si tracciano delle linee per individuare i principali punti dove iniettare per creare sostegno e si invita il paziente a sorridere e parlare per valutarne in maniera più efficace possibile la mimica al fine di individuare il miglior trattamento finalizzato a non stravolgere naturalezza ed armonia.
Nel trattamento di questa area è importante considerare anche le occhiaie. Ciò che è fondamentale in quest’area è
creare un sostegno profondo (in gergo tecnico "sovra-periosteo") iniettando un filler denso nei piani subito sopra all’osso zigomatico, con impianto verticale simil-colonnare. Questo permette un’immediata e visibile proiezione della zona.
Per armonizzare e arrotondare lo zigomo si procede con un filler meno cross linkato, con l’utilizzo di una cannula, che permette di intervenire su tutta la zona e di sostenere in parte anche l’area periorbitaria inferiore, attenuando così anche l’occhiaia se presente.
Ne risulta un lavoro bello e armonioso ed è l’intero volto del paziente a beneficiarne, in maniera completamente naturale.
Il ruolo del professionista nell’approccio al paziente: valutazioni personalizzate
La naturalezza che ne consegue è una caratteristica estremamente performante della medicina estetica, rispetto ad un intervento chirurgico.
Questa branca della medicina ha la presunzione di
“non trasformare” o stravolgere il volto ma di
ingentilirlo,
toglierne la stanchezza e illuminarlo. Spesso mi capita di dover spiegare ai miei pazienti proprio questo aspetto.
La paura della trasformazione non è giustificata se parliamo di filler e tutto ciò che viene utilizzato in questo campo, dove si usano prodotti bio compatibili, completamente riassorbibili, anallergici e dinamici. Per dinamico intendo la
bio-integrazione del filler di acido ialuronico con i tessuti e la sua dinamicità che si adatta ai movimenti e alla mimica del volto.
L’accortezza del paziente quindi deve essere rivolta nello scegliere un medico estetico esperto (iniettare un filler non è una banalità come spesso si sente dire). È fondamentale scegliere un medico che conosca alla perfezione l’anatomia e che sappia spiegare e rassicurare il paziente che vuole mantenere il suo viso, la sua espressione, il suo sorriso senza stravolgerlo, e tenendo conto dell’unicità e della distintività di ogni persona.
Ecco, questo è il fine della medicina estetica, oltre a quello di riaccendere il sorriso sul volto dei propri pazienti togliendone effetto stanchezza e “tristezza”.
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