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Androgeno o ormone androgeno


Mar 26/04/2022 | Dott. Tania Basile

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DEFINIZIONE

L’ormone androgeno, più semplicemente noto come androgeno, è un particolare tipo di ormone steroideo che viene prodotto in seno alle cellule di Leydig nel testicolo, nelle cellule ovariche della donna e, infine, anche dalle ghiandole surrenali e dal tessuto adiposo. Questo ormone assolve a svariati compiti come lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari nell’uomo, la comparsa della libido e degli istinti sessuali nell’uomo e nella donna nonché nei processi di ossificazione e condrogenesi. Questo ormone può anche essere somministrato con sostanze analoghe sintetiche in soggetti predisposti a deficit di androgeni.

COS’È

L’ormone androgeno è un ormone, naturale o sintetico, di natura steroidea che espleta diverse importanti funzioni nell’organismo, dopo essersi legato al suo apposito recettore per gli androgeni.

L’ormone androgeno viene formato:


  • Nelle cellule interstiziali (di Leydig) del testicolo

  • Nelle cellule ovariche

  • Nella corteccia delle ghiandole surrenali

  • Nel tessuto adiposo bianco


NOMI ALTERNATIVI

L’ormone androgeno ricava la propria denominazione dal greco antico in cui sta a significare “che forma l’uomo” grazie alla sua primaria funzione di intervenire nello sviluppo e nella differenziazione dei caratteri sessuali maschili; proprio per questa ragione, l’ormone androgeno viene anche chiamato ormone sessuale maschile oppure ormone sessuale steroideo maschile.

STORIA

Gli ormoni androgeni vennero scoperti nel 1936, quando ne venne accertata la natura chimica steroidea; solo svariati anni successivi, però, si riuscì anche a fare luce sui recettori per gli androgeni, preziose proteine senza le quali l’ormone androgeno non potrebbe espletare la propria funzione.

Dalla metà del Novecento in poi è inoltre cominciata la produzione su scala industriale di ormoni androgeni sintetici a uso anabolizzante, utilizzati soprattutto nel mondo delle palestre e nel culturismo.

A COSA SERVE

L’ormone androgeno ricopre una vasta serie di funzioni all’interno dell’organismo.

In particolar modo:

  • Interviene nella formazione dei testicoli e nella differenziazione intrauterina in senso maschile;

  • Potenzia il processo di spermatogenesi e la fertilità maschile;

  • Amplifica lo sviluppo dei peli e dei caratteri sessuali secondari nel maschio;

  • Contrasta l’accumulo di grasso (lipogenesi) favorendo invece lo sviluppo della massa muscolare, sia nell’uomo che nella donna;

  • Favorisce le contrazioni uterine nella donna;

  • Interviene negli atteggiamenti comportamentali della sessualità e della libido, in entrambi i sessi.


CORRELAZIONI IN MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA

In medicina estetica e dermatologia, vi sono delle condizioni strettamente correlate a una produzione abnorme ed eccessiva di ormone androgeno, come ad esempio l’alopecia androgenetica e l’ipertricosi.

L’alopecia androgenetica è una particolare forma di alopecia che colpisce soprattutto i maschi e che tende a far perdere i capelli, diradandosi sempre più fino al vertice della testa; la causa è attribuita ad un eccesso, in circolo, della forma biologicamente attiva dell’ormone androgeno ossia il DHT che impedisce la corretta fuoriuscita del capello dal bulbo pilifero.

L’alopecia androgenetica, dopo un’accurata visita dermatologica, può essere curata con farmaci che inibiscono la conversione del testosterone nel DHT come la finasteride.

L’ipertricosi è invece una condizione che causa maggiore disagio nelle donne e consiste in una produzione incontrollata di peli nel corpo, soprattutto a livello delle guance e degli arti. Questa situazione può essere secondaria a iperandrogenismo oppure a neoplasie o altre patologie ed è generalmente curabili in centri di medicina estetica con trattamento laser.

PROPRIETA’ E CLASSIFICAZIONE

Le proprietà degli ormoni androgeni sono svariate a seconda della forma biologica dell’ormone che si prende in considerazione: gli ormoni androgeni vedono infatti alla base un’unica molecola precursore dalla quale se ne generano poi altre. Ecco come gli ormoni androgeni possono dunque essere classificati:

  • Testosterone, prodotto nei testicoli, gioca un ruolo chiave nello sviluppo della prostata e delle vescichette seminali;

  • Androstenedione, che viene convertito in testosterone;

  • DHEA (Deidroepiandrosterone), che si forma dal colesterolo e dà origine anche agli ormoni estrogeni;

  • Androsterone, può derivare dal progesterone e si ritrova sia nell’uomo che nella donna;

  • DHT (Diidrotestosterone), la forma metabolicamente attiva e più potente del testosterone.


RISCHI, COMPLICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

Le terapie che vengono condotte oggi a base di ormoni androgeni sono previste nelle gare di competizione muscolare di body-building (dove spesso questa integrazione è illegale) oppure nelle transizioni di sesso da donna a uomo.

Gli effetti collaterali che potrebbero sorgere da queste terapie possono includere un’eccessiva formazione di massa muscolare e un comportamento troppo orientato alla libido e alla sessualità, istintuale e aggressivo.

FONTI:

  • John E. Hall, Michael E. Hall, Guyton e Hall, Fisiologia medica. Edra, 2021.

  • Francesco Lombardo, Andrea Lenzi. Manuale di endocrinologia. EdiSES, 2017.

  • Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw Hill 2017.

  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

  • Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.


 

 

 


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