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Via i tatuaggi da trauma con il laser

Via i tatuaggi da trauma con il laser


Lun 28/06/2021 | Dott. Paolo Bonan

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Non tutti i tatuaggi si fanno dal tatuatore per imprimere sulla pelle parole e disegni a scopo estetico. Esistono dei tatuaggi prodotti in maniera accidentale a seguito di un trauma o del contatto violento della pelle con agenti pigmentati.

La maggior parte di noi conosce il tatuaggio come la tecnica decorativa che prevede l'infiltrazione di sostanze colorate nella pelle con l'ausilio di un ago. La stessa procedura viene comunemente utilizzata per realizzare il trucco permanente tracciando con il pigmento il contorno delle labbra e il margine della palpebra superiore.

Purtroppo esistono altre situazioni, non desiderate, in cui le sostanze colorate penetrano nella cute e la lasciano segnata. Pensate per esempio agli incidenti stradali, specie quelli in moto, in cui la pelle viene a contatto con l'asfalto. L'abrasione e la compressione del corpo sulla strada fanno penetrare le particelle pigmentate di catrame e carbone lasciando la pelle inevitabilmente macchiata.

La soluzione non invasiva per rimuovere i tatuaggi


In passato l'unica soluzione possibile era intervenire chirurgicamente per asportare la porzione di cute tatuata dai pigmenti dell'asfalto, ma con risultati poco soddisfacenti poiché al posto del tatuaggio accidentale si formava una cicatrice talvolta più visibile del tatuaggio stesso.

Oggi esistono apparecchi laser molto avanzati in grado di intervenire in maniera selettiva solo sul pigmento senza diffondere il calore ai tessuti circostanti. L'azione del laser consiste nel polverizzare le particelle colorate in modo da consentire all'organismo di smaltirle ed eliminarle in maniera definitiva dalla pelle.

Particolarmente efficace è in alcune situazioni la combinazione di diverse tipologie di laser. Un caso emblematico è quello di Alessandro a cui un incidente in motocicletta aveva lasciato tatuaggi da asfalto su fronte, regione orbitaria e naso. Dopo tre sedute il pigmento è progressivamente scomparso e il volto di Alessandro notevolmente migliorato.

La procedura non provoca dolore, ma al massimo un lieve fastidio dovuto al calore prodotto dal laser. Dopo il trattamento la pelle risulterà arrossata per alcuni giorni e presenterà, in qualche caso, delle piccole croste che cadranno spontaneamente in poco tempo.

Per ottenere un risultato ottimale occorre seguire alcune semplici regole: applicare ogni giorno una pomata antibiotica sulla zona interessata per due settimane ed evitare di esporsi ai raggi solari se non con una crema solare con fattore di protezione molto alto.

 

Tipologie di tatuaggi da trauma


Abbiamo già parlato dei tatuaggi da asfalto, generalmente provocati da incidenti d'auto, di moto o bicicletta, ma anche da cadute durante attività sportive come la corsa. In realtà non è solo l'asfalto a provocare macchie sulla pelle, ma qualunque sostanza pigmentata presente nel terreno che penetra nella pelle attraverso una lesione o una ferita provocate dal forte impatto con il suolo.

Alcune categorie professionali sono particolarmente soggette a tatuaggi da trauma a causa del continuo contatto con sostanze molto pigmentate: sono i casi dei minatori di carbone e dei verniciatori che utilizzano aria compressa per spruzzare la vernice. Una esposizione accidentale al getto ad alta pressione può macchiare la pelle facendo penetrare il pigmento colorato in profondità.

Anche coloro che per mestiere o per diletto maneggiano la polvere da sparo rischiano di ritrovarsi macchie su viso, collo e mani a causa dell'esplosione di petardi o proiettili da caccia.

Ultimo caso è quello delle otturazioni effettuate dal dentista che possono provocare tatuaggi sulla mucosa della bocca a causa dei pigmenti presenti nell'amalgama.

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Bonan Paolo

Autore

Dermatologia,Chirurgia estetica,Medicina estetica

Firenze (FI)


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