DEFINIZIONE
Il lobo auricolare, o più semplicemente lobo, rappresenta la porzione più esterna dell’orecchio, avente la funzione di convogliare i suoni dell’ambiente verso il condotto uditivo. Il lobo sbocca direttamente a livello del condotto uditivo esterno ed è formata, al pari delle altre salienze palpabili a livello del padiglione, da cartilagini di sostegno, che garantiscono una trama sottocutanea di appoggio al padiglione stesso. In alcuni casi, un’ipertrofia marcata del lobo auricolare può condurre a difetti estetici dell’orecchio, che esitano nelle cosiddette “orecchie a sventola”. La medicina estetica offre svariate soluzioni di piccola chirurgia per correggere questi inestetismi.
COS’È E RUOLO NELL’ORECCHIO ESTERNO
Il lobo dell’orecchio è una delle porzioni cartilaginee rivestite da cute molto sottile dell’orecchio esterno. Il lobo si identifica come la parte più concava dell’orecchio esterno ed è delimitata superiormente dal trago e dall’antitrago. Il lobo convoglia i suoni direttamente a livello del condotto uditivo esterno, ossia il meato che connette l’orecchio esterno al timpano e alla catena degli ossicini.
Può accadere, in conseguenza di ragioni genetiche o di traumi meccanici, che il lobo del padiglione auricolare vada incontro a processi di ipertrofia, particolarmente evidenti in prospettiva posteriore, determinando un inestetismo accentuato noto come “orecchie a sventola”, che può essere corretto ricorrendo a tecniche di rimodellamento plastico.
PATOLOGIE E DIFETTI ESTETICI DELIL LOBO
Oltre i difetti puramente imputabili a ragioni genetiche o a traumi, varie patologie possono bersagliare il lobo del padiglione auricolare e le altre strutture cartilaginee che compongono l’orecchio esterno.
Ecco, dunque, le patologie di più frequente riscontro nell’orecchio esterno e nel lobo del padiglione:
- Pericondrite dell’orecchio esterno. La pericondrite è un processo di infiammazione acuta che colpisce lo spazio sussistente tra la cartilagine e il pericondrio, determinando la comparsa di ascessi o di raccolte locali di pus, specie in seguito a piercing effettuati sull’antelice o sul lobo.
- Otite esterna. L’otite esterna è la flogosi acuta del condotto uditivo esterno e delle strutture che lo precedono, prime fra tutte il trago e l’antitrago. Essa si manifesta con un notevole arrossamento accompagnato da fastidio e bruciore persistente.
- Dismorfismi e alterazioni strutturali genetiche o congenite. In questa categoria rientrano tutte quelle condizioni non propriamente patologiche ma potenzialmente in grado di indurre un notevole impatto estetico negativo a carico dell’orecchio esterno, come l’ipertrofia della struttura cartilaginea del lobo o l’ipoplasia dell’antelice.
TRATTAMENTI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA
Nel campo della medicina estetica l’unico approccio percorribile per il trattamento dei difetti estetici che bersagliano il lobo del padiglione auricolare è di natura chirurgica. Mediante un intervento di chirurgia plastica e ricostruttiva noto come
otoplastica, si va ad agire sulle strutture cartilaginee dell’orecchio esterno, rimodellandole e attenuando lo sgradevole effetto estetico, come nel caso delle
orecchie a sventola.
Nel caso del lobo, l’otoplastica si impernia sulla resezione di tutta o di parte della cartilagine del lobo, rimodellando e calibrando le circostanti strutture cartilaginee, secondo le seguenti fasi:
- Disinfezione dell’orecchio esterno con apposita sostanza sterilizzante, come clorexidina al 2 % o iodopovidone;
- Somministrazione di anestesia per uso loco-regionale direttamente a livello del padiglione auricolare e, se necessario, ricorso a una blanda sedazione;
- Esecuzione di un’incisione a livello retro-auricolare, visualizzazione della cartilagine concale e asportazione di una losanga di cartilagine, delle dimensioni giudicate idonee dal chirurgo plastico;
- Sutura dei bordi della losanga rimasti all’interno della cartilagine del lobo con punti di sutura non riassorbibili;
- Rimodellamento della piega dell’antelice e attenuazione dell’effetto di orecchie a sventola;
- Asportazione eventuale di cute presente in eccesso nella regione posteriore del padiglione auricolare;
- Pulizia e medicazione.
In genere, sono necessari almeno tre mesi di tempo perché si giunga a un processo di guarigione completo ed effettivo, comprensivo dei risultati estetici attesi a livello del padiglione auricolare e delle sue cartilagini.
RISCHI E COMPLICAZIONI
Le complicazioni maggiori che possono derivare da un intervento di otoplastica con resezione parziale o totale del lobo sono:
- Edema;
- Ecchimosi;
- Eritema persistente;
- Recidivizzazione della piegatura dell’antelice;
- Aumentata suscettibilità alle infezioni;
- Reazione allergica alla sostanza anestetizzante.
FONTI:
- Valerio Cervelli, Benedetto Longo. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Pisa: Pacini; 2021.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.