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Filler labbra: armonia e naturalezza

Filler labbra: armonia e naturalezza


Mer 01/07/2015 | Dott. Alice Magri

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Quotidianamente il nostro volto è esposto a giudizi e sguardi indiretti.
Vari sono gli elementi che catturano l’attenzione dell’osservatore e tra questi le labbra giocano un ruolo fondamentale, tanto che sempre più spesso riceviamo la richiesta di migliorarne l’estetica.


Dal punto di vista clinico è necessario rilevare forma e proporzioni, nonché rapporti con i tessuti molli periorali, il tessuto osseo e i denti che ne costituiscono il supporto e vengono esposti durante il sorriso.


Morfologicamente, in fase statica, il labbro inferiore sarà più carnoso  voluminoso del superiore che dovrà invece apparire definito e con leggera estroflessione dell’arco di cupido e delle creste filtrali, oltre a mantenere una corretta lunghezza nella porzione cutanea senza superare i 20 mm.
In fase dinamica poi, un bel sorriso è costituito dall’ esposizione di tutta la corona dei settori superiori (nella donna sono concessi 1-2 mm di colletto gengivale) mentre gli inferiori in minima parte o per nulla.
Questi criteri di valutazione sono necessari per la corretta analisi del paziente, del suo stato attuale, delle sue aspettative e della possibilità di soddisfarle.


È ormai risaputo che col tempo le labbra subiscono una riduzione del volume: l’aumento di quest’ultimo è spesso richiesto da pazienti giovani
così come turgore e definizione appaiono essere desiderio più in la con gli anni.

Per ottenere risultati naturali ed armonici abbiamo a disposizione filler riassorbibili che possiedono grande capacità di integrazione e rispetto dei tessuti in cui vengono innestati e con ottime caratteristiche sia durante la mimica dei movimenti quotidiani che a riposo.

Questi prodotti hanno una durata temporanea e a volte possono essere sostituiti, laddove ci sia la volontà di mantenere un effetto in modo duraturo, con l’utilizzo di tessuto adiposo della paziente: prelevato, adeguatamente processato e iniettato; il risultato è indubbiamente estremamente naturale e col vantaggio di usare un tessuto autologo.

Le tecniche d’infiltrazione non sono invasive, son ben tollerate ed è possibile usare aghi molto sottili o microcannule.

Nella zona periorale possono essere usati oltre al filler di acido ialuronico, biostimolazioni, laser e peeling al fine di migliorare tono, rugosità fini e texture.


Esistono poi interventi chirurgici che si possono eseguire ambulatorialmente per ridurre un labbro eccessivamente  lungo (lip-lift) o per rimuovere, anche se in modo parziale, precedenti materiali permanenti utilizzati per aumentare il volume delle labbra e che col tempo hanno creato distorsioni della normale eumorfia.

In ogni caso, il risultato deve aspirare ad un concetto di naturalezza di forma ed espressione, nel rispetto dell’area trattata.




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