La bolla di Bichat, o “pallottola”, è un cuscinetto adiposo localizzato nella guancia, nel terzo medio del volto. Il tessuto adiposo presenta una conformazione oblunga che dal muscolo massetere si dipana per il muscolo buccinatore e si estende fino al muscolo temporale. Le bolle di Bichat hanno un ruolo centrale nella masticazione e nella suzione oltre che una funzione protettiva dei muscoli. Nel campo della chirurgia plastica è sempre più diffusa la bichectomia, un intervento chiamato a rimuovere le bolle di Bichat per finalità estetiche.
Introduzione
A dispetto della complessità del termine, le bolle di Bichat non sono determinate da una patologia o da un disturbo. La presenza di questi accumuli adiposi è del tutto naturale e presente in ogni individuo. Nei bambini, le bolle di Bichat si identificano con le guance tonde e gonfie. Il loro ruolo è determinante durante l’allattamento come supporto ai muscoli che intervengono nella suzione. Anche negli adulti hanno un ruolo importante tuttavia la loro grandezza è accentuata in alcuni soggetti e quasi assente in altri.
L’ultima tendenza è quella di richiedere la rimozione della bolla di Bichat. Partita da oltreoceano, la bichectomia è diventata una pratica diffusa anche in Europa. Il mondo dello spettacolo è alla continua ricerca di zigomi pronunciati ed espressioni penetranti. Altrettanto importante è il ruolo del lembo di bolla di Bichat negli interventi di rialzo del seno mascellare come nella chiusura delle fistole oro-nasali.
Cos’è la bolla di Bichat
La bolla di Bichat,
buccal fat pad in inglese, è tessuto adiposo riccamente vascolarizzato situato tra il
muscolo buccinatore, il
massetere e con propaggini verso i
muscoli temporale e pterigoideo. La presenza di particolari setti fibrosi permette al cuscinetto di rimanere nella sua tipica formazione. Il cedimento di questi setti, con l’età, determina le “
guance cadenti”.
La funzione principale delle bolle di Bichat è quella proteggere muscoli, nervi, vasi e ossa del distretto temporomandibolare. La presenza delle bolle permette la mediazione dei movimenti della masticazione e della suzione, nell’adulto e nel neonato. Con l’età, le bolle tendono a perdere tessuto adiposo dando al viso la tipica conformazione a viso scavato.
Bichectomia: la rimozione delle bolle di Bichat
La rimozione delle bolle di Bichat prende il nome di bichectomia. Questa procedura chirurgica è chiamata a modellare il profilo estetico delle guance mostrando zigomi pronunciati e ben delineati. La rimozione non è conseguente a patologie o disturbi bensì a condizioni di disagio psicologico legate alla forma delle guance.
Il tessuto adiposo contenuto nelle bolle di Bichat è da rapportare alla naturale tendenza del corpo ad aumentare o diminuire gli accumuli adiposi. Tuttavia, a causa di particolarità somatiche familiari, le bolle possono presentarsi maggiormente prominenti o cadenti. In questi casi, si ricorre al bisturi per dare al viso un profilo più slanciato e meno arrotondato, la cosiddetta
V-line.
Bichectomia: come si esegue, rischi, risultati.
Generalmente, la bichectomia è effettuata in anestesia locale ed in tempi contenuti. La procedura chirurgica consiste nell’accedere, dal cavo orale, ad una zona situata tra il
dotto di Stenone e la struttura zigomatica. L’incisione della mucosa è di 5 mm e consente di estrarre interamente la bolla senza lasciare cicatrici. Il risultato estetico è visibile alla scomparsa degli edemi e delle ecchimosi nei giorni successivi. La differenza della
bichectomia prima e dopo è rilevante, con una modifica sostanziale del volto.
La rimozione delle bolle di Bichat non comporta particolari rischi sebbene vi sia la remota possibilità di danneggiare i dotti di Stenone ed i nervi facciali. Inoltre, non sono garantiti risultati sotto il profilo dell’asimmetria del volto a causa della possibile fragilità dei tessuti sottostanti.
Lembo di bolla di Bichat e rialzo del seno mascellare
Il
rialzo del seno mascellare è uno degli interventi più eseguiti nel campo della
chirurgia estetica. Nonostante i risultati, questa pratica chirurgica ricostruttiva non è esente da rischi e da conseguenze sotto il profilo estetico e funzionale. In primis, bisogna considerare la lacerazione della membrana sinusale nonché le perdite di sostanze nel distretto mascellare superiore.
Il
lembo di Bichat, grazie alla sua vascolarizzazione, permette di riparare sia i danni tissutali sia di colmare le aree in cui si registra una perdita di tessuto. Anche nelle asportazioni oncologiche del distretto il lembo della bolla di Bichat è ideale sia per colmare le aree sia come base vascolare di appoggio per l’innesto di altro tessuto.
Il lembo di bolla di Bichat è indispensabile, inoltre, per la ricostruzione dei
difetti congeniti della cavità orale nonché nella
palatoschisi ed in altri disturbi del distretto
maxillo-facciale.
In collaborazione con Pasquale Ambrosio
Fonti:
- Eber Luis de Lima Stevao, Bichectomy or Bichatectomy - A Small and Simple Intraoral Surgical Procedure with Great Facial Results. Jupiter, Vol. 1 Issue 1, 2015.
- Davide D’amico, Manuale di Chirurgia Generale. Piccin 2018.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
- Holger Gassner et al, Surgical Anatomy of the Face, Archives of Plastic Surgery, January 2008.
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