DEFINIZIONE
Il diradamento dei capelli è un processo para-fisiologico in virtù del quale si assiste a un progressivo sfoltimento del numero totale di capelli che dimorano sul cuoio capelluto; questa condizione, che si verifica sia nell’uomo che nella donna, coincide molto spesso con l’alopecia, ma può anche verificarsi in conseguenza di traumi oppure dell’assetto genico individuale. Il diradamento dei capelli, specie se evidente e presente in più aree del cuoio capelluto, induce, in molti casi, un forte senso di disagio sociale e relazionale: per questo motivo molte persone tentano di attenuare questo inestetismo rivolgendosi ai trattamenti di medicina estetica.
COS’È
Il diradamento dei capelli è un fenomeno in base al quale i capelli tendono a diradarsi gradualmente, ossia a cadere dal cuoio capelluto, sul quale sono innestati tramite il bulbo pilifero e il follicolo pilifero. Il diradamento dei capelli è un processo molto più accentuato nel sesso maschile che nel sesso femminile, in quanto l’alopecia androgenetica, una condizione nella quale l’eccesso di testosterone atrofizza i bulbi piliferi, è una delle cause principali che conducono alla perdita dei capelli. Alcune aree del cuoio capelluto si dimostrano inoltre più esposte al diradamento mentre altre tendono a conservare i capelli in sede: questo fenomeno viene sfruttato per consentire i trapianti di capelli da aree con maggiore densità ad aree glabre e diradate.
La medicina estetica e la chirurgia estetica propongono varie soluzioni e trattamenti per contrastare il diradamento dei capelli: alcune più radicali come l’autotrapianto eseguito con tecnica F.U.E., altri meno invasivi ma comunque efficaci come la carbossiterapia o l’hair filler.
INDICAZIONI AI TRATTAMENTI
Dal momento che il diradamento dei capelli comporta spesso un ingente difetto estetico, che induce, in uomini e donne, motivi di imbarazzo a esporsi in società, i trattamenti rinforzanti per il capello o volti all’attenuazione delle aree più diradate, sono indicati a tutti i soggetti in un buono stato di salute generale che esibiscono una spiccata tendenza all’effluvio dei capelli.
In particolar modo, soprattutto per la tipologia di intervento che si basa sull’autotrapianto con tecnica F.U.E., devono anche essere escluse controindicazioni a sottoporsi al trattamento, quali la presenza di malattie infiammatorie, neoplasie o qualunque altro genere di malattia reattiva-infettiva o malattia cronica in atto.
PRE-TRATTAMENTO
Prima di sottoporsi al trattamento di medicina estetica volto a correggere il diradamento dei capelli, il soggetto candidato all’intervento deve intrattenere un colloquio approfondito con il medico di medicina estetica, o con il medico specializzato nell’ambito tricologico. Innanzitutto, vengono raccolti tutti i dati anamnestici, con particolare riferimento all’anamnesi familiare, documentando eventuali malattie genetiche o malattie a trasmissione ereditaria, che possano aver influito il processo della caduta dei capelli. Successivamente, il medico indaga anche circa l’assunzione di farmaci in caso di patologie croniche.
Dopo la fase anamnestica, il medico procede ad un accurato esame obiettivo del cuoio capelluto, prendendo nota delle aree più bersagliate dal diradamento e documentando, tramite fotografia, le aree che necessitano di un trattamento di infoltimento, per un utile confronto post-trattamento; qualora il soggetto venga dichiarato idoneo all’intervento, deve astenersi dal fumo di sigaretta e dall’uso di alcool per le due settimane precedenti la data del trattamento stesso.
TIPOLOGIE DI INTERVENTO ED ESECUZIONE
I trattamenti che vengono adottati comunemente in medicina estetica e in chirurgia estetica per attenuare e correggere il diradamento dei capelli sono: