Labbra sottili, grandi, asimmetriche, poco definite: ogni forma di bocca ha bisogno del suo filler specifico per ottenere un risultato più bello e naturale.
La nuova medicina estetica punta alla personalizzazione, sia dei risultati che delle tecniche. Ogni persona ha il suo trattamento, che deve rispettare il più possibile i personalissimi lineamenti di ognuno. Una visione che calza a pennello con il filler sulle labbra, dato che la bocca è uno dei tratti che più connota l’espressività di un viso. Con la bocca sorridiamo, manifestiamo sdegno, disappunto, sorpresa e tutte le emozioni che possono venirci in mente. Se dopo il ritocchino, la bocca diventasse omologata a tutte le altre, perderemmo la nostra unicità nel modo di esprimerci. Saremmo meno autentici, e forse perderemmo anche di personalità.
A volte è il caso di “sacrificare” un po’ di volume qualora le labbra, per essere più belle, avessero bisogno solo di un po’ di definizione. È il caso, per esempio, delle labbra mediamente sottili che, a causa di un contorno inesistente, diventano difficili da truccare con il rossetto. Ebbene, se si interviene con piccole gocce di acido ialuronico lungo i bordi, la bocca assume subito il giusto turgore che ravviva tutto il viso, senza però stravolgerne la fisionomia. In altri casi, invece, bisogna ridare volume a una mucosa che con gli anni si è assottigliata, e che in passato è stata più carnosa. Insomma, ogni bocca richiede la sua tecnica di filler labbra con lo scopo di ottenere il miglior risultato possibile.
In gergo tecnico si chiama assessment, dall’inglese valutazione, e indica il momento in cui il medico osserva bene la paziente che desidera un trattamento estetico. Oltre ad analizzare i tratti somatici, si guarda anche come la paziente parla e si muove: a volte possono esserci delle mimiche che coinvolgono in modo spiccato i muscoli attorno alla bocca. In altri casi, le asimmetrie si evidenziano solo col sorriso. Tutti questi fattori permettono di decidere come e dove intervenire con le iniezioni di acido ialuronico, cioè i punti precisi in cui iniettare il filler per i risultati migliori.
In medicina estetica ci sono varie tecniche per aumentare il volume delle labbra, anche se la più “trendy” al momento è quella delle Russian Lips. Si chiama così perché tende a ottenere le labbra delle matrioske, le tradizionali bamboline russe di legno dalla bocca carnosa a forma di cuore, con l’arco di Cupido leggermente pronunciato, ma non troppo. È una tecnica molto richiesta, perché se ne parla molto, ma non sempre va bene per tutte, in quanto richiede labbra che abbiano già un minimo di definizione su cui poi disegnare la forma a cuore, ma ogni caso è a sé e va valutato sul momento.
Su labbra molto sottili, cioè con poca mucosa labiale, è importante iniettare acido ialuronico molto morbido in quantità ridotte. Per dare una forma più generosa al labbro superiore, si cerca d far ruotare appena appena il labbro inferiore e superiore verso l’esterno. Questa è una caratteristica tipica delle famose Russian Lips. Per risultati naturali, si procede per gradi: è importante infatti fermarsi nell’esecuzione del filler non appena la bocca ha raggiunto una bella forma, anche se le labbra sono ancora relativamente sottili. Non occorre esagerare con molto prodotto, altrimenti c’è il rischio di incorrere nell’effetto “a papera”. Dopo 4 mesi, si osserva la paziente per valutare se è necessario intervenire ulteriormente, ma sempre con mano leggera.
Con il passare del tempo, le labbra naturalmente grandi possono svuotarsi e perdere turgore. Occorre, quindi, riempirle con un acido ialuronico denso dall’azione volumizzante. Il filler, inoltre, regala idratazione e confort a una mucosa che può accusare la tipica secchezza che si manifesta con l’età, quando la mucosa tende a perdere acqua a causa dell’evaporazione trans-epidermica.
La tecnica filler varia in base al tipo di asimmetria. Se il labbro superiore è molto pronunciato a dispetto di quello inferiore, si deve solo riempire quest’ultimo. Se invece è il labbro superiore a essere sottile o poco definito, si può intervenire con la Paris Lips, una tecnica che prevede tante piccole iniezioni di acido ialuronico, l’una a fianco dell’altra, ideali per ottenere turgore e definizione.
A volte l’arco di Cupido manca del tutto o è poco segnato: in questo caso può funzionare una tecnica lineare che prevede le iniezioni di filler lungo il contorno delle labbra.
Se le labbra sono segnate da tante piccole rughe, si possono correggere riempiendo ogni singola rughetta con una goccia di acido ialuronico: in questo modo si otterrà un risultato molto naturale.
Come si può intuire dalle tecniche appena descritte, le possibilità di rendere più belle le labbra sono tante: a volte più che soffermarsi sulla tecnica precisa, è bene fidarsi del senso estetico del medico, che in molti casi è attento “al micron”, e sa quando fermarsi.
Medicina estetica
Cesenatico (FC)