La chirurgia bariatrica è il complesso di interventi chirurgici finalizzati al trattamento dei soggetti affetti da obesità che non è possibile trattare attraverso terapia medica o dietetica. Gli interventi si occupano, inoltre, della prevenzione e della cura delle patologie connesse alla condizione di obesità. Le principali tecniche chirurgiche utilizzate sono classificate come procedure che favoriscono il malassorbimento, procedure restrittive e procedure miste. L’azione principale è indirizzata nel creare un effetto “intestino corto” oppure un’azione che simuli la sazietà a livello dello stomaco.
Introduzione
La chirurgia bariatrica è una tecnica sviluppata nel corso degli anni ’50 come soluzione per i pazienti con obesità di 2° e 3° grado. In questi soggetti si osservava una scarsa risposta alle terapie mediche e alle diete tanto da suggerire interventi drastici. I primi interventi di chirurgia bariatrica erano basati sulla cosiddetta “sindrome dell’intestino corto”. Questi interventi prevedevano il bypass di un tratto intestinale per ridurne la lunghezza totale e, dunque, l’assorbimento. Sfortunatamente, questo tipo di intervento, soprattutto negli anni ’60 e ’70 comportavano una serie di complicazioni che potevano condurre alla morte.
Il miglioramento delle tecniche di chirurgia bariatrica ha ridotto sensibilmente le complicazioni legate agli interventi migliorando la qualità della vita di pazienti obesi e con comorbidità. La percentuale di interventi con complicazioni è del 4% ad oggi, una percentuale decisamente limitata rispetto agli esordi della disciplina. La chirurgia bariatrica non deve, certamente, essere considerata una scorciatoia per perdere peso in quanto è destinata a quelle persone che non ottengono risultati mediante i percorsi terapeutici tradizionali. Vi è da considerare che solo il 10% delle persone affette da obesità ottiene risultati soddisfacenti e, soprattutto, duraturi nel tempo.
Che cos’è la chirurgia bariatrica
La chirurgia bariatrica è un insieme di tecniche chirurgiche chiamate ad intervenire su condizioni di obesità di 2° e 3° grado e la presenza di altre patologie, come
diabete mellito,
ipercolesterolemia,
ipertrigliceridemia, ecc. Le tecniche chirurgiche sono classificate nell’ordine della finalità e delle modalità operative in malassorbitive, restrittive e miste. Gli interventi sono orientati a limitare la capienza dello stomaco, sia riducendone la capienza simulando l’effetto sazietà, oppure a limitare il tratto intestinale interessato nella digestione e, dunque, interessato all’assorbimento dei nutrienti. Quest’ultimo principio è definito, anche, sindrome dell’intestino corto.
Classificazione degli interventi di chirurgia bariatrica
Gli interventi di chirurgia bariatrica sono suddivisi in base in tre categorie:
- Interventi malassorbitivi o da “sindrome da intestino corto”
- Diversione bilio-pancreatica
- Bypass digiuno ileale
- Interventi restrittivi
- Gastroplastica verticale
- Con metodo Mason
- Con metodo MacLean
- Bendaggio gastrico
- Sleeve gastrectomy o resezione gastrica verticale
- Interventi misti
- Anello gastrico e bypass
- Bypass gastrico con ansa alla Roux
- Interventi restrittivi non chirurgici
Chi può fare un intervento di chirurgia bariatrica
Gli interventi di chirurgia bariatrica si rivolgono ai soggetti che sono refrattari alle terapie mediche ed alle diete alimentari ma che hanno un
indice di massa corporeo superiore a 40 o condizione di comorbidità ed un
IMC di almeno 35 kg/m2. Prima di arrivare alla chirurgia bariatrica è previsto un lungo percorso psicologico che includa una sensibilizzazione del paziente alle difficoltà dell’intervento. Il pre e post-operatorio rappresentano fasi cruciali e difficili per la riuscita dell’intervento che richiedono un forte impegno ed una grande determinazione del paziente.
La chirurgia bariatrica può essere eseguita in pazienti con:
- Fallimento delle terapie mediche e dietetiche
- Indice di massa corporea di 40 kg/m²
- Indice di massa corporea di almeno 35 kg/m² e altra patologia (diabete di tipo 2, iperlipidemia, ipercolesterolemia, apnee notturne, problemi delle articolazioni e nella deambulazione, patologie cardiovascolari).
- Maggiore età
- Astinenza da alcool, fumo e droghe nelle 6 settimane precedenti all’intervento
- Assenza di altri impedimenti fisici e patologici.
Quanto dura un intervento di chirurgia bariatrica
La chirurgia bariatrica, essendo un insieme di tecniche molto diverse tra loro, non ha un tempo di esecuzione standard. Ogni tipologia di intervento ha una diversa durata e coefficiente di difficoltà. In genere, si va da circa un’ora per gli interventi più semplici fino a oltre 3 ore per gli interventi di
bypass gastrico e
diversione bilio-pancreatica. La durata degli interventi è, inoltre, dipendente della natura della tecnica ovvero si sé in presenza di tecnica tradizionale o
laparoscopia. Quest’ultima consente tempi di recupero molto più rapidi e complicanze legate all’intervento ridotte.
Rischi e complicazioni della chirurgia bariatrica
In passato la chirurgia bariatrica presentava percentuali importanti di rischi per la salute del paziente. Oggi le complicazioni sono riscontrabili in circa il 4% dei soggetti ma la mortalità riguarda solo lo 0,2% dei pazienti. I rischi maggiori sono quelli di emorragie nelle prime ore dopo l’intervento, tuttavia quest’ultime non sono fatali. L’1% dei soggetti che hanno subito un intervento di chirurgia bariatrica possono andare incontro a problemi di natura infettiva con potenziali effetti letali pari a zero.
La quantità di effetti collaterali si concentrano nelle ore prossime all’intervento per cui il ricovero in ospedale nelle prime 24 ore riduce drasticamente i rischi per il paziente. È importante specificare che la chirurgia bariatrica non deve essere presa in considerazione come trattamento di tipo estetico per perdere peso e che sia necessario rivolgersi sempre ad un medico specializzato per far valutare la propria condizione fisica e stabilire, eventualmente, un intervento di chirurgia bariatrica apposito.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
Fonti:
- Teresa Rea et al, Storia e analisi fisiopatologica delle diverse tecniche di chirurgia bariatrica, Annali Italiani di Chirurgia, vol.76, pp. 425-432, 2005.
- Lucia Frittitta, Federica Vinciguerra, Gestione del soggetto sottoposto a chirurgia bariatrica, l’Endocrinologo, 19, pp. 34-35, 2018.
- Silvia Savastano et al, Effetti metabolici della chirurgia bariatrica, l’Endocrinologo, Vol.18, pp. 214-218, 2017.
- Davide D’amico, Manuale di Chirurgia Generale. Piccin 2018.
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