Accesso
Dottori
La chirurgia plastica estetica nella cura e riabilitazione del paziente obeso e ex-obeso

La chirurgia plastica estetica nella cura e riabilitazione del paziente obeso e ex-obeso


Mar 23/04/2019 | Dott. Claudio Bernardi

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Il   cambiamento delle abitudini di vita ha determinato la prevalenza di  alcune patologie su altre e tra esse possiamo includere quelle  da iperalimentazione, come l’obesità.

Il paziente obeso


Per la misurazione dell’obesità viene comunemente utilizzato l’ Indice di Massa Corporea (IMC), detto anche Body mass Index (BMI). Essa può essere classificata come:

- lieve o di 1° grado (IMC= 30-34.9; eccedenza ponderale del 20-40%)

- media o di 2° grado (IMC=35-39.9; eccedenza ponderale del 41-100%)

- grave o di 3° grado o patologica (IMC= >40; eccedenza ponderale oltre il 100%).

L’obesità, specie se di grado 2 o 3  non può in nessun caso esprimere una condizione di benessere fisico, ma, al contrario, deve essere considerata una malattia che a sua volta predispone a patologie ancora più gravi.

Oggi il  trattamento dell'obeso è multidisciplinare, in  quanto più specialisti concorrono a migliorane lo stato di salute. Le terapia dietetiche, farmacologiche, endocrinologiche o quelle più invasive endoscopiche o  di chirurgia bariatrica, hanno tutti un'unica finalità: provocare un calo ponderale. Questo risultato, però, non sempre è raggiunto dai pazienti obesi, mentre per tutti coloro che hanno ottenuto un dimagrimento significativo,  rimane la grande delusione della residua flaccidità cutanea  e tessutale. Lo stress emotivo che ne deriva può essere una forte causa di recidiva, portando il paziente ex-obeso   a  gratificarsi nuovamente con l’assunzione esagerata di cibo.

Per tutti i pazienti obesi, obesi recidivi e ex-obesi, sono indicati i trattamenti di chirurgia plastica.

ADDOMINOPLASTICA - L’addominoplastica consiste nella rimozione chirurgica di una quantità di tessuto  (generalmente una losanga  sotto-ombelicale).

Voluminosi accumuli adiposi addominali come l’addome pendulo sono la causa di importanti disturbi funzionali,  come nel caso di  scorretta postura  che porta a patologie a carico del tratto lombare della  colonna vertebrale. In alcuni casi l’accumulo adiposo addominale è così tanto rappresentato da impedire al paziente obeso di  svolgere    alcune normali funzioni della vita quotidiana, (piegarsi, raccogliere qualcosa a terra,  allacciasi le scarpe, ecc. ). E’ dunque piuttosto evidente che l’asportazione chirurgica di questo eccesso di tessuto riporta il soggetto obeso ad una condizione di normalità, con  una sua ripresa  repentina dell’attività sociale. Infine, l’ addominoplastica oltre all’ eliminazione della  flaccidità, globosità ed  eccesso  cutaneo-adiposo dell'addome,   ha anche una forte valenza funzionale grazie al rinforzamento e tonificazione della muscolatura della  parete addominale, ristabilendo un corretto assetto posturale.


DERMOLIPECTOMIE ARTI -
Accumuli adiposi alla radice degli arti possono  essere eliminati  con l'intervento di dermolipectomia. Nel  caso  delle cosce,  esso ha la funzione non solo  di far "dimagrire ",  quanto quella di permettere al soggetto di camminare correttamente e di prevenire importanti patologie ortopediche derivanti proprio da una scorretta deambulazione.


IPERTROFIE MAMMARIE/GIGANTOMASTIE -
Le gigantomastie sono le gravi ipertrofie mammarie riscontrabili assai spesso nelle pazienti obese. Il volume  ed il relativo peso, che frequentemente supera il chilogrammo,  creano un’alterazione significativa del torace e dell’assetto posturale, con ripercussioni negative sulla colonna vertebrale e la comparsa ed l’aggravamento di patologie a carico di quest’ultima come cifosi, lordosi e scoliosi.

La mastoplastica riduttiva è indicata in questi casi proprio per ristabilire i parametri di "normalità" per quanto concerne  volume,  forma e simmetria.


OBESITA’ DISTRETTUALI –
Sono le forme minori di accumuli adiposi. Nella  donna i  più caratteristici  sono nelle regioni trocanteriche, nelle cosce e nei fianchi, mentre nell'uomo sono  più comuni nell'addome e nella regione mammaria. Essi hanno sicuramente un minor impatto funzionale sul corpo ma  in molti soggetti, rappresentano un serio motivo di disagio psicologico e questo, a volte, è tale da limitare le attività sociali e la normale vita di relazione. La risoluzione di questi problemi si ottiene mediante la liposuzione e liposcultura delle aree interessate,  con  il recupero rapido dell’armonia corporea  ed un miglioramento sostanziale del proprio equilibrio psico-fisico.

 

Il paziente ex-obeso.


Nella terapia del paziente obeso si sta diffondendo sempre di più la chirurgia bariatrica, con interventi mirati a ridurre l’assunzione e/o l’assorbimento degli alimenti, che portano ad un  considerevole calo ponderale. Assai spesso, però, il  risultato clinico è quello di un marcato eccesso cutaneo diffuso su tutto il corpo e ciò è motivo di grande insoddisfazione del paziente.  La Chirurgia Plastica  può fare molto a questi pazienti, attraverso interventi mirati a ridurre le grosse flaccidità (addominoplastica, torso plastica, body contouring, lifting degli arti superiori e inferiori, mastoplastica), con il fine ultimo di riportare il soggetto ex-obeso ad una condizione di benessere psico-fisico rapidamente e definitivamente. Essa quindi deve essere considerata come atto terapeutico conclusivo in questi particolari pazienti.

 

 

Articoli pubblicati e relazioni  sull’argomento:

 

  1.  “La chirurgia plastica dell'obesità" ,   Concilium Sanitatis rev., vol.2 Giugno 1986.

  2. ”Obesità  rizomelica degli arti inferiori: schema  di trattamento chirurgico“. Atti del 38° Congresso Nazionale della  S.I.C.P.R.E. Messina,  20/23  Sett. 1989.

  3.  “La Chirurgia Plastica nel trattamento del paziente obeso“. Salute Europa, Gen. 1993.

  4. “La chirurgia plastica nel trattamento degli esiti di by-pass intestinale per obesità: presentazione di un caso clinico”, Il Giornale di Chirurgia anno XVII N° 1112  1996.

  5.  “Indicazioni e limiti della lipoaspirazione ambulatoriale“. Atti Congresso Nazionale di Medicina Estetica. Roma, 1820 Marzo 1994.

  6. “Lipoaspirazione: cause di errori“. Atti Congresso Nazionale di Medicina  Estetica. Roma, Marzo 1994.

  7.  “L’apporto della chirurgia plastica al trattamento del paziente obeso: nostre esperienze”. Atti  Congresso nazionale di Medicina Estetica, Roma 1995.

  8. Addominoplastica e mastoplastica nel rimodellamento morfofunzionale del tronco. Atti del  XXIII   Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica; La Medicina Estetica, Ed. Salus, 26;p 81-2, 2002.

  9.  “Abdominoplasty: Technical details  to achieve  a Natural Look” .ISAPS Postgraduate 1-Day Symposium (faculty). Abstract book of VI Congress of BAPRAS Balkan Association of Plastic, Reconstructive and Reconstructive Surgery, Ohrid, Macedonia, June 4-7, 2009.

  10. “Chirurgia Plastica ed Obesità: attualità nel rimodellamento del profilo corporeo” UOC di Chirurgia Plastica Azienda Osped. S. Camillo-Forlanini. Docente. Roma, 7 dicembre 2012.

  11. “Body Contouring della regione glutea”. Congresso Nazionale SIES , Bologna, 01/03/2014.

  12. ) ” The aesthetic value of the navel in  abdominoplasty:  4 technical details for a natural look”. 24th Congress ISAPS,  Miami, Florida (Usa) 31 ott- 4 Nov 2018.

  13. IV Corso AICPE Scultura corporea: State of art. relazione su: “Gluteopessi con auto protesi adiposa”. Presidio Ospedaliero Villa Letizia- L’Aquila 17 Novembre 2018.

  14. “Autologous augmentation gluteoplasty » 2ndZiyalan International Medicine of Anti-aging and Aesthetics Congress(IMAAC)Schenzhen (Cina) 7-8 Dic 2018

  15. “Gluteoplastica con lembi  ad isola” VII Congresso Nazionale AICPE Firenze 23-25 marzo 2019.

Vuoi avere maggiori informazioni?
CONTATTA IL MEDICO

Bernardi Claudio

Autore

Chirurgia plastica, Medicina estetica

Roma (RM)

Roma (RM)


Articoli correlati

Iscriviti alla newsletter TuaMe
Scarica la nuova app TuaMe

Accesso contenuti completi

x