<<Televisione, carta stampata, web. Si parla tanto, forse anche troppo, di chirurgia estetica. Non sarebbe forse meglio, a volte, parlare di chirurgia etica?>>
Introduce così l’argomento il Dott. Diego Gigliotti, professionista di lunga esperienza in chirurgia estetica.
<<Osannata da molti, denigrata da altri, la chirurgia estetica è senza dubbio un argomento di interesse comune>> prosegue il Dott. Gigliotti <<C’è chi la esalta facendola apparire come la soluzione a ogni problema e chi invece la demonizza etichettandola come una specialità medica frivola per gente incolta, sprovveduta e superficiale>>.
Quale delle due è la considerazione più veritiera della chirurgia estetica?
<<Personalmente credo molto nella locuzione latina “in medio stat virtus” che indica che il giusto sta sempre nel mezzo>> risponde il Dott. Gigliotti che prosegue: <<Ritengo che la chirurgia estetica non sia da mettere al bando ma neppure da osannare come molto spesso accade. È l’equilibrio di chi la pratica con serietà e passione a renderla una branca chirurgica di tutto rispetto>>.
Ma allora quando la chirurgia estetica non è più chirurgia etica? O meglio: quando un chirurgo estetico va oltre i limiti imposti dall’etica professionale?
<<Purtroppo in questi ultimi anni abbiamo assistito a una spettacolarizzazione della chirurgia estetica: format televisivi dedicati all’argomento, talk show dove la presenza di un chirurgo estetico è imprescindibile se si vuole fare audience, chirurghi estetici trasformati in opinionisti. È proprio in questa spettacolarizzazione che talvolta l’etica viene meno>> spiega il Dott. Gigliotti.
In che cosa possiamo si manifesta l’allontanamento da una chirurgia estetica etica?
<<È avvilente, ad esempio, sentire professionisti del settore che parlando di glutei definiscono questa parte del corpo “chiappe” o usano il termine “tette” per definire le mammelle. È altresì inaccettabile che alcuni di questi colleghi vadano in televisione promettendo miracoli chirurgici che nella realtà è impossibile realizzare!>> dice il Dott. Gigliotti <<E che dire di coloro i quali si fanno paladini di una chirurgia dell’effimero che si basa su correzioni chirurgiche fantasiose e in alcuni casi addirittura pericolose per la salute di chi vi si sottopone?>>
Cosa è importante chiarire nell’approccio alla chirurgia estetica?
<<La chirurgia estetica è una chirurgia seria e come tutte le chirurgie è gravata da complicanze più o meno gravi. Il chirurgo che ha un’etica professionale da rispettare dovrebbe far capire che l’intervento chirurgico non è un gioco e modificare l’aspetto del proprio corpo o del proprio viso non è la stessa cosa che cambiare un taglio o una piega dei capelli!>>
Che cosa spinge, a suo parere, alcuni dei suoi colleghi a discostarsi dall’etica professionale?
<<Purtroppo la chirurgia estetica viene considerata il grande business del momento e troppi colleghi, anche senza alcuna esperienza nel campo, vi si buttano a capofitto pensando che fare una “punturina” sia un gioco da ragazzi.>> dice il Dott. Gigliotti.
Quali sono i rischi per i pazienti che si affidano a medici inesperti?
<<Le conseguenze di un trattamento estetico preso alla leggera possono essere molte: insoddisfazione della paziente per risultati non sempre buoni, danni estetici più o meno gravi, invalidazione della tecnica per indicazione non corretta o per indicazione al trattamento errata. Tutto questo non è etico>> conclude il Dott. Gigliotti.
Volendo chiudere con una esortazione a tutti i colleghi, cosa direbbe?
<<Ricominciamo a fare i medici, ricordandoci che il giuramento di Ippocrate su cui si basa la nostra nobile professione è qualcosa di molto serio. Il business lasciamolo fare a professionisti di altri settori.>>
Chirurgia estetica,Medicina estetica
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