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Grasso in eccesso? Con il lipofilling puoi trasformarlo in un'arma di bellezza

Grasso in eccesso? Con il lipofilling puoi trasformarlo in un'arma di bellezza


Sab 27/06/2015 | Dott. Stefano Bezzi

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Molte pazienti vedono nel grasso un elemento negativo, un nemico da combattere per ritrovare la forma fisica desiderata. Così arrivano in studio con le idee ben chiare su come vorrebbero rimuoverlo, ma restano sorprese quando spieghiamo loro che il tessuto adiposo può essere anche una straordinaria risorsa di bellezza.


 


Doppia azione: riempimento e rivitalizzazione


Gli inestetismi corporei sono spesso dovuti più che a un'eccessiva quantità di grasso, ad una sua cattiva distribuzione. Le cellule adipose, soprattutto nel corpo femminile, tendono ad accumularsi in alcune zone biologicamente preposte a svolgere la funzione di "riserva": sono ad esempio i fianchetti e le coulottes. Al contrario ci sono zone del corpo che tendono a svuotarsi: è il caso del volto, del seno e dei glutei che nel tempo perdono turgore e pienezza.


Il lipofilling si basa sulla possibilità di prelevare tessuto adiposo dalle zone in cui non è desiderato e trasferirlo laddove può creare un piacevole effetto estetico. L'impiego del grasso per donare nuova armonia al corpo presenta numerosi vantaggi. Innanzitutto è un filler naturale e, trattandosi di tessuto autologo prelevato dallo stesso paziente, non determina alcun rischio di reazioni avverse.


Il grasso, inoltre, non agisce soltanto come riempitivo, ma porta cellule staminali, fattori di crescita ed altre sostanze in grado di rigenerare i tessuti. Queste ultime innescano processi metabolici e biochimici di rivitalizzazione e non solo di volumizzazione. Per queste caratteristiche il tessuto adiposo viene impiegato oltre che in chirurgia estetica anche in chirurgia ricostruttiva per intervenire su esiti cicatriziali post traumatici e post chirurgici, emiatrofie facciali o altre malformazioni dove vi è stata perdita di tessuto.


 


Le zone di applicazione


Il lipofilling è una valida tecnica sia per il volto che per il corpo. Le opportunità di impiego del tessuto adiposo sono infinite. Si può creare un effetto volume sugli zigomi e sulle rughe naso-labiali, correggere le occhiaie e le fosse temporali o aumentare il volume delle labbra. Uno dei vantaggi prodotti dall'impiego del grasso è che la qualità delle pelle migliora enormemente per i fattori di crescita presenti.


Applicazioni sul corpo sono il rimpolpamento del seno e dei glutei, l'aumento della circonferenza del pene, ma anche il riempimento dei polpacci in esiti di poliomelite in alternativa o dove fosse controindicato l'utilizzo di protesi; ancora, si può usare il grasso su tutti gli esiti cicatriziali, sulle atrofie su base congenita, sugli esiti di quadrantectomia e di radioterapia nella mammella con notevoli miglioramenti.


Il lipofilling si può anche abbinare alla liposcultura trasferendolo dalle zone dove è in eccesso a dove manca (ad esempio per dare maggior proiezione ai glutei).


La quantità di tessuto adiposo che occorre per il viso è in genere contenuta e non determina particolari cambiamenti volumetrici nell'area donatrice. Al contrario, quando si va a lavorare sul corpo si preleva una quantità di grasso tale da rendere possibile una vera liposcultura. Ad esempio per un lipofilling del seno occorrono almeno dai 250 ai 400g di tessuto adiposo per regione mammaria.


 


Come avviene il trattamento


Il prelievo del tessuto adiposo viene eseguito con aspirazione tramite una sorta di grosso ago introdotto attraverso microincisioni nella cute di un paio di mm. La quantità di grasso prelevato dipende dalla zona in cui esso dovrà essere impiegato. Si va da piccole quantità da utilizzare sul viso fino a lipoaspirazioni di quantità di adipe più consistenti. In quest'ultimo caso l'effetto è duplice: da un lato si eliminano gli accumuli localizzati di tessuto adiposo, dall'altro si vanno a ridefinire i volumi e le proporzioni delle zone svuotate.


Per poter effettuare il lipofilling il grasso va prelevato e trattato in maniera adeguata.


Colui che ha standardizzato la metodica è il dott. Coleman, chirurgo americano che ha ideato e messo a punto un sistema per fare in modo che il grasso attecchisse e producesse un risultato estetico più stabile. Non tutto il tessuto adiposo impiantato infatti si stabilizza: una parte di esso si riassorbe.


Attualmente l'impianto del grasso viene effettuato iniettando piccole quantità di grasso con passaggi ripetuti, previa centrifugazione e purificazione del tessuto adiposo prelevato. Le dimensioni estremamente ridotte delle particelle di grasso iniettate ne facilitano l’attecchimento. La procedura non è veloce perchè richiede un iter rigoroso; si impiega in media un'ora per zone limitate del viso, fino ad arrivare a 3 ore su aree più estese del corpo.


 


Cosa bisogna aspettarsi


Le statistiche di attecchimento del grasso impiantato sono molto variabili: la quantità di tessuto che si stabilizza va dal 20-30% al 70-80% della quantità inoculata a secondo dei vari studi scientifici. Bisogna dire al paziente che probabilmmente occorrerà più di una seduta per ottenere il risultato estetico desiderato. Qualora ci fosse bisogno di ripetere il trattamento, il reimpianto può essere effettuato dopo 4-5 mesi. Un controllo a 1-2 anni può mostrare un risultato già definitivo.


Non su tutte le zone trattabili il lipofilling produce gli stessi risultati. Ad esempio su zone come gli zigomi il tessuto adiposo tiene di più, ma nelle pliche labio-mentoniere può durare meno perchè le pieghe sono più pesanti e risentono dello scarico massimo della gravità. Nel solco orbitario si sono riscontrati ottimi risultati con miglioramento delle occhiaie.


Mentre sul viso è quasi sempre possibile intervenire con successo grazie all'ausilio dei filler come l’acido ialuronico, non sono ancora state invece individuate sostanze per il corpo di pari efficacia e sicurezza. Il grasso in questo caso gioca un ruolo molto importante, soprattutto in considerazione del fatto che è una naturale componente del nostro.


Molte donne, messe al corrente della possibilità di impiegare il grasso per effettuare il lipofilling chiedono di rimpolpare il seno. Occorre chiarire però che non tutti i seni sono indicati. Il lipofilling è adatto a leggeri svuotamenti nella parte alta o in caso di mammella piccola, per renderla più piena di una taglia al massimo. Il trattamento non è adatto a svuotamenti importanti e non è funzionale laddove la paziente desideri aumentare il proprio seno in maniera significativa.




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Bezzi Stefano

Autore

Chirurgia plastica, Medicina estetica

Padova (PD)

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