DEFINIZIONE
Le protesi glutee sono dei dispositivi medici che, nell’ambito della chirurgia estetica, vengono utilizzate nel corso degli interventi di gluteoplastica per conferire un effetto più pieno e voluminoso alla regione glutea. In particolar modo, le protesi glutee sono costituite da un doppio strato di silicone e costituiscono una valida alternativa all’aumento della regione glutea con lipofilling.
COSA SONO
Le protesi glutee sono dei presìdi medici che vengono utilizzati per apportare al tessuto gluteo in cui sono impiantati un effetto volumizzante e di pienezza, rispetto alla situazione di partenza.
La gluteoplastica risalta l’aumento di volume dei glutei nella donna e utilizza protesi glutee in silicone differenti in base all’effetto estetico finale e alla loro forma.
Ogni valutazione sul tipo specifico di dispositivo protesico da adottare viene effettuata dal chirurgo plastico specialista del trattamento, il quale associa la giusta protesi alle caratteristiche del paziente e al risultato atteso dell’intervento di gluteoplastica.
PROPRIETÀ E TIPOLOGIE
Le protesi glutee, come anticipato, sono utilizzati quando si vuole sopperire a una mancata soddisfazione da parte del paziente nell’effetto estetico della regione glutea, magari legata alla presenza di un tessuto poco sviluppato.
In questo caso, la protesi va, nell’effettivo, a vicariare e sostituire la porzione di organo “mancante” con il fine di conferire un effetto estetico decisamente più gradevole e duraturo.
Ovviamente, tutte le protesi glutee devono preliminarmente soddisfare dei requisiti di sicurezza prima di essere utilizzate in interventi chirurgici. Le protesi glutee devono soddisfare i seguenti requisiti di sicurezza:
- Ogni dispositivo protesico deve essere controllato e distribuito dall’azienda produttrice solo dopo aver ricevuto accurati controlli di sicurezza;
- Ogni dispositivo protesico deve possedere il proprio tagliando di identificazione del prodotto;
- Le protesi devono essere visualizzabili a eventuali indagini strumentali radiodiagnostiche, soprattutto nel corso di visite di monitoraggio post-intervento;
È bene specificare che le protesi glutee non devono comportare la comparsa di un
fenomeno auto-immunitario né influiscono nella genesi e nella cura di una neoplasia.
INDICAZIONI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA
Nel campo della chirurgia estetica, le protesi glutee sono utilizzate maggiormente durante la
gluteoplastica dopo la visita preoperatoria effettuata dal chirurgo. In questo caso, le protesi più utilizzate sono quelle a superficie liscia, cosiddetta che richiedono incisioni cutanee meno lunghe rispetto alle protesi più ruvide e macro-testurizzate.
L’utilizzo di protesi glutee nella gluteoplastica viene effettuato quando il paziente
non possiede una quantità congrua di tessuto adiposo per sottoporsi alla procedura di
lipofilling, considerando comunque che la cicatrice chirurgica rimane nascosta nel solco intergluteo, dunque non visibile esternamente.
La tecnica di gluteoplastica con inserzione di protesi glutee si basa sull’impianto di
protesi artificiali biocompatibili in silicone all’interno di un’incisione precedentemente praticata nella regione del grande gluteo, al fine di ottenere un aumento volumetrico. Le protesi impiantate possono essere di forma ovale, ellissoide oppure allungata e possono essere sostituite nel caso insorgano complicanze.
RISCHI, COMPLICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI
Tutti le protesi glutee utilizzati nelle operazioni di chirurgia estetica sono potenzialmente in grado di
dare luogo a complicazioni, come:
- Ematoma;
- Sieroma;
- Infezione;
- Rotazione della protesi;
- Risalita della protesi;
- Bledding;
- Espulsione della protesi.
FONTI:
- Ruben Oddenino, a cura di. Chirurgia plastica estetica. Padova: Piccin; 2006.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
- Matteo Basso. Medicina e chirurgia estetica del corpo. Milano: Elsevier Masson; 2010.