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Filler labbra: vanità o necessità?

Filler labbra: vanità o necessità?


Lun 22/07/2024 | Dott. Massimo Vitale

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Era necessario rifarsi le labbra? - Stava meglio prima – Carina, peccato per le labbra rifatte! - Io non avrei ritoccato nulla”. Sono solo alcuni dei commenti che si leggono sui social o si sentono pronunciare a proposito del filler labbra, a prescindere dal risultato. Il punto non è tanto discutere sul “mi piace/non mi piace”, ma questionare sul perché si ricorre al medico estetico, quando secondo un collettivo occhio esterno non ce ne sarebbe stato bisogno.

Se poi il “ritocchino” riguarda una ragazza giovanissima o minorenne, il discorso assume toni ancora più accorati. Oltre ad essere il trattamento il più richiesto, il filler labbra detiene il primato delle critiche da parte degli altri. Gli altri, quegli stessi per i quali, in preda all’insicurezza, spesso si decide di ricorrere all’aiuto del medico estetico. 

Ne parliamo con il dottor Massimo Vitale, vincitore di diversi premi di medicina estetica in ambito internazionale, che al congresso SIME 2024, ha presentato una relazione di grande attualità dal titolo: Labbra, impatto social nei pazienti con labbra difficili: vanità o necessità? Considerazioni etiche, psicologiche e medico-legali.

Ritoccarsi le labbra: vanità o necessità?


A volte è una necessità, di natura psicologica, altre una vanità che però non andrebbe demonizzata. Oggi sembra che entrambe le motivazioni siano ascrivibili al giudizio degli altri. Ma spesso ci si dimentica che è “per colpa degli altri” che a volte si chiede un aiuto. Che poi ci sia un’insicurezza di fondo, è un altro discorso che va affrontato in separata sede.

Che tipo di aiuto chiede la paziente con labbra difficili?


Di renderle più belle, certo, ma la vera domanda - sottintesa al trattamento estetico - è quella di aiutarla ad accettarsi, cosa non facile e che spesso si dà per scontata. 

Accettazione e inclusione: il filler labbra dove si colloca?


I concetti di inclusività e piacersi per come si è, rappresentano il paradosso dei social, che poi riflette quello dei tempi contemporanei. Da un lato si dice di voler includere tutti i canoni di bellezza possibili e inimmaginabili, dall’altro lato si spinge ad accettarsi nonostante un difetto. Senza mettersi nei panni di chi quel difetto lo vive come un complesso insormontabile. È facile dire dall’esterno: devi accettarti per come sei, magari pronunciata dall’alto di chi ha un bel nasino e una bocca a cuore.

Il processo di accettazione non è immediato come schioccare le dita ripetendosi 100 volte “vado bene così come sono”. Inoltre, è un percorso in cui la medicina estetica può avere un ruolo rilevante.

Come si può inserire la medicina estetica nell’accettazione o nella correzione delle labbra difficili?


Intervenendo quel tanto che basta a modificare la forma delle labbra in maniera “gentile”. A volte bastano minimi ritocchi a rendere le labbra più armoniche nel contesto di un viso. Nella pratica, occorrono piccole quantità di acido ialuronico dalla qualità ineccepibile, cioè che si integri perfettamente nel tessuto senza creare antiestetici cordoni. Spesso il problema percepito dalla paziente non è tanto il poco volume delle labbra, quanto la forma. A volte, le labbra scarsamente rappresentate fanno sembrare il naso più grande o il viso insignificante, ma sono solo esempi che mi riferiscono le pazienti stesse.

Si può fare un filler labbra su una minorenne?


Sì, è possibile: la legge italiana non vieta il filler labbra sui minori, così come qualsiasi trattamento di medicina estetica, a differenza di quanto avviene nel Regno Unito. È però obbligatorio il consenso firmato dei genitori. In molti casi chiediamo anche una valutazione psicologica da parte di un professionista. 

Non è detto però che una ragazza under 18 torni a ripetere il filler labbra: spesso basta una sola seduta per dire a sé stessa che non si aveva poi un aspetto così insignificante. E questo è un grande progresso della medicina estetica: aiutare ad accettarsi anche se si decide di sospendere il filler labbra.

IMPORTANTE: Il filler labbra è un trattamento reversibile al 100%.

Secondo lei deve cambiare la mentalità, quindi?


Deve anche cambiare la narrazione della medicina estetica. Non è corretto dire “gonfiare le labbra”, ma lo è dire “correggere le labbra”. Non sempre è una questione di labbra sottili, ripeto, ma di asimmetria o di scarsa definizione. E poi in medicina non si può non ascoltare il desiderio del paziente: da questa premessa si instaura l’imprescindibile rapporto medico-paziente che ha lo scopo di trovare insieme la soluzione al problema.

Al di là del setting medico, è importante far comprendere agli altri che dietro la richiesta del filler labbra c’è spesso un disagio, che va compreso e mai giudicato. I social lo hanno solo amplificato. Con ritocchi che non stravolgono il viso si può senz’altro trovare un po’ di armonia. Fuori e dentro di sé.

 
In collaborazione con Alessandra Montelli.

 

ATTENZIONE

Gli aspetti psicologici e le riflessioni etiche sul filler labbra, contenuti in questo articolo, non devono essere considerati un invito per i minorenni a ricorrere agli interventi di medicina estetica con leggerezza. Occorre sempre una valutazione psicologica e il consenso firmato da parte dei genitori. Si tratta pur sempre di trattamenti medici che, per quanto siano reversibili, richiedono grande cautela.

 

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