Il termine mesoterapia trae origine dal fatto che il trattamento viene effettuato nel mesoderma, la zona immediatamente sotto la cute e dalla quale, durante lo sviluppo embrionale, si sviluppano numerose strutture del corpo umano fra le quali ricordiamo i tessuti cartilagineo e connettivo.
Questa metodica antalgica è un atto medico che consiste nell'iniezione intradermica di farmaci in piccole quantità attraverso piccoli aghi oppure tramite multi-iniettori. Parliamo di farmaci che avremmo comunque dovuto somministrare al paziente con il vantaggio però che non dobbiamo somministrare una dose tanto elevata perché il farmaco agisca e con un’ efficacia quasi immediata. Ovviamente non può andare a sostituire la terapia sistemica perché funziona solo per quelle patologie il cui trattamento può essere superficiale, quindi intradermico ma la mesoterapia funziona quando l'età del paziente, le sue condizioni generali ed alcune patologie concomitanti possono controindicare l'uso di farmaci per via sistemica.
Dopo l'iniezione con la mesoterapia si forma un "pomfo" che testimonia l'accumulo del medicamento e la cosa bella sta nel fatto che questo si distribuisce lentamente nei tessuti circostanti, garantendo un’azione a lento rilascio.
Per quali patologie può essere utilizzata? Sicuramente è utile in caso di terapia:
Particolare rilevanza assume in quest’ultimo punto. Infatti può essere utilizzata nel dolore di tutto l’apparato muscolo scheletrico, quindi per patologie del rachide, fibromialgie, microtraumi, distorsioni, contusioni, contratture, tendiniti, artrite, artrosi e molte altre.
La scelta dei farmaci da utilizzare dipende dunque dal tipo di patologia e prevede dei cocktails di sostanze che possono essere antinfiammatori, antiedemigeni, capillaro-protettivi, revitalizzanti cutanei, antidolorifici, antinfiammatori, ecc.
Bisogna però accertarsi che il paziente non soffra di allergie a queste sostanze e per questo si farà un test cutaneo preventivo intradermico nell'avambraccio.
A questi farmaci va poi aggiunta una piccola quantità di soluzione anestetizzante, per evitare qualsiasi possibile manifestazione dolorosa e a seconda dell’ampiezza della zona il tutto può essere diluito con soluzione fisiologica.
Oggi la tecnologia ci mette a disposizione una mesoterapia senza aghi ‘virtuale’, dato che in origine questa nasce con l’utilizzo di aghi. In questo caso la caratteristica della metodica è quella di infiltrare senza aghi tramite un meccanismo di veicolazione transdermica di sostanze idrosolubili, concretizzando la sinergie di tecniche conosciute come ionoforesi, iontoforesi, elettroporazione ma realizzando al contempo una metodica innovativa per il trasporto molecolare transdermico attivo denominata isoforesi.
In che cosa consiste la mesoterapia? La macchina è dotata di un manipolo che eroga particolari forme di corrente. Abbiamo poi una camera di ionizzazione, una struttura interna al manipolo, dove viene inizialmente miscelata la sostanza disidratata con un gel conduttivo.
Ora cosa succede? L’onda elastomodulata incontra la molecola, quindi la ionizza e la rende “attiva”, pronta al trasporto; inoltre riesce ad aprire veri e propri canali acquosi tra le cellule, gli elettropori, che permettono il trasferimento per osmosi delle molecole da una cellula all’altra e quindi da la possibilità di trasportare in profondità qualsiasi tipo di principio attivo anche negli strati più profondi del derma perché la sostanza in questione sia ionizzabile e a basso peso molecolare.
Dopo un’accurata pulizia delle pelle con una microdermoabrasione superficiale che elimina lo strato corneo si procederà quindi al trattamento, assolutamente indolore, che non determina alcun trauma nè vascolare né tessutale, ed è esente da rischi di ematomi, infezioni e sanguinamento.
Le indicazioni non sono le stesse: l’isoforesi agisce su rughe e cellulite, contrasta l’invecchiamento cutaneo, stimola l’azione linfodrenante, il rimodellamento e la tonificazione del corpo ma non può essere utilizzata nella terapia del dolore, in traumatologia sportiva o in reumatologia dove invece arriva la mesoterapia.
La mesoterapia però non si può effettuare se il paziente è affetto da leucemia, diabete, infezioni del sangue, patologie cardiache, se assume anticoagulanti o se è stato curato in passato con chemioterapia o radioterapia per la cura di affezioni tumorali, in gravidanza e in allattamento; a questo si aggiunge il paziente portatore di pacemaker o placche metalliche nel caso del trattamento di isoforesi.
Medicina estetica